otto

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Holly

And not to mention I drank too much

I'm feeling hungover and out of touch

{When it All Falls Apart - The Veronicas}

Sbuffai, uscendo nel giardino sul retro.

Era l'ultima persona che desideravo vedere quella sera e, ovviamente, mi obbligavano ad andarlo a cercare. Solo perché ero quella che si reggeva meglio in piedi non significava che morivo dalla voglia di andare alla ricerca dell'irlandese sperduto.

"Horan, dove cazzo sei?"gridai, stringendomi nella leggera giacca di finta pelle.

Quanto mai avevo deciso di travestirmi da Nancy, con il freddo che c'era in quelle sere autunnali. Avevo la pelle d'oca lungo tutte le gambe, coperte solo dalle calze a rete strappate.

"Holly?"mi rispose finalmente la voce di Niall. Scesi i tre scalini della veranda, per dirigermi verso il giardino, dove in mezzo all'erba, nascosto dietro un cespuglio di qualche strana pianta, Niall osservava il cielo stellato. La luce dell'interno della casa lo illuminava in parte, il suo volto sporco di finta fuliggine e i suoi capelli biondi risaltavano nell'oscurità. Sbuffai per l'ennesima volta.

"Harry ti sta cercando, non so per cosa, ma ha detto di entrare."dissi, incrociando le braccia al petto. Niall si rotolò nell'erba, finendo a pancia in giù. Alzò lo sguardo, fissandomi con i suoi lucidi occhi azzurri. Era ubriaco marcio, da bravo irlandese qual'era.

"Non m'interessa."sbottò, per poi rigirarsi nuovamente e tornare ad osservare il cielo. Feci una smorfia. Certo, non lo sopportavo, ma ero una ragazza con un certo buonsenso e non lo avrei lasciato in mezzo al prato fino a domani mattina. Mi avvicinai, afferrandogli un braccio, ma lui era come un sacco di patate, non si muoveva.

"Ti si vedono le mutande, con quella gonna così corta."biascicò, scoppiando poi a ridere. Alzai gli occhi al cielo, lasciandogli il braccio.

"Per fortuna che sei ubriaco marcio e domani non ti ricorderai di averle viste, stupido irlandese."sbottai, pensando ad un altro modo per portarlo dentro. Lui sorrise beffardo, per poi battere una mano sul terreno accanto a sé.

"Vieni a guardare le stelle con me - disse - Non si vedono spesso."

Alzai lo sguardo. Questa volta aveva ragione, il cielo stellato non si vedeva spesso a causa delle nuvole. Sbuffando mi sedetti accanto a lui.

"Lo sai che si può dare il proprio nome ad una stella?"disse, spostando lo sguardo verso di me. Io annuii, poco interessata.

"Potrei dare il tuo nome ad una stella - continuò - La vedi quella, quella più luminosa? Ecco, la chiamerei Holly. È una nome carino per una stella."

Gli diedi una gomitata, sbuffando.

"Smettila di dire cretinate."dissi, sistemandomi i capelli cotonati. Lui rise, sfiorando involontariamente la mano. Io la ritrassi.

"Sei proprio bella questa sera."

"Ti ho detto di smetterla di dire cretinate."ripetei, tenendo lo sguardo fisso sulle stelle e sullo spicchio di luna.

Mi buttai nell'erba, con le mani intrecciate dietro le testa. Ero stanca, me ne accorsi solo in quel momento. Mi sarei persino appisolata sull'erba, se non avessi avuto così freddo. Rabbrividii nuovamente, sentendo i fili d'erba farmi il solletico dietro il collo.

Chiusi gli occhi e percepii Niall mettersi seduto, poi qualcosa mi si posò sopra, caldo e soffice. Era la sua giacca scura.

"Non mi serve."dissi, mettendomi seduta anch'io e fissandolo negli occhi. Lui si strinse nelle spalle.

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