-"Hey.."- si sentì chiamare Rebecca mentre si dirigeva alla fermata più vicina per tornare a casa. Si voltó e notò il volto sorridente di Claudia. O almeno sorridente fin quanto poteva.
-"Dimmi"- rispose la bionda fermandosi mentre Gabriele l'accompagnava. Intanto quest'ultimo era venuto immediatamente a conoscenza del caso 'Katia e Daniele', dato che aveva fatto il giro della scuola. Non si era ancora espresso, o meglio ancora stava cercando di evitare il discorso. Cosa avrebbe dovuto dire alla sua amica? Che aveva ragione? Che Katia era solo una pessima persona per cui non provare alcun tipo di sentimento?
Claudia, invece, cercó le parole più giuste per poter raccontare a Rebecca come si sarebbe sdebitata per l'enorme favore.
-"Grazie mille per questa mattina. Davvero.. non credevo che riuscissi a difendermi così, non so come ringraziarti"- disse con un tono dolce e gentile di voce mentre sorrideva alla ragazza che l'aveva aiutata tanto in quella mattinata.
-"Non ho fatto niente, tranquilla. Se lo meritava"- la tranquillizzó Rebecca facendo spallucce.
-"Senti.. so che non è lo stesso però potrei accompagnarti a casa invece che farti prendere il bus. C'è mia madre lì"- Claudia indicò una moderna auto grigia non troppo lontava da loro.
-"Apprezzerei tanto, ma con me c'è anche Gabriele e non vorrei lasciarlo solo"-
-"Non preoccuparti, può venire anche lui. Dai Rebecca, permettimi di sdebitarmi anche solo un po'"- la supplicó la bruna facendo il labbruccio. L'altra alzò gli occhi al cielo ed acconsentì. Così tutte e tre i ragazzi si incamminarono verso l'auto dove la mamma della ragazza li stava attendendo. Rebecca e Gabriele salutarono la donna cordialmente e poi presero posto ai sedili posteriori mentre Claudia si sedette accanto al guidatore. Gabriele giró il volto ed incentró la sua attenzione nel guardare fuori dal finestrino. In minor parte di sentiva in colpa. Sapeva perfettamente cosa fosse accaduto con Katia e Daniele ed era perfettamente a conoscenza del motivo per il quale Claudia voleva sdebitarsi. La notizia aveva fatto il giro della scuola in meno di un'ora e Gabriele nonostante se lo aspettasse c'era rimasto male. Chiuse gli occhi e sospirò. Perché perdere la testa per una persona che non nutriva il minimo senso dell'umanità? Ben presto si accorse che Rebecca aveva ragione. Non era una ragazza seria e questo lo aveva dato a vedere già fin da subito.
-"È successo qualcosa?"- chiese Rebecca attirando la sua attenzione. Gabriele la guardó negli occhi e scosse la testa in segno di negazione.
-"Si certo.. hai saputo quello che è accaduto, non è così?"- domandò ancora lei mettendo le braccia a conserte.
-"Esattamente"- rispose Gabriele.
-"La prossima è lei."- affermò Rebecca distogliendo lo sguardo dal ragazzo. Quest'ultimo assunse un'espressione confusa sul volto e cercó di capire cosa stesse cercando di dire la sua amica.
-"Puoi ripetere?"-
-"Oggi me la sono presa con Daniele, ma la prossima vittima è lei"- affermò con un tono di voce minaccioso facendo deglutire spaventato Gabriele. Rebecca era capace di diventare anche la ragazza più gentile e dolce della terra, ma quando la si faceva arrabbiare non c'era più niente da fare. Teneva sempre in serbo rancore e alla prima occasione avrebbe preso sempre la palla al balzo per vendicarsi.
-"Parli di Katia?"- chiese Gabriele immaginando già la risposta.
-"E chi se no? Come può mai una persona essere così stronza?"- commentó Rebecca chiudendo la mano in un pugno. Solo al pensiero che la sua acerrima nemica avesse baciato il ragazzo per cui lei aveva una cotta, sentiva una stretta al cuore. Nemmeno quando stava con Claudia si sentiva così.
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Amore & Odio
RomansaUna ragazza dai capelli rosso ramati e gli occhi color smeraldo frequenta l'ultimo anno di scuola superiore a Roma. Il suo nome è Rebecca Santoro e riesce a compiere tutti i suoi studi perfettamente prendendo buoni voti ed avendo un eccellente condo...