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Tu che più soffri
più ti senti viva.

Quando mi svegliai era già mattina. Stirai le braccia e trovai Alessia stesa accanto a me, con la mia camicia addosso e gli slip. Sorrisi e la tirai a me, baciandola.

" Buongiorno anche a te.. " Sussurrò lei. " Ho preso la colazione.. " Mormorò dopo, alzandosi e andando a prendere il vassoio e portandolo sul letto.

" Sei uscita così? " Domandai mentre mi mettevo a sedere. Ero coperto solo dal lenzuolo.

Lei annuii. " Ho messo i pantaloncini, che ho tolto come sono rientrata, ovviamente. "

Mi morsi il labbro e ci guardammo in viso, scrutandoci. Aveva legato i suoi ricci in uno chignon venuto malissimo. Le lasciava dei piccoli ciuffetti ribelli sparsi, e questo la rese bella ai miei occhi. Notai che fosse stanca, ma rilassata.

Chi non si sarebbe rilassato dopo una notte come la nostra?

" Che volevi dire un paio di sere fa, quando mi hai detto che sono stato il primo con cui hai dormito? " Le domandai ricordandomi quella frase.

Si accigliò per un attimo, cambiando espressione; forse avrei dovuto evitare di chiederglielo così, dopo essere stati così bene..

" Mirko.. " Pronunciò il mio nome con una nota di amarezza, di tristezza.

" Se non ti va di parlarmene, non farlo.. Era solo una domanda, piccola.. " Le accarezzai la pelle nuda della coscia.

Posò la tazza col caffè sul vassoio e lo spostò sul comodino vicino al letto.

" E' giusto che tu sappia di me, come tu hai raccontato a me, di te.. "

Incrociò le gambe, ma sedendosi accanto a me.

Mi prese la mano e la strinse: " Non ho mai dormito con un ragazzo perché non ho mai avuto uno, per dirti. Ho avuto solo qualche frequentazione qua e la, fino a quando non capitai uno stronzo che, dopo essere stati insieme, è sparito. Così fu alla seconda volta, mentre alla terza, mi aveva raggirato per finire a farlo, e il giorno dopo dirmi che voleva solo che ci divertissimo. Sei stato il primo con cui l'ho fatto su un letto, il primo che non è scappato. Il primo per cui provo dei sentimenti veri. Il primo che fa tremare ogni parte del mio corpo. "

Sentivo una sensazione di rabbia per come l'avessero usata, ma, anche una sensazione di piacere, di dolcezza, per vedere in me il diverso. Il vedermi diverso.

Le peggiori delusioni portano a chiuderti il cuore, ed è questo che era successo a lei. Però, aveva permesso a me di riaprirlo, di entrarci e curarlo, trattarlo come meritava.

" E con quel ragazzo di ieri? " Chiesi, ricordandomi, e sentendo la gelosia montare in me.

La vidi ridere e scuotere la testa. " Matteo è solo un mio amico! C'è stato solo un bacio da ubriachi, ma non ci sono andata a letto. Mi sono fermata in tempo prima di fare lo stesso errore, ancora. "

Tornò ancora quella nota amara nelle sue corde vocali.

" Sono andata via dalla mia terra perché ero stanca. La sentivo stretta, ed io mi sentivo fuori posto. Ti sei mai sentito come se non appartenessi a qualcosa? Ecco. Io mi sentivo di non appartenere a ciò che mi ha cresciuta. Non avevo pace, non avevo stabilità. Rischiavo di impazzire. " Guardò davanti a se, un punto fisso, come se quello fosse il vuoto che la vita gli aveva dato per quei pochi anni di vita.

" Avevo bisogno di trovare il mio posto nel mondo. Non stavo bene a casa, con i miei. Non avevo nessuno su cui contare davvero. Avevo solo me stessa, la forza di dire basta, e riprendermi ciò che non avevo vissuto! Sono arrivata qui ed è stato diverso, un posto nuovo dove nessuno mi conosceva, dove nessuno sapeva chi fossi, o la mia storia, o quello che avessi fatto o passato. Ero io, la nuova città, la nuova gente. Potevo essere me stessa come lo avevo sempre desiderato. Potevo vivere tranquilla, serena.. Per le cose che mi sarebbero servite, mi sarei rimboccata le maniche e le avrei trovate, conquistate. Dovevo solo avere pazienza. L'avevo avuta per così tanto tempo, non potevo perderla adesso. Ho perso tanto, ma spero di riconquistarlo, o almeno, continuare a stare bene.. "

Finché fa giorno - Rkomi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora