diciannove

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Gipsy

In the silence of your room

In the darkness of your dreams

When your pride is on the floor

I'll make you beg for more

Stay with me

{Stay- Shakespear's  Sister}

"Potremmo chiamarla Maryam, se fosse una femmina!"

Sussultai, quasi cadendo dal letto. Mi voltai, osservando la figura di Zayn sulla porta della mia stanza, che mi guardava con gli occhi spalancati, il fiatone e i capelli spettinati.

"È carino, no?"continuò, chiudendosi la porta alle spalle quando Arielle salì le scale. Deglutii.

"Chi ti ha fatto entrare?"

"Marion - mi rispose lui - cioè, prima Arielle ma mi ha sbattuto la porta in faccia. Sono stato un'ora fuori…"

"Cosa ci fai qui?" lo interruppi, stringendomi nella felpa di Louis che indossavo per stare in casa. Lui abbassò lo sguardo, grattandosi il collo nervosamente.

"Ho avuto modo di pensarci - sussurrò, tanto piano che quasi non lo udii - Su… su…"

"Sul fatto che sono incinta?" lo aiutai io con tono serio, lui annuì, senza smettere di guardare le sue scarpe.

"Dimmi pure, sono tutta orecchi - continuai, visto che lui non parlava - Cosa ti ha fatto capire il tuo unico neurone ormai consumato?"

"Che ho sbagliato - disse, alzando lo sguardo di colpo e avvicinandosi, fermandosi a pochi passi da me - Che sono stato un idiota, un totale bastardo e che… voglio aiutarti."

"Non ho più bisogno del tuo aiuto. Non mi serve l'aiuto di una persona a cui non importa nulla, se non di se stesso!" dissi, passandomi una mano tra i capelli cercando di mantenere la calma. Ero arrabbiata e avrei voluto picchiarlo, ma non potevo. Dovevo solo starlo a sentirle, evidentemente.

"Non puoi fare tutto da sola!" disse lui piccato.

"C'é Louis!" gli ricordai. Sì, Louis ci sarebbe stato sempre per me, nemmeno fosse colpa sua il casino in cui ero andata a finire. Ma se avevo bisogno di un sostegno, quello era Louis. Non Zayn.

"Louis non c'entra niente! - quasi strillò lui - Non m'importa se tu lo ami e lui ama te, sono io il padre del bambino, lui non c'entra!"

Sbarrai gli occhi, sentendo le gambe farsi stranamente molli.

"Io non amo Louis!"

"Non stiamo parlando del vostro problema di coppia! - disse Zayn, afferrandomi per un braccio e scuotendomi, senza però farmi male - Stiamo parlando del nostro bambino, Gipsy. E ho capito che ho sbagliato a lavarmene le mani, perché è stata anche colpa mia se sei finita in questo casino e non è giusto lasciarti sola. Ho combinato un sacco di casini e… e voglio cercare di mettere tutto a posto!"

"Una persona migliore?"sospirai, osservando il suo volto contratto. Zayn annuì.

"Una persona migliore. Avevo paura - continuò - Avevo paura di quello che sarebbe successo, ma credo che tu abbia molta più paura di me e… ti starò a fianco, per quanto mi sia possibile. Ti aiuterò per quanto posso! Te lo giuro, Gipsy! Mi dispiace da morire!"

Gli presi una mano, cercando di calmarlo e gli sorrisi incerta. Dovevo fidarmi? Cosa mi diceva che non se ne sarebbe andato di nuovo? Che cosa davvero gli aveva fatto cambiare idea? Sarebbe riuscito davvero ad aiutarmi? Io speravo di sì, perché per quanto io non lo amassi, gli volevo bene. Era stato più di un amico, nonostante non fosse l'amore della mia esistenza, ma avevo bisogno di lui, anche del suo di supporto.

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