Capitolo 6

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Rebecca prese posto accanto al suo amico e posò le braccia sulle ginocchia. Tra i due vigeva il silenzio più totale. Si sentiva solo il rumore delle onde del mare che venivano mosse dalla leggera brezza marina. Rimase lì a pensare per diverso tempo. Troppe domande invasero la sua mente e tutte vennero comprese in una sola che rivolse a Daniele.

-"Perché non ci sei venuto con Claudia qui?"- domandò senza pensarci nemmeno una volta. Infatti, pochi secondi dopo se ne pentì amaramente. Daniele posò lo sguardo sul viso pallido della ragazza e cercó di attirare quei occhi color verde smeraldo su di lui.

-"Perché avrei dovuto?"- Rebecca aggrottó la fronte a quella domanda.

-"Che razza di domanda è? Non è la ragazza con cui stai filtrando?"- chiese alzando un sopracciglio. Nel frattempo spostò una ciocca di capelli ricci dietro l'orecchio che le stava andando davanti agli occhi.

-"Si. Ci sono uscito ieri sera"- la informó Daniele senza peli sulla lingua.

-"Cosa ti piace di lei?"- domandò curiosa tornando a fissare l'acqua del mare che andava a scontrarsi contro gli scogli. Il ragazzo nel frattempo sembrò restare senza parole e cercó di pensarci su.

-"Forse i suoi occhi o il suo modo dolce di rivolgersi a me"-

-"O forse la sua immancabile stupidità"- commentó come sempre la solita Rebecca impulsiva. Daniele cercó di soffocare una risata e si portò una mano tra i capelli.

-"Come mai dici questo?"- chiese palesemente curioso.

-"Ho passato con lei quattro lunghi ed interminabili anni scolastici ed il suo quoziente intellettivo non mi ha mai dato la prova di essere alto"- parló schietta sorridendo divertita.

-"Non è che sei gelosa?"- la punzecchió lui parlandole all'orecchio. Una scarica di brividi si fece spazio su tutto il corpo della bionda ed una vampata di calore la invase completamente.

-"Gelosa? Pff.. e di che?"- provó a non balbettare e a non far trasparire il suo imbarazzo.

-"Di me, no?"- disse con certezza facendo un sorriso beffardo.

-"Cosa ti fa pensare che io sia gelosa di te?"- chiese lei alzando un sopracciglio e mettendo le braccia a conserte.

-"Semplice sensazione"-

-"Sono sensazioni sbagliate. Ora se non ti dispiace vorrei andare via"- affermò infastidita Rebecca mettendosi in piedi e cercando di allontanarsi dal ragazzo.

Lui, però, rimanendo ancora seduto riuscì ad afferrarle il polso fino a farla avvicinare fin troppo alla sua figura. Infatti Rebecca perse l'equilibrio e cascó sul corpo del ragazzo, steso sulla sabbia. Lui teneva le mani ben salde sulla sua vita mentre la bionda poggiava le mani sul petto di lui. Fissò i suoi occhi castani mentre l'altro si perdeva nell'infinito verde smeraldo della sua amica. Rebecca sentiva le guance bruciare, il cuore stringere e le gambe diventare molli. Le labbra dei due erano a pochi centimetri di distanza e per poco non persero il controllo.

-"Sai che anche a mio padre e a mia madre è accaduto questo episodio la prima volta in cui si sono visti?"- domandò leggermente imbarazzato, ma divertito, la volta in cui Aurora e Niccolò avevamo raccontato la loro avventura in aereo. Rebecca deglutì e cercó di restare lucida e capace di ragionare.

-"Ma questa non è la prima volta che ci incontriamo"- commentó lei fissando imbambolata il volto perfetto del ragazzo.

-"Giusto"- rispose stringendo un po' di più i fianchi di Rebecca al suo corpo. Nel momento in cui uno dei due stava per azzerare la distanza tra le loro labbra, il cellulare di Rebecca squilló. Lei si spaventò e tornando alla realtà si scostò dal corpo del ragazzo. La suoneria continuó a disturbare la quiete nel frattempo che cercava il cellulare nella borsa. Daniele, invece, ridacchiava e di tanto in tanto pensava all'episodio di pochi secondi prima. Non riusciva a capire come fossero riusciti ad arrivare a tanto. E fu in quel momento che promise a sé stesso che non sarebbe più successo niente del genere. Non con Rebecca. Non con lei.

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