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Cinture di spine
stringono anime vicine.

Non potevo crederci che in un paio di secondi tutto si fosse rivoltato al contrario in quella casa. Avevo il cuore in gola mentre aspettavo che arrivasse Mirko. Strinsi il marmo della cucina fra le dita, ed ogni mio battito era in sintonia con il ticchettio delle lancette nell'orologio appeso alla parete. Quando lui varcò la soglia della porta, ci scambiammo un veloce sguardo. Sentii un nodo formarsi in gola. Voltai lo sguardo verso la portafinestra, guardando fuori per non convincermi che tutto sarebbe potuto finire da un momento all'altro!

Ero tesa come delle corde di violino, e il tempo ci era nemico.

Mirko chiuse la porta alle sue spalle, e poi andò a sedersi di fronte al suo amico, dopo che glielo ordinò. Poi ci guardammo ancora, mi sorrise, ma io non riuscii a ricambiare; tornai a guardare fuori, dando loro le spalle e stringendomi a me stessa. Iniziai a passare le dita sulle braccia: era assurdo come riuscissi a non pensare a nient'altro che al negativo in quella situazione. Le mille domande che avevo in testa non mi aiutavano a capire o pensare che avrebbe scelto me. Eravamo stati messi con le spalle al muro, e non avevamo vie d'uscita: o si vince, o si perde!

Avevano iniziato a parlare, discutere, mentre Milla continuava ad accusare Mirko di essere un bugiardo, e questo mi faceva arrabbiare, tanto ché iniziai a stringere la mia pelle fra le dita. Dovevo stare calma. Dovevo solo stare calma.

Amare qualcuno è metterlo prima di te. Amare qualcuno significa occuparsene in tutti i suoi bisogni. Perché quando ami qualcuno un po' perdi te stesso. Amare qualcuno significa difenderlo, stringere i denti, ed essere forti insieme. Avevo imparato questo con Mirko, e forse era ciò che mi era sempre mancato. Abbiamo imparato entrambi che l'amore è quella sensazione di sentirsi liberi con chi hai accanto, e con lui avevo quell'affetto che mi mancava, che non avevo mai provato davvero.

Perché in tutto ciò io avevo trovato la mia strada verso la felicità, e non avrei mai permesso a nessuno di portarmela via. Non adesso!

Solo quando Milla iniziò ad esagerare non riuscii più a trattenermi.

" Adesso basta! " Esclamai io, andando verso il salotto. Mirko si accigliò quando mi guardò in viso. Cacciai via le lacrime il più veloce possibile. Iniziai a parlare velocemente, dicendole tutto quello che pensavo, tutto quello che aveva fatto nei confronti di Mirko con il suo egoismo. Lo difendevo perché non volevo che nessuno me lo portasse via. Che nessuno potesse parlare di lui in quel modo.

Lei non seppe rispondermi, beccandosi delle occhiatacce da parte di Mario dopo aver detto di quel bacio con Carlo.

Mirko venne ad abbracciarmi dopo che lei andò via, ed io mi rintanai fra le sue braccia, lasciandogli dei baci sulla guancia, sul collo..

" Ti amo Ale.. " Sussurrò lui, baciandomi sulla fronte.

Aveva scelto me. Era ancora mio..

" Mirko.. " Mario richiamò la sua attenzione, ed io mi limitai a continuare a stringermi a lui.

" Mi dispiace se siamo arrivati a questo punto. Mi dispiace se non ho capito cosa passava per la tua testa, e forse, è vero che sono stato egoista con te. "

Mirko mi lasciò ed andò ad abbracciare il suo amico.

A volte bisogna solo guardare chi cerca un aiuto per aprire la propria porta del cuore, perché una semplice spinta in più, può aiutarci a vivere bene. A viverci chi vogliamo bene.

***

Eravamo all'incontro. Era la prima volta che lo vedevo. Mario era vicino a me, in silenzio a guardare l'amico prepararsi. Guardò alla nostra direzione, ed io gli sorrisi. Odiavo vedere questi tipi di sport, ma, allo stesso tempo, sentivo l'adrenalina addosso per vederlo battersi e vincere.

" Mirko è una persona da cuore d'oro. " Disse Mario.

Mi voltai verso di lui, osservandolo. Mi osservò.

" Sei fortunata ad averlo accanto. Non lo avevo mai visto così per qualcuna, nemmeno per Milla. Mi raccomando: non farlo soffrire. "

" Non ci penso nemmeno.. " mormorai.

L'incontro era iniziato. Non riuscivo a non guardare ogni sua mossa, ogni pugno serrato, ed ogni pugno parato. La forza nelle sue braccia, nelle sue gambe, e il sudore ad imperlare il suo corpo.

Se mi avessero detto che amare sarebbe stata la migliore cosa che mi sarebbe potuta capitare, non ci avrei mai creduto.

-

Quando l'incontro finì, raggiunsi Mirko nello spogliatoio. Stava sistemando il suo borsone.

" Sai, non pensavo avresti scelto me, prima.. " Dissi io.

Lui si voltò verso di me.

" Pensavo che avresti scelto lei, ed avevo il cuore in gola. Pensavo di perderti, che non ci sarebbe stato più niente fra di noi. "

Mirko lasciò cadere il suo borsone per terra, avvicinandosi a me. Mi tirò per i fianchi e guardò i miei occhi. In quel momento mi sentivo morire persa in quelle iridi così verdi.

" Non avrei mai potuto farlo, te lo avevo detto quella notte quando lo abbiamo fatto la prima volta.. " Sussurrò. " E non ti avrei lasciata per una persona che non mi ha mai amato. "

Iniziammo a baciarci, lasciandoci prendere dalla foga, e senza aspettare il ritorno a casa, iniziammo a spogliarci. Quel poco per far in modo che potessi essere sua. Avvolse le mie gambe attorno alla sua vita dopo avermi presa in braccio, contro quelle piastrelle fredde delle docce. Entrò in me ed iniziò a spingersi, baciando il mio collo, le mie labbra.

" Ti amo.. " Sussurrò lui.

" Ti amo anche io, campione. "

Restammo abbracciati in quel modo per una manciata di minuti, dopo aver finito di farlo. Il suo viso nell'incavo del mio collo, e le mie dita accarezzavano i suoi capelli delicatamente.

" Sei la migliore vittoria che potessi avere. " Mormorò dopo.

E, forse, dovremmo imparare a non aver paura di non vivere qualcuno. Ma non dovremmo nemmeno avere paura di viverlo. Dovremmo, semplicemente, buttarci a capofitto per il nostro amore.

Se ne vale la pena, lottare.

Io ho lottato una vita intera per avere questo amore, così. Adesso mi apparteneva, ed io appartenevo a lui.
Non c'era nient'altro al mondo che, adesso, desideravo.
Avrei vissuto a pieno i giorni a seguire insieme a Mirko, non facendomi bastare mai niente, trattando tutto come se fosse l'unica ragione che avessi per andare avanti.

Lo guardai negli occhi: " Questo è per sempre, Mir. "
Poi unì le nostre labbra; era solo l'inizio di una grande avventura.
L'amore ci rende vivi.
L'amore ci ha resi forti, insieme.

Fine.



Spazio autrice:

Ecco l'ultimo capitolo. Non volevo più allungarla, volevo che finisse in dolcezza, con il pensiero dell'amore prima sofferto, poi che ti sceglie. Perché per me, il mio lui che porto dentro, è in ogni parola scritta e dedicata. È in ogni cosa che scrivo, è ciò che scrivo.
Spero che questo finale non vi abbia deluse. Spero che la storia vi sia piaciuta in questa sua semplicità, senza troppe complicazioni o altro.
Sto lavorando ad un'altra storia, ed una che, per adesso, ho stoppato perché non voglio che vengano assurde, o poco curate.

Voglio migliorare nello scrivere, e voglio riuscire a trasmettervi almeno qualcosa, anche poco!

Avevo avuto un'idea. Che ne dite se scrivessi qualcosa sulla storia di Mirko e Milla?
Oppure cosa vi piacerebbe?
Ditemi la vostra.💗

Finché fa giorno - Rkomi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora