17/10

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crowley non avrebbe dovuto saperlo. avrebbe dovuto starsene zitto e buono, seduto sul letto di aziraphale, aspettando che l'uomo si decidesse a parlargli.
ma lo spirito non era mai stato uno bravo nel fare come gli veniva detto e, come ci si sarebbe dovuti aspettare, ricominció a guardare fra le cose di aziraphale.

nelle sue precedenti ricerche aveva sempre lasciato in un angolo un cassetto contenente quaderni di pensieri e album fotografici, per paura di invadere troppo la privacy del biondo.

non sapeva bene cos'era, forse il voler prendersi una piccola vendetta su aziraphale (ci teneva tanto, al fatto di venire ignorato, solo perché era il suo lavoro da fantasma! di certo non perché si era affezionato all'uomo!), o forse era il fatto che non si parlavano da quasi tre giorni, fatto stava che, alla fine, si alzó dal letto e frugó nel cassetto, tirando fuori un quaderno azzuro marmorizzato e un album di fotografie dall'86 all'87.

lo spirito non sapeva neanche che aziraphale amasse la fotografia ma, a pensarci bene, avrebbe dovuto immaginarselo.

decise quindi di aprire l'album fotografico per primo. c'erano molte foto che portavano a provare nostalgia per qualcosa che crowley non credeva di aver mai vissuto. c'erano alcuni scatti che raffiguravano una foresta in diversi momenti dell'anno, con diversi fattori atmosferici. c'erano, peró, poche foto con aziraphale e altre persone, e fu quello a far notare una particolare foto al fantasma.

raffigurava tre uomini. uno di questi, crowley ne era sicuro, era lui. certo, aveva i capelli molto piú lunghi e ricci, e portava due treccie sul lato sinistro della testa. non aveva neanche gli occhiali da sole. sicuramente aveva un aspetto migliore di quello che stava sfoggiando in quel momento.
per riconoscere l'uomo accanto a lui ci mise qualche minuto. quando poi lo riconobbe, per poco non lasció cadere tutto: era aziraphale. un aziraphale piú giovane e dall'aspetto piú raffinato (i vestiti appartenevano a quell'epoca, tanto per cominciare). aveva i capelli piú ricci e voluminosi, ma era sempre lui. era leggermente piú magro e aveva anche il viso incorniciato da un paio di occhiali con la montatura sottile e bianca, e forse erano quelli ad averlo reso cosí difficilmente riconoscibile.

un nome che crowley non pronunciava da ormai quattordici anni ritrovó la forza di uscire.

"angelo...?" disse, piú come una domanda a sè stesso che per altro.

aziraphale, che stava aprendo la porta proprio in quel momento, si bloccó. non aveva ancora mai sentito la voce di crowley, nè tantomeno l'aveva sentito pronunciare quel nome. eppure non c'erano dubbi.

"jeremiel?" esclamó, spalancando la porta e facendo sobbalzare crowley. "la j sta per quello, non é vero?" domandó, registrando appena il fatto di star effettivamente parlando con un fantasma.

crowley posó l'album fotografico, lasciando cadere le braccia lungo i fianchi.

"non ti avevo riconosciuto" mormoró, mentre un piccolo sorriso gli appariva sulle labbra. "sono contento che i miei consigli ti abbiano aiutato" aggiunse, rimanendo fermo, anche se la tentazione di avvicinarsi all'uomo era forte.

"mi avevano detto che eri andato via per lavoro" disse aziraphale, stizzito, incrociando le braccia.

"ovviamente hanno detto cosí, non poteva rischiare di farti ricadere in depressione. se un paziente venisse a sapere che il suo psicologo si é suicidato non sarebbe il massimo"

effettivamente, aziraphale non poteva replicare. sbatté le palpebre un paio di volte per scacciare via le lacrime, poi prese un respiro.

"posso abbracciarti o ti passerei attraverso facendo la figura del cretino?" domandó, tirando su con il naso.

crowley era letteralmente stato l'uomo che lo aveva salvato, che gli aveva fatto trovare la casa che aveva sempre cercato. prima che cambiasse terapista, aziraphale avrebbe voluto dirgli tante cose. prima della lista, che lo amava.
e ora tornava, cosí, da morto? cosa avrebbe dovuto fare? ripescare quei sentimenti che aveva sotterrato per cosí tanto tempo, credendo di essere stato abbandonato anche dall'uomo? gli veniva il mal di testa solo a pensarci.

"non ne ho idea. scopriamolo adesso, ti va?"

ayyyy folks
ngl ieri mi sono dimenticata di aggiornare mi diSPIACE
anyway un paio di chiarimenti:
-aziraphale conosceva crowley solo come jeremiel
-crowley conosceva aziraphale come angelo
-jeremiel era l'arcangelo collegato ai sogni e alle emozioni enniente pensavo fosse un good fit per un terapista :')
anyway, il capitolo di oggi (18/10) lo dovrei pubblicare piú tardi, siano dannate la matematica e la mia incapacitá nel farla
anyway thatse it y'all be patient thank u :'')

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