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E ho un'amica sola
che mi fuma in casa,
beve come me, ma non urla mai..

Stavo vedendo un film, alla fine era stato Matteo a darmi buca per un cambio turno al lavoro. Decisi di mettermi una tuta, sciogliere i capelli e rilassarmi. Non ero concentrata, dovevo ammetterlo. Quelle immagini passavano nello schermo, ed il mio sguardo era su di esse, ma pensavo ad altro.

Pensavo a Mirko.

Ormai era da un po' che non lo vedevo, a parte la scena al bar. Mi mancava averlo a pochi passi da me, guardare i suoi occhi. Ma, forse, era meglio così. Era meglio allontanarsi da scelte affrettate, da gesti veloci, e da cotte, infatuazioni, prese così di punto in bianco! Non avrebbero mai portato nulla di buono..

Sospirai e chiusi gli occhi per un attimo: perché non potevo provare certe sensazioni con Matteo? Sarebbe stato facile. Non avrei avuto questi pensieri in testa, ne sentirmi confusa quando sono insieme a lui.

Che l'amore fosse strano lo sapevo già, ma che avesse aspetti così imprevedibili, no.

Ormai le mie giornate erano fatte solo di sbuffi, e di sospiri, infatti fu inevitabile cacciare l'ennesimo sospiro nel vedere quei due che si baciavano. Roteai gli occhi e fu lì che vidi Mirko arrampicarsi dal piccolo balcone basso, e aprire le portefinestre. Lasciai scivolare il pc sul letto, non curante di mettere la pausa al film, e mi misi in piedi.

" Mirko ma sei impazzito? " Sussurrai piano, quasi come se avessi paura che qualcuno potesse sentire, anche se era una cosa stupida. Scossi la testa ed osservai il suo viso, scrutandolo.

Lo vidi sorridere appena mentre scuoteva la testa: " Avevo bisogno di vederti, e di chiederti scusa per quello che è successo.. " Lo disse sussurrando, parlando talmente piano che pensai si vergognasse ancora. Effettivamente, anche io mi sarei vergognata al suo posto..

Ci pensai su mentre lo guardavo. Era bello davvero, particolare. Notai, subito dopo, dei lividi sul suo viso; aggrottai un sopracciglio.

" Che hai fatto al viso? " Domandai.

" Ho avuto un incontro ed ho perso.. "

" Siediti, ti passo del disinfettante! " La mia voce assunse un tono premuroso, misto alla preoccupazione. Non sapevo che fosse un pugile!

In realtà, sapevo ben poco di lui.

Andai in bagno e recuperai il disinfettante, un po' di cotone e tornai da lui. Continuava a toccarsi il livido sul viso, e scorsi anche un piccolo taglio. Strinse gli occhi ed emise un suono di fastidio al tocco con le sue dita.

" Brucerà un po', ma cerca di stare buono.. " Mormorai.

Lui annuì.

Aprì la bottiglia di disinfettante e lasciai cadere un po' del liquido sul cotone, poi mi concentrai sul viso ed iniziai a tamponare più piano possibile.

Presi il suo viso con le punte delle dita ed osservai bene il livido.

" Non passerà molto facilmente su questo punto del viso.. " Mormorai io. Presi il cerotto e lo appiccicai sul taglio.

Guardò i miei occhi per tutto il tempo. Osservò ogni singola espressione che facevo nel curarlo. Sentivo il cuore in gola, soprattutto dopo aver avuto quel contatto delle mie dita sotto il suo mento. Sentii la barba pizzicare i miei polpastrelli.

" Tanto ci sono abituato, pensa te! " Esclamò con tono ironico.

Chiusi la bottiglietta, sistemai il cotone, e mi avviai nuovamente verso il bagno per rimettere tutto al proprio posto.

" Le prendi sempre? " Domandai.

" No, sempre no.. ma, quasi.. " scrollò le spalle e si spostò dal letto, mettendosi ai piedi. Puntava sempre il suo sguardo addosso, e mi sentivo bruciare dentro. Sentivo una strana voglia crescermi nel petto.

Avrei voluto baciarlo io prima.

Risi appena: " Sei così scarso? "

" Sono abile in altre cose, baby. " Mi guardò maliziosamente.

Avampai e mi voltai verso l'armadietto fingendo di ordinare ciò che avevo usato.

Perché una persona può farti sentire così con poco? Prenderti così tanto, eppure non sai niente della sua vita; non sai se sia una persona affidabile o meno, non sai cosa abbia passato.

L'unica cosa che sapevo di lui, era che avesse una ragazza..

Tornai vicino al letto ed afferrai il pc, spegnendo il film. Tanto non avevo seguito nulla, non ricordavo nemmeno di cosa parlasse. Mirko, però, si incuriosì e puntò il dito su esso: " Cosa stavi vedendo? "

Mi morsi il labbro: " Uno stupido film d'amore. Non ricordo nemmeno di cosa parla.. "

" Ti ho distratta io? " fece un ghigno, ed io alzai gli occhi al cielo senza rispondergli.

Perché doveva sempre essere così diretto e mettermi ancora più con le spalle al muro?

" Davvero..? " Continuò, insistendo nell'avere una risposta alla sua domanda.

" Si, Mirko. Si. " Sbottai io mentre mi sedevo sulla sedia della scrivania. " Non riesco a smettere di pensarti, e la cosa non va affatto bene! "

Lo vidi sorridere a questa mia conferma. Si avvicinò a me e si piegò sulle ginocchia: posò la sua mano sulla mia coscia, puntando i suoi occhi verdi nei miei.

" Mi piaci, credo si sia capito.."

" Mirko, hai una ragazza.. " Lo scostai, nascondendo le gambe sotto il tavolo.

" Milla? Milla non è la mia fidanzata.. Lo sarebbe stata solo se avesse capito cosa provavo per lei quando cercavo di dimostrarle che io ero al suo fianco. " Si sedette nuovamente sul letto.

" E adesso? " Gli chiesi.

" Adesso non lo so cosa provo per lei, ma non più quel sentimento che sentivo prima di vedere te. Hai stravolto tutto, Ale.. Hai stravolto la mia vita, e l'incontro di oggi l'ho perso perché avevo te in testa. "

Restai in silenzio a questa confessione, continuando a sentire il mio cuore come unico rumore a spezzare tutto. Lo sentivo fino alle orecchie.

Perché tutto questo?

" Guarda che io sono più confuso di quanto possa esserlo tu.. " Disse dopo un po'.

Si sdraiò su una metà del letto e chiuse gli occhi. Non si sarebbe addormentato qui, vero?

Rimasi, comunque, nel mio silenzio a pensare alle sue parole. Ero più sollevata che anche lui sentisse le mie stesse sensazioni, e che provasse la mia stessa confusione al riguardo.

Mi voltai nuovamente verso di lui, il suo petto faceva su e giù, lentamente. Stava dormendo davvero.

" Mirko? " Lo chiamai, non ricevetti risposta. " Eddai, Mirko! " Mi alzai e iniziai a spintonarlo dolcemente, però continuava a dormire.

" Dio mio.. Sai che sei assurdo? " Parlai con la sua figura dormiente, poi sbuffai ancora, di nuovo. Cercai di sistemarlo bene sul letto, tornando a sedermi sulla scrivania e incrociando le braccia. Avrei dormito lì, senza dubbio.

Non avevo mai dormito con un ragazzo, e mi imbarazzava farlo con uno che non conoscevo. Erano le 23:40 e sentivo gli occhi stanchi. Iniziai a chiudere le palpebre e poggiai la testa sulle braccia: che assurde queste situazioni, eh?



Spazio autrice:

Allora? Cosa ne pensate?😏❤

Da adesso aggiornerò due ( o tre ) volte a settimana.🌹

Finché fa giorno - Rkomi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora