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"okay, ma ancora non mi capacito di come sia possibile che sia riuscito a baciarti"

quella era stata la frase che aziraphale aveva ripetuto fino allo sfinimento, fino al mattino seguente. non un mezzo "hey, niente male", oppure un "okay! mai piú!". crowley non aveva idea di cosa aspettarsi. stavano insieme ora? aziraphale aveva deciso che tutta quella situazione era troppo assurda? ma soprattutto, sarebbe tornato ad essere un corpo sepolto, ora che aveva trovato quello che stava cercando quando era in vita?

aziraphale si accorse della preoccupazione dello spirito quel pomeriggio. il fantasma era stato straordinariamente in silenzio per tutta la mattina, facendo preoccupare l'uomo.

gli aveva fatto schifo? forse non era quello che cercava? o magari era stato tutto troppo veloce? insomma, crowley aveva l'eternitá davanti, e appena un mese dopo il suo ritorno sulla terra si ritrovava giá a baciare il primo scemo che passava.

insomma, entrambi non se la passavano alla grande. i loro dubbi, peró, li rendevano ancora piú simili.

"va tutto bene, crowley?" domandó il biondo, sedendosi al tavolo del suo appartamento, di fronte allo spirito, che alzó la testa di scatto, aggrottando la fronte.

"sí, sí. cioé, non proprio? la veritá é che non so cosa mi aspetta adesso. cristo, ho appena baciato l'uomo che amo e in risposta mi faccio i complessi. certo che sono un disastro" borbottó il fantasma.

aziraphale, allora, si alzó, inginocchiandosi davanti a lui. crowley fu grato del fatto che hastur non fosse presente, per ovvie ragioni.

"che cosa ti preoccupa?" gli domandó, dolcemente.

crowley scosse la testa, trattenendo una risata forzata.

"non so cosa deve succedere, angelo. il patto era trovare la cosa che cercavo in vita, e ora l'ho trovata. che cosa succederá, adesso? dove finiró? non voglio tornare ad essere solo un corpo in una bara, in un cimitero dimenticato dal mondo. voglio stare con te" ammise, nonostate la sensazione di avere il cuore che batteva all'impazzata. non era abituato ad esporre cosí i suoi sentimenti e i suoi dubbi.

aziraphale parve pensarci un po' su. avrebbe voluto avere la soluzione pronta, rassicurare crowley, ma il fatto era che ne sapeva meno di lui.

"sarebbe crudele toglierti la felicitá adesso, peró" gli fece notare. il fantasma scoppió in una risata sguaiata.

"angelo, sono morto. non penso ci sia una sola anima a cui importa ancora della mia felicitá" ammise, scuotendo la testa.

"a me importa" borbottó il biondo, prendendo la mano di crowley. ancora non si capacitava di come fosse possibile ma, insomma, chi era lui per lamentarsi?

lo spirito si sentí come se qualcuno gli avesse appena dato un pugno nel petto. sentí il bisogno di respirare profondamente. decisamente, non era abituato a tutto quello. era piacevole, certo, ma sicuramente qualcosa di nuovo.

aziraphale sembró accorgersene, e sorrise discretamente. si ricordava com'era sentirsi amati dopo aver passato anni a credere di non meritarselo. si era sentito cosí con oscar e, di sicuro, non poteva biasimare crowley. era una bella sensazione, senza dubbio, ma prendeva momentaneamente il controllo.

"in ogni caso, crowley, sono sicuro che andrá tutto com'é stato programmato. che sia come vogliamo noi o no, non saprei dirtelo. io mi godrei il tempo che ho ancora con te, se devo essere sincero"

crowley si tiró le ginocchia al petto, per poi scattere in piedi.

"va bene, facciamo quello che vuoi tu, basta che stiamo insieme" riuscí a dire, anche se era confuso. non sembrava piú riuscire a pensare. era felice, forse eccessivamente, ma il solo pensiero di stare con aziraphale, finalmente, lo rendeva entusiasta.

il biondo rise, alzandosi e seguendo crowley.

"andiamo al st. james, poi ti dispiace se faccio un salto al ritz?" propose. lo spirito annuí, accettando la proposta.

mentre uscivano, la mano di crowley stretta in quella di aziraphale, dentro alla tasca del cappotto beige, lo spirito si ricordó dell'insistente domanda dell'uomo.

"comunque non ho idea di come funzioni, tutta la storia del toccarci. penso solo che sia possibile e questo succede"

aziraphale ridacchió, annuendo.

"capisco. continua a pensare che sia possibile, allora"

folks
ce l'ho fatta mi sono messa in pari
bella cosí
comunque ogni volta arrivo a 200 parole e mi sembra di non riuscire a scrivere e poi bam!!! supero il mio limite scelto ma ce la faccio
anyway niente oggi ho preso una pianta carnivora e buh speriamo non deceda come il mio vecchio cactus ryp




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