Capitolo 5

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La prima cosa che fece Rebecca dopo aver aperto gli occhi quella mattina fu guardarsi attorno spaesata. Posò una mano sulla fronte e cercó di ricordare cosa fosse accaduto prima di addormentarsi. Riuscì a rimembrare il momento in cui si era posata dolcemente sulla spalla di Niccolò e poi buio totale. Notò che quello non fosse il suo letto e si mise immediatamente seduta. Continuó a fissare quella stanza e riuscì a realizzare che fosse quella di Daniele quando lo vide dormire per terra circondato dal suo sacco a pelo, dando quasi l'idea di essere un involtino. Mise una mano davanti alla bocca e cercó di capire il motivo per cui fosse lì. Poi alzò gli occhi al cielo e capì tutto. Rapidamente allontanò dal suo corpo le lenzuola e scese dal letto. Senza calpestare il ragazzo lasciò la stanza e si diresse nella camera di Alessia. Quando aprì la porta notò le figure delle due ragazze dormire beatamente sul lettone rosa.

-"Seriamente abbiamo passato la notte qui?"- domandò tra sé e sé una aver richiuso la porta. Scese velocemente in cucina e trovò già ben sveglia la coppia.

-"Buongiorno Rebecca, dormito bene?"- domandò Niccolò una volta aver notato la sua figura far capolino in cucina. Lei si grattó la testa con fare confuso e si sedette ad un sedia di fronte i due.

-"Si.."- sussurrò scompigliando ancora una volta i capelli rossicci.

-"Desideri una tazza di caffè?"- le offrì Aurora con un sorriso tenendo in una mano la tazzina. Rebecca alzò la testa ed annuì.

-"Mi ci vorrebbe proprio"- ammise dopo aver realizzato di aver un bel mal di testa. Sbuffó ed aspettó con impazienza il suo adorato caffè.

-"Ascoltate ehm.. per quale motivo non mi avete svegliato?"- domandò improvvisamente.

-"L'idea di passare la notte qui non mi risultava così male. D'altronde questa per te è come una seconda casa quindi dove sarebbe il problema?"- parló la donna porgendole finalmente il caffè.

-"Nessuno. Chiedevo"- terminó di dire per poi bere tutto in una volta la bevanda. Senza dire altro si diresse nuovamente nella camera del ragazzo per raccogliere le ultime sue cose. Prima di aprire la porta sperò con tutta sé stessa che il ragazzo stesse ancora dormendo ma non fu così. Egli la fissava steso sul letto e tenendo un braccio bloccato dietro la testa. Lei fece un passo in avanti ed alzò un sopracciglio.

-"Perché sei andata via, pulce?"- domandò lui con un sorriso beffardo sul volto. Inutile dire che anche appena sveglio e con i capelli scompigliati era ugualmente uno spettacolo bellissimo.

-"Non sono andata via. Ora devo andare via"- rispose prendendo le sue scarpe per poterle indossare.

-"No, non andartene. Che ne dici di fare colazione?"- propose mettendosi seduto e fissando la sua amica di una vita.

-"Ho già preso il caffè, grazie"- affermò sicura per poi infilare la giacca e prendere la borsa. Lui a quel punto si mise in piedi e raggiunse Rebecca. Cercó di attirare il suo sguardo su di lui ma soprattutto di convincerla.

-"Avanti su, non ti va di mangiare qualcosa? Scommetto che stai morendo di fame"- disse lui con un sorriso. Rebecca stava completamente soffrendo per i brutti crampi dovuti al digiuno della sera precedente. Lei sospirò rassegnata.

-"D'accordo ma sbrighiamoci perché dobbiamo andare a scuola"- acconsentì lei.

-"Come preferisci tu, pulce"-

-"E smettila di chiamarmi così!"- si lamentó ancora una volta per poi lasciare la stanza e dare la possibilità a Daniele di cambiarsi. Lei intanto raggiunse il salone e si sedette sul divano. Il suo aspetto lasciava davvero a desiderare. Avrebbe tanto voluto cambiare i suoi vestiti così andò da Aurora e le chiese di prestarle qualcosa.

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