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shadwell era di malumore. il fatto che newton avesse abbandonato tutto gli aveva dato immensamente fastidio. certo, poteva cavarsela da solo, ma un aiuto non avrebbe guastato.

quando tracey entró nel suo ufficio, l'uomo stava cercando disperatamente la sua rubrica con tutti i numeri di telefonici dei suoi vecchi aiutanti. aveva la brutta sensazione di averlo buttato via non appena newt aveva firmato il contratto, ma non poteva esserne completamente sicuro.

"buongiorno, caro" aveva esclamató la donna, giocando con la fede che aveva al dito. era nervosa, ma shadwell ancora non se n'era accorto.

tracey aveva ricevuto la telefonata di anathema, dove le diceva di essere riuscita a convincere newt a lasciar perdere, e ora lei doveva fare lo stesso con il marito. eppure, per lei, non era cosí semplice. newton era giovane ed innamorato, mentre shadwell era anziano e aveva perso molto del suo romanticismo passato. ah, cos'avrebbe dato per tornare a trent'anni prima!

"che c'é?" sbottó l'uomo, lasciando perdere la sua ricerca, ormai convinto di aver perso la piccola rubrica.

tracey sospiró, avvicinandosi al marito.

"caro, volevo parlarti degli spiriti. ho parlato con aziraphale, qualche giorno fa, e mi ha assicurato di essersi giá occupato del problema! lo spirito non lo spaventa piú, anzi! che ne dici di...lasciar perdere? potresti tornare a ricercare le streghe, che ne pensi?" propose, con la voce leggermente tremante.

il marito la guardó incredulo per qualche secondo. sembrava pronto a dirle che doveva aver perso la testa.

"ho capito qual'é il vostro trucco! tu, quella tua apprendista e il giovane newton! volete fermarmi e avere campo libero per usare i vostri trucchi da sensitive! oh, ma non mi fregate" borbottó l'uomo, rovistando fra le sue cose alla ricerca di un oggetto in particolare.

tracey lo seguí con lo sguardo.

"ma no, non é come pensi! davvero, non c'é piú bisogno dell'intervento di nessuno, aziraphale e la sua famiglia hanno tutto sotto controllo!" esclamó, sapendo bene di non avere speranze nel convincerlo. quando shadwell si puntava su qualcosa era irremovibile.

"no, no, ormai ho deciso. quegli spiritelli torneranno esattamente da dove sono venuti e, questa volta, ci rimarranno anche! parola mia" ribatté l'uomo, spostandosi in un'altro angolo della stanza.

tracey non sapeva piú che fare.

"ti prego?" tentó un'ultima volta. le suppliche non erano mai servite a molto, con quell'uomo, ma tentare non nuoceva a nessuno.

shadwell la ignoró del tutto, tirando finalmente fuori quello che aveva cercato fino a quel momento, con un verso soddisfatto.

era un'arma di sicuro. sembrava un fucile, da quello che vedeva tracey. per un attimo, la donna si chiese perché si erano preoccupati cosí tanto. ovviamente shadwell avrebbe provato ad ammazzare gli spiriti sparandogli addosso.

ma l'uomo ancora non aveva finito di stupire, apparentemente.

si voltó verso la moglie, sorridendo.

"spara proiettili di ferro e sale! voglio proprio vederli quei fantasmi a resistere a questo!" ridacchió.

tracey ebbe paura che fosse completamente impazzito. tutte quelle ricerche sul sovrannaturale, finalmente, aveva fatto scomparire il suo ultimo barlume di sanità mentale.

"se esci da quella porta, ti garantisco, te ne pentirai" lo minacció la donna ma, apparentemente, a shadwell non interessava piú di tanto, visto che camminó fuori dall'appartamento a passi pesanti.

who you gonna call? [𝚊𝚣𝚒𝚛𝚊𝚙𝚑𝚊𝚕𝚎 + 𝚌𝚛𝚘𝚠𝚕𝚎𝚢] ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora