15.
Rotto un cuore
Eppure batte forte." Matteo me lo avevi promesso! " Sbottai infastidita.
Lui sospirò dall 'altro capo del telefono prima di rispondermi: " Mi dispiace, è stato un imprevisto dell'ultimo minuto.. "
Sbuffai nuovamente e chiusi la chiamata senza salutarlo.
Lanciai il cellulare sul letto ed io mi lasciai cadere ai piedi del letto, esausta. Avevo tanti pensieri per la testa quella sera, fra cui anche il comportamento di Mirko di stamattina. Piegai appena il busto, portando la mano alla fronte. Massaggiai appena le tempie, allo stesso tempo sentì un rumore.
Mirko era proprio lì.
Entrò in camera mia, arrampicandosi. Non ero per niente sorpresa, tanto che gli risposi in modo acido.
Si giustificò, come sempre. Roteai gli occhi e continuai a guardarlo, per poi rispondergli che non mi interessava. Era davvero un difetto questo mio orgoglio, questo mio essere permalosa per ogni cosa. Avevo iniziato ad essere così dopo le prime delusioni. Avevo solo bisogno di proteggermi.
Sentivo il bisogno di farlo, per me!
" A me si. Si, mi importa di te, anche se non so niente. Nemmeno una singola goccia di te. Vorrei saperlo, vorrei davvero conoscerti meglio.. "
Lo disse piano, quasi temendo che quelle parole potessero sembrarmi false, ed, effettivamente, il primo pensiero fu proprio quello di non credergli.
Ma ero stanca. Stanca davvero!
Cercai di mandarlo via, dandogli le spalle e stringendomi in me stessa. Cominciai a passare le mani sulle braccia, scrollandole come per riscaldami. La felpa soltanto non bastava più.
Sentivo un vuoto nel petto, e spesso volevo maledirmi per essere così fragile dentro. Ero sempre stata quella forte, d'altronde nessuno poteva immaginarsi quello che mi passava per la testa, quello che sentivo dentro. O, meglio, quello che non riuscivo più a sentire. Era come se avessi perso le speranze per tutto: dall'amare, al sognare, lottare. Ogni giorno mi sembrava uguale ad un altro, e non vedevo l'ora che finisse.
Solo la notte, in qualche modo, la credevo diversa.
Poi conobbi Mirko, e qualcosa si accese in me, pian piano, facendomi sentire diversa, e questo mi aveva messa in guardia.
Maledetta paura..
Sentii le sue braccia avvolgermi, mentre mi stringeva al suo petto. Chiusi gli occhi e mi feci cullare da quel suo abbraccio, rilassando ogni singolo muscolo.
Mi voltai verso di lui, e lo guardai negli occhi. Iniziavo ad amarli. Ad amare quel luccichio che avevano ad ogni sguardo. Ad amare quel leggero sorriso che si formava sulle sue labbra, per poi perdersi in silenzi. Avvicinò il suo viso al mio, e prendemmo a baciarci, prima lentamente, poi fino a far scontrare le lingue in baci pieni di voglia. Pieni di qualcosa che non avevo mai provato prima: qualcosa simile alla passione.
Si sedette sul letto, ed io mi misi a cavalcioni su di lui, continuando quei baci, e spostandomi sul suo collo di tanto in tanto. Tornavo sulle sue labbra, mentre iniziavo a far ondeggiare il bacino contro il suo. Entrambi eravamo eccitati, vogliosi.
Solo quando lo ritrovai a darmi piacere con la bocca, capii di essere persa. Inarcai la schiena, la mia mano dentro la felpa, stringevo uno dei miei seni. Ogni suo movimento, ogni mio gemito, all'unisono. Non pensavo che potesse essere così.. Bello..
I miei respiri erano sempre più veloci, mi tenne salda dalle cosce, in modo che stessi ferma. Non volevo che qualcuno potesse sentirmi, e, cercando di soffocare i gemiti, morsi il mio labbro inferiore. La mia mano finì in mezzo ai suoi capelli, stringendoli fra le dita una volta raggiunto il piacere.
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Finché fa giorno - Rkomi.
FanfictionCapita poche volte nella vita di incontrare persone capaci di cambiartela, ma solo una cambia ogni cosa; dal modo che hai di vedere le cose, fino ad arrivare a migliorare il tuo modo di essere. L'amore arriva sempre quando meno ci si aspetta. E for...