ventiquattro

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Mousey

Even if I leave you now

And it breaks my heart

Even if I'm not around

I won't give in

I can't give up

On this love

{This Love- The Veronicas}

Bussai alla porta di casa Payne, sistemandomi la coda di cavallo.

Dovetti aspettare qualche istante, prima che Charlie venisse ad aprirmi. Abbassai lo sguardo sul suo volto angelico e gli sorrisi. Sorriso che lui ricambiò allegramente.

"Liam è di sopra con Lily - mi disse - Lo vado a chiamare."

M'irrigidii, perdendo il sorriso non appena Charlie si fu girato. Ovviamente Liam era con Lily, figurarsi se perdeva quel poco tempo prezioso da passare con la sua bellissima e simpaticissima migliore amica, per venire ad aprire alla sua ragazza sfigata che lo stava aspettando per uscire.

Tamburellai il piede a terra, infastidita. Se non fossi stata in un luogo dove chiunque avrebbe potuto vedermi, mi sarei messa a strillare per il nervoso. Per fortuna che mi era rimasto un minimo di contegno.

Liam scese lentamente le scale, infilandosi la giacca e sistemandosi la sciarpa intorno al collo. Mi baciò, facendomi dimenticare per un attimo tutto quello a cui stavo pensando, ma appena notai Lily in cima alle scale, coperta da un asciugamano striminzito che ci guardava sorridente, tutti i miei pensieri di odio e rabbia si ingigantirono. Faceva freddo, che diavolo faceva in giro mezza nuda per la casa del mio ragazzo?

"Ti aspettiamo?"chiese Liam, facendomi voltare lo sguardo scocciata verso di lui. Certo, come di consueto si doveva portare dietro la scorta…

"No, andate. Ci metterò un po' - disse Lily incerta, forse notando il mio sguardo di disapprovazione - Vi raggiungo dopo, al massimo."

Liam annuì, stringendomi una mano e voltandosi, scendendo le scale velocemente.

"Devi per forza portartela a passeggio ogni volta che usciamo?" gli chiesi schietta, mentre passeggiavamo per la via. Lui si voltò, guardandomi con sguardo confuso.

"Mousey…" mi disse, come se fossi una bambina che aveva detto una parolaccia.

"Non sto scherzando - lo interruppi prima che potesse aggiungere altro - È come un cagnolino. E anzi, preferirei che fosse un cane, almeno l'unica cosa che farebbe è abbaiare, scodinzolare e andare a riprendere il bastone!"

"Non vedo perché tu debba essere così cattiva, non ti ha fatto niente!"

"Se ne va in giro mezza nuda per casa tua, ecco cosa mi ha fatto!" quasi strillai, lasciando la sua mano e aumentando il passo. Lui mi seguì. Non potevo vederlo, ma sapevo che aveva alzato gli occhi al cielo e stava sorridendo. Non capivo come mai trovasse buffo quando mi arrabbiavo. Io ero seria. Serissima.

"Non starai pensando che io sia interessato a lei! - mi disse, cercando di fermarmi, ma io continuai sempre più velocemente - È solo la…"

Mi voltai di scatto, posandogli una mano sul petto, prima che lui mi venisse addosso. 

"È la tua migliore amica, appunto - gli dissi in un sussurro - La tua migliore amica che se ne va in giro per casa tua con solo un asciugamano addosso, che è bella da morire, che ti conosce meglio di chiunque altro. Che ti conosce meglio di me. E il fatto che lei stia mettendo radici qui mi da fastidio. Mi da sui nervi, perché c'é sempre lei, costantemente. Mi sembra quasi che tu preferisca stare con lei che con me!"

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