dieci

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Minnow

Like the sun through the trees, you came to love me

Like a leaf on the breeze you blew away

{Forever Autumn - The Moody Blues}

Uscii da scuola, guardandomi in giro. Mousey sarebbe rimasta a scuola per finire di sistemare e stampare delle cose per il teatro, mentre Harry era già uscito, siccome doveva andare a lavorare in panetteria.

Sbuffai, sistemandomi la coda di cavallo, salutando con la mano Allie e Holly, che avevano deciso di andare a fare qualche compera, prima di tornare a casa. Se avessi avuto qualche spicciolo da parte le avrei seguite volentieri.

"Allora ci vediamo domani - mi salutò anche Gipsy, mentre scendeva le scale dell'ingresso - E ricordati i fogli di matematica, mi servono per domani!"

Io annuii, sorridendole. "A domani, Gips."

Mi stampò un bacio sulla guancia, prima di dirigersi verso le scuole elementari. Abbassai lo sguardo, cominciando a calciare un sasso, con le mani nelle tasche della giacca. Uscii dal cancello, svoltando verso destra, senza badare a chi ci fosse davanti a me. Dalle scarpe che indossava doveva essere Carl lo scimpanzé, che in pochi metri avrebbe svoltato verso la chiesa di St. Luke, diretto dal pastore Curbstomp. Ci andava sempre, come se fosse il suo migliore amico. E forse lo era davvero. A ripensarci era da qualche settimana che non mettevo piede in chiesa, siccome mi svegliavo sempre tardi la domenica mattina. Mi strinsi nelle spalle, osservando Carl andarsene e sparire di corsa dietro i portoni. Non seppi per quale motivo ma decisi di seguirlo, almeno per un pezzo, ma poco prima di entrare in chiesa svoltai, continuando a passeggiare per il parco. Era ormai autunno e le foglie degli alberi erano ingiallite ed erano cadute per terra. L'autunno era la mia stagione preferita, perché piena di colore caldi, ma con temperature fredde.

"Minny!"gridò una voce alle mie spalle, mentre il rumore di ruote sulle foglie si avvicinava sempre di più. Il mio cuore si bloccò, come se fosse una foglia appena staccatasi dall'albero.

"Zayn?"chiesi, osservando il ragazzo scendere agilmente dalla bicicletta, con il volto per metà nascosto dalla sciarpa scura.

"Già."rise lui, togliendosi la sciarpa e sistemandola nella cartella.

"Harry è al lavoro."dissi senza pensare a cosa stessi dicendo veramente. Lui mi guardò confuso, per poi scoppiare a ridere, sporgendosi in avanti.

"Non stavo cercando Harry - disse - Stavo cercando te."

"Oh… - fu la frase più sensata che mi venne in mente - Perché?"chiesi, dopo un po'.

Lui sorrise. "Ti ho visto in lontananza - spiegò - Non avevo voglia di tornare a casa e ho pensato se ti andava di fare una passeggiata."

Sbarrai gli occhi impercettibilmente, sorpresa da quella proposta. Io e lui, una passeggiata? Ero in un sogno? Mi diedi un pizzicotto, per assicurarmi che non mi stessi inventando tutto. Ma era reale, fantasticamente reale.

"Certo."risposi, forse un po' troppo entusiasta, ma lui non sembrò farci caso.

Non sapevo cosa stesse succedendo in quei giorni, ma sembrava che la fortuna avesse cominciato a girare. Da quella sera alla festa di Louis, Zayn sembrava più interessato a me. Non che mi stessi montando la testa, sapevo di non potergli interessare in quel modo, ma mi faceva piacere che avesse cominciato a parlarmi come se fossi una sua amica.

"Com'é andata oggi?"chiese, spingendo la sua bicicletta per il parco. Sospirai, ritrovandomi a raccontargli di come mi fossi annoiata tutto il giorno, di quanto odiassi gli esercizi di matematica e di quanto fossi negata in inglese.

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