Capitolo 1

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Le sei del mattino e la sveglia iniziava già a trapanare le povere orecchie della ragazza. Senza neanche aprire gli occhi, sbuffó rumorosamente, mise fine al suono fastidioso e nascose la testa sotto il cuscino. Il solo pensiero di ricominciare le lezioni la distruggeva. Alzarsi presto, riprendere gli orari, studiare pomeriggi interi e frequentare abitualmente la scuola le faceva già venire la febbre. A quel punto chiuse nuovamente gli occhi e la voce squillante di sua madre le giunse alle orecchie prima del previsto.

-"Forza oggi si ritorna a scuola!"- esclamò Vanessa spalancando la porta di sua figlia Rebecca. La donna non era poi così tanto cambiata nel tempo. Qualche ruga si era fatta spazio sul suo visino ed aveva preso qualche kilo in più. Ugualmente, però, restava sempre la solita bella donna che era nonostante fosse arrivata all'età di 41 anni. Rebecca, nel frattempo, scostò il cuscino dalla sua faccia e guardó sua madre già innervosita.

-"Non ci vado"- farfuglió lei sbuffando ancora una volta. Vanessa entrò nella stanza e decise di dare un po' di luce e colore a quella stanza spalancando la finestra. Sua figlia ringraziò il cielo che fosse Settembre e che non facesse poi così freddo.

-"No cara, non puoi assentarti il primo giorno. Su, sveglia!!"- strilló ancora una volta la donna per poi abbandonare sua figlia assonnata nel letto.

-"Vorrei sparire"- imprecó la ragazza per poi far sbucare fuori i suoi piedi e poggiarli sul marmo freddo. Camminò lungo il corridoio e si diresse in bagno. Osservó il suo riflesso sullo specchio e ne rimase disgustata. I capelli rosso ramati erano così scompigliati che sembravano solo un groviglio di paglia. Sul viso pallido, punteggiato solo da diverse lentiggini, risaltavano le profonde occhiaie provocate dalle poche ore di sonno. L'unica parte del suo corpo che sembrava essere più attiva erano i suoi occhi, i quali non perdevano mai il loro colore verde smeraldo. Sospirò rassegnata, lavó il volto ed i denti e andò a vestirsi. Una semplice camicetta di color rosa cipria ed un jeans a vita alta nero le fasciavano il corpo snello e perfetto. Non osò minimamente truccarsi. Continuava a ripetersi che era una cosa di poco conto e inutile. Raramente aveva colorato il suo volto con un po' di trucco e a lei non era mia piaciuto. I capelli riccissimi intanto le contornavano il viso e scendevano lungo la schiena. Senza aspettare altro tempo afferrò lo zaino e si diresse in cucina.

-"Buongiorno, Rebecca"- la salutó suo padre Alessio prima di addentare una fetta biscottata.

-"Giorno, famiglia"- ricambió il saluto apaticamente prendendo posto a tavola, dove erano riuniti tutti i membri della sua famiglia. Senza guardare nessuno in faccia afferrò un pacco di biscotti ed iniziò ad inzupparli uno per volta nel latte caldo.

-"All'ora di pranzo non ci saremo per via di alcuni impegni"- iniziò a raccontare sua madre mentre puliva qua e là. Rebecca alzò la testa e lanciò uno sguardo alla sua sorella minore. Era arrivata all'età di 15 anni ed ogni giorno sembrava diventare più bella. I suoi capelli rossi e lisci facevano da enorme contrasto agli occhi grigi, mentre un paio di labbra sottili e rosee risaltavano sulla pelle candida. La piccola da sempre praticava danza classica e nel tempo libero studiava o trascorreva intere giornate assieme alla sua migliore amica, Alessia.

-"D'accordo"- si limitò a rispondere la bionda ingoiando un boccone ed abbassando nuovamente il capo.

-"Sei proprio di buon umore questa mattina"- la prese in giro Angelica ridacchiando. Rebecca smise di mangiare e guardó sua sorella con la stessa antipatia che aveva ogni sacro santa mattina.

-"Primo giorno di scuola, vedi un po' te"- disse sbuffando ed alzando gli occhi al cielo.

-"Avanti su, dovresti essere felice al pensiero di rivedere Daniele"- continuó a dire la ramata facendo un sorrisino malizioso ed alzando ed abbassando le sopracciglia ritmicamente. Al solo suono di quel nome il cuore della bionda fece un sussulto. Poi provò a nascondere quella sensazione e fissò Angelica infastidita.

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