venti

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Holly

Hope you don't destroy my heart,

Just give me one guarantee,

I'm the only girl you see

What you say, boy?

{You're My Only Shorty- Demi Lovato}

"Phil, dove vai? - gridai, sbuffando - Phil, torna qua!"

Seguii il mio cane, appena scappato solo lui sapeva dove. Mi rigirai nervosamente il guinzaglio tra le mani, non vedendolo da nessuna parte del piccolo parco di Holmes Chapel, vicino alla chiesa di St Luke.

Chissà che diamine aveva visto, per correre così di scatto. Forse aveva visto un uccellino. O un gatto. Oppure Gipsy.

"Ma dove diavolo si è cacciato?" mi chiesi, tra me e me, girando su me stessa per avere una visione di tutto il parco.

"Stai testando un nuovo metodo di preghiera? - chiese una voce famigliare, facendomi sussultare per lo spavento - Ho visto un film dove pregavano in un modo simile."

Osservai il ragazzo biondo davanti a me, che con il suo solito sorriso divertito mi osservava, con occhi più azzurri dell'azzurro stesso.

"Ciao." dissi, sentendo un brivido percorrermi tutta la schiena. Probabilmente per il freddo, come mio solito mi ero vestita troppo leggera.

Niall mi sorrise, facendo un passo avanti. Dietro di lui stava Phil, che scodinzolante lo seguiva saltellando e cercando di mordergli la manica della giacca. Faceva sempre così quando voleva giocare. Evidentemente Niall gli stava simpatico.

"Tutto okay?"mi chiese, spettinandosi i capelli.

"Più o meno - risposi, abbassando lo sguardo - Mia… mia madre è andata a stare in hotel. Mi… mi devo solo abituare."

"Oh bene…"

"Io… - cominciai, trovandomi totalmente in imbarazzo. Non sapevo come mai mi sentivo in quel modo, dov'era finita la Holly spavalda che riusciva ad affrontare quell'irlandese senza farsi tutti questi problemi? - Io volevo ringraziarti ancora, per quello che hai fatto per me…"

Niall scoppiò a ridere, come suo solito. Solo che questa volta la sua risata non mi diede fastidio, anzi, mi fece sorridere.

"Non devi ringraziarmi, davvero - disse lui, avvicinandosi ancora di un passo - Lo sai che ci tengo a te, non voglio vederti triste."

Quelle parole arrivarono nel mio petto come una freccia, dritta nel centro del cuore. Ma non in modo doloroso. Mi sentivo come se la mia armatura fosse stata spazzata via, distrutta e fossi spoglia di tutte le protezioni, davanti al nemico. Ma avevo la certezza che quel nemico avrebbe avuto pietà di me, mi avrebbe salvato la vita.

"G-grazie."

Niall rise di nuovo. "È divertente vederti imbarazzata - disse tra le risa - Era un lato di te che pensavo non avrei mai visto."

"Non sono imbarazzata, Irlanda! - sbottai, arricciandomi una ciocca di capelli  intorno al dito, nervosamente - Cosa vai a pensare?"

"Sarà solo una mia impressione."

"Sì, è solo una tua impressione. Non vedo perché dovrei essere imbarazzata, soprattutto con te!" continuai in un sussurro, spostando lo sguardo dai suoi occhi azzurri, che cominciavano a mettermi in soggezione. 

"Forse perché ti piaccio?"

Spalancai gli occhi, tornando subito a fissarlo.

"Ti sbagli."

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