who you gonna call? [𝚊𝚣𝚒𝚛𝚊𝚙𝚑𝚊𝚕𝚎 + 𝚌𝚛𝚘𝚠𝚕𝚎𝚢] ✓

23/10

per la sorpresa di nessuno, crowley era sempre stato il tipo di persona che ascoltava di nascosto. e le abitudini sono dure a morire, anche quando il tuo corpo é stato in una bara per dodici anni.

quindi, il giorno prima, aveva sentito parlare aziraphale e i suoi fratelli, mentre faceva fare un veloce tour dell'appartamento di sopra a beelzebub e uriel.

era rimasto a pensarci tutta la notte, mentre aziraphale si girava fra le lenzuola, fingendo di dormire, in realtá troppo preoccupato sul da farsi.

a crowley sembrava scorretto non parlarne anche con hastur, quindi prese la decisione di farlo andare a prendere da beelzebub, che vivendo nella villa di gabriel era la piú vicina all'appartamentino di ligur.

il giorno prima aveva salutato gli altri due spiriti, appunto raccomandando a beelzebub di passare a prendere il fantasma biondo. "dobbiamo parlare" aveva poi concluso, chiudendo la porta davanti ai due spettri, giusto per il gusto di farlo e, soprattutto, per l'effetto tragico.

come promesso, il giorno dopo si trovarono nella stanza sul retro della libreria, mentre aziraphale si occupava del suo lavoro, una volta tanto.

"quindi, di che ci vuoi parlare?" domandó hastur, buttandosi sul divano e guardando crowley con un sopracciglio alzato.

"c'é un tizio che vuole farci tornare nel mondo dei morti, ragazzi. che si fa? stappiamo lo champagne o ci inventiamo un piano di contrattacco?" domandó lo spirito dai capelli rossi, appoggiandosi le mani sui fianchi.

beelzebub roteó gli occhi, affiancandolo.

"te lo tirerei volentieri in testa, lo champagne" borbottó, aggiungendo poi in fretta "peró solo per quello, dobbiamo liberarci di quel tizio"

uriel la guardó, preoccupata.

"non vorrete mica ucciderlo?"

"non sarebbe il primo..." mormoró hastur, con lo sguardo perso nel vuoto.

gli altri tre decisero saggiamente di ignorare il suo commento, prendendolo come un segno della sua partecipazione.

"non possiamo permettergli di mandarci via, ho appena cominciato ad amare aziraphale di nuov-" esclamó crowley, nella speranza di fare un discorso motivante, finendo solo con il rivelare i suoi sentimenti per il biondo.

beelzebub scosse la testa, sconsolata, dandogli qualche pacca sulla spalla.

"non sei l'unico" ammise, mentre uriel annuiva, dandole ragione. le due guardarono hastur, invitandolo ad aggiungersi, ma il fantasma le guardó, alzando un sopracciglio. alla fine si arrese sospirando.

"sí, va bene, mi avete scoperto, faccio anch'io parte del club degli innamorati persi, ma l'unico motivo per cui vi sto aiutando é che la mia tomba fa proprio schifo. ve l'ho mai detto che mi hanno seppellito senza bara-"

"storia interessante, hastur! magari ce la racconterai piú avanti, che ne dici, eh?" esclamó uriel, fermandolo prima che potesse continuare.

crowley guardó i tre, abbastanza incredulo. forse c'era in gioco qualcos'altro, nella storia del loro ritorno sulla terra e gli umani a cui erano stati collegati.

"vorrei davvero risparmiarmi la battuta sul fatto che siamo tutti gay-" inizió crowley.

"permettimi di fermarti lí, voi siete gay, io no" lo fermó beelzebub, alzando un dito.

sia hastur che crowley la guardarono, uno trattenendo una risata e l'altro alzando entrambe le sopracciglia.

"va bene, come vuoi tu, signora dagon" dissero sarcasticamente, crowley alzó anche le mani in segno di difesa, per dare enfasi.

"sta per arrivarvi una testata nei coglioni" li minacció lo spettro, venendo gentilmente fermata da uriel.

"mi sento sempre di piú veronica in mezzo alle tre heather" mormoró, mentre gli altri tre si urlavano addosso scherzosamente.

una volta che la situazione si fu calmata, i quattro si misero comodi, crowley si appoggió al muro, beelzebub andó per il divano, ancora sotto il dominio di hastur, finendo per sdraiarsi, con la testa sulle sue gambe. uriel decise di sedersi per terra, appoggiando il mento sui braccioli della poltrona di aziraphale.

"quindi siamo tutti d'accordo- dobbiamo fermare quel pazzo" mise in chiaro crowley, incrociando le braccia.