Capitolo 20

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Rebecca si fermò al bancone dei drink e decise di non separarsene per il resto della serata. Ogni cocktail però era alternato da un ballo scatenato assieme alla sua amica Gioia che aveva deciso di perdonare.

Intanto Claudia e Gabriele erano usciti per un attimo dalla sala per poter prendere un po' d'aria. Erano un po' sudati e respiravano a fatica per via dei tanti balli fatti assieme.

-"Sei una bellerina nata, Cla"- si complimentó lui sedendosi ad un muretto lì vicino. La ragazza prese posto accanto a Gabriele e sorrise soddisfatta.

-"Bhe fin da piccola ho sempre fatto danza. Devo dire che il mio impegno ha ripagato"- spiegò.

-"Eccome!"- esclamò lui. Dopo di che ci fu un silenzio imbarazzante dove nessuno dei due sapeva cosa dire. Claudia a quel punto si schiarì la voce e cercó di toccare un tasto dolente facendolo, però, sempre con delicatezza e dolcezza.

-"Ora vuoi dirmi cosa ti è capitato?"- domandò comprensiva lei tornando immediatamente seria. Gabriele sospirò rassegnato e si incupì un attimo. Quel sorriso, che Claudia reputava magnifico, era scomparso subito dal suo viso. Poi alzò la testa e decise di iniziare a raccontare fissando il cielo sopra le loro teste.

-"Vedi, io e Katia ci frequentiamo già da diverso tempo ed io avrei tanto voluto che tra di noi le cose si fossero fatte più serie. Le ho chiesto diverse volte di diventare ufficialmente la mia fidanzata, ma lei ha sempre rifiutato. Bhe, oggi ho capito il perché"- raccontò lui deglutendo un attimo. Claudia annuì lentamente e poi aspettò che il ragazzo parlasse.

-"Sono andato a trovarla a casa sua per poterle dire di questa festa. Volevo che lei ne fosse almeno a conoscenza cosicché non si preoccupasse per me durante queste ore. Ho pensato che se mi avesse cercato ed io non avessi risposto si sarebbe arrabbiata. Ma questo pomeriggio quando sono giunto sotto alla sua abitazione mi è caduto il mondo addosso. Di fronte la porta di casa, di poco aperta, c'era lei in compagnia di un altro ragazzo. Si stavano baciando"- spiegò lui con l'amaro in bocca. Chiuse gli occhi ed una lacrima scese su una gote. Claudia aprì la bocca per lo stupore e poi si impietosì. Gabriele era un ragazzo così sensibile e pieno di fragilità.

-"So bene quanto tu tenga a Katia,ma tu stesso sapevi bene a cosa andavi incrontro.."- sussurrò lei fissando il volto del ragazzo di profilo.

-"Lo so bene. Me lo ripetevano tutti ma io ho continuato a fare di testa mia. Sapevo perfettamente che col fuoco mi sarei scottato, ma ho voluto rischiare ugualmente"- rispose lui sospirando e tornando a guardare la ragazza al suo fianco.

-"Hai ragione, è vero. Ma perché proprio lei?"-

-"Bhe perché tu non puoi capire la sensazione di essere sempre messo da parte. Sono sempre quello che non si fila nessuno e l'ultima ruota del carro"-

-"E chi ti dice che è realmente così?"- domandò la bruna corrucciando la fronte. Gabriele osservó gli occhi di Claudia e cercó di capire cosa gli stesse cercando di dire.

-"Perché c'è qualcuno a cui davvero piaccio? Pff, non farmi ridere"- farfuglió improvvisando una risata.

-"Si a me"- disse Claudia per poi afferrare il volto del ragazzo ed incollare le labbra alle sue. Gabriele tenne gli occhi aperti per lo stupore per pochi istanti prima di chiuderli e godersi il momento. Infiló una mano tra i suoi capelli scuri e ricambió il bacio con passione ma tenerezza.

A Claudia quel ragazzo era piaciuto dal primo istante. Ogni qual volta che lo vedeva intento a baciare Katia non sentiva altro che la presenza di un nodo allo stomaco. Soffriva nel vederlo assieme ad una persona che non lo meritava. Che lo calpestava. Che lo sfruttava. Ed invece eccolo lì per la prima volta fra le sue braccia. Per lei era davvero il paradiso terrestre. Avrebbe voluto che quel momento non terminasse più. Ed in cuor suo anche Gabriele.

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