Capitolo 3

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-"Sono a casa!"- urlò la bionda non appena ebbe messo piede in casa. Successivamente abbandonò lo zaino stracolmo di libri in un angolo qualsiasi dell'appartamento e, non notando di non aver ricevuto risposta, si diresse in cucina con cautela. Raggiunse a passo felpato la sala da pranzo e dette un rapido sguardo al piano cottura.

-"C'è qualcuno in questa cavolo di casa?"- domandò ad alta voce e guardandosi attorno. Rebecca non riusciva a farsene una ragione. Non riusciva a comprendere il motivo per cui non fossero lì presenti i suoi familiari di fronte il loro piatto traboccante di pasta fumante. Sbuffó ed iniziò pian piano a preoccuparsi. La prima cosa che le passò dalla testa fu quella di prendere il cellulare dalla tasca per chiamare sua madre. Nel frattempo che cercava il suo numero sulla rubrica, però, un urlo improvviso fece spaventare la ragazza portandola a far cadere l'aggeggio che aveva tra le mani. Nel momento in cui aveva iniziato a sentire delle risate si voltó e notò sua sorella Angelica sbellicarsi dal ridere.

-"Ci sei cascata eh! Amo farti sti scherzi!"- esclamò lei portando un dito sotto l'occhio per asciugarsi una lacrima. Rebecca divenne rossa dalla rabbia e la prima cosa che fece fu guardare il suo cellulare. Si concentrò per pochi secondi sulla parte visibile a Rebecca,ovvero quella posteriore dell'oggetto. Si accovacció e voltó il telefono notando lo schermo completamente filato e scheggiato.

-"Cazzo sei una totale idiota!!"- urlò furibonda sua sorella una volta essersi rimessa in piedi. Angelica smise di colpo di ridere non appena ebbe notato lo schermo distrutto della ragazza.

-"Non volevo.."- iniziò a dire quest'ultima facendo un passo in avanti.

-"Non volevi ma l'hai fatto!"- continuó ad urlare Rebecca gettando il cellulare in malo modo sul tavolo. La sua sorellina intanto abbassò la testa e si guardò le scarpe sentendo già una presa allo stomaco. Il suo scopo era solo quello di far divertire sua sorella facendole un piccolo ed unnoquo scherzo. Rebecca respiró a pieni polmoni e cercó di mantenere la calma.

-"Dove sono mamma e papà?"- domandò con un tono di voce più pacato. Angelica alzò di poco il volto e sussurrò poche parole.

-"Sono andati via per un po' di tempo per via di alcune commissioni, ma ci hanno lasciato qualcosa da mangiare"- rispose. Rebecca se n'era completamente dimenticata.

-"Non ho fame."- tagliò corto la bionda abbandonando sua sorella per salire in camera.

Non appena ci entró chiuse la porta dietro le sue spalle e si gettò sul letto esausta. Non avrebbe mai immaginato che il suo primo giorno di scuola sarebbe andato in quel modo. Sperava di passare una giornata in spensieratezza ed invece si era imbattuta in fastidi di ogni tipo. Si mise di un fianco e sbuffó ancora.

-"Sono davvero intrattabile"- commentó tra sé e sé guardando un punto indefinito della camera. Poi la sua attenzione fu attirata da un PC accanto a lei e la tentazione la portò ad accenderlo. Iniziò a scorrere con la freccetta lungo le schermate bianche di un social non trovando nulla di interessante. Qualcosa, però, sembró essere interessante. Si trattava di una foto da poco pubblicata da Claudia che raffigurava due mani intrecciate tra loro ed una frase sopra.

-"Innamorata di te.."- lesse Rebecca la frase che la fece quasi ridere. Le mani in questione erano di Claudia e l'altra, inconfondibile, del suo amico Daniele. Si passò una mano sulla fronte e scosse la testa indignata.

-"Che razza di idiota non si accorgerebbe di esser presa in giro?"- domandò ancora cercando risposte che non avrebbe potuto darle nessuno. Successivamente chiuse gli occhi per un attimo e provò ad ignorare quella sensazione di fastidio che stava provando dentro. Un bussare, però, la fece tornare alla realtà e in fretta chiuse il computer.

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