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L'eccitazione sul volto di Vicky mentre mi pettina e mi trucca è quasi inquietante, mi ordina di non specchiarmi fino a quando non avrà concluso la sua 'opera d'arte', ed io prego solo di non sembrare un clown.
"Come mai tutta questa voglia di andare al ballo?", domando confusa, dato che neanche Nate verrà mi chiedo cosa la spinga ad essere così decisa ad andarci.
"Beh, quando Nate mi ha detto che lui e Jordan sarebbero andati fuori città per un 'lavoretto', ero depressa quasi quanto te, non avevo intenzione di andarci, ma poi Caleb mi ha telefonato e ho cambiato idea."
"Chi è Caleb?", chiedo sempre più confusa.
"Mio fratello! Te ne ho parlato qualche giorno fa, ricordi? Ha detto che sarebbe rientrato presto e si aspettava di vedere le foto del mio ballo, non ho avuto il coraggio di dirgli che non ci sarei andata perciò ho deciso di darmi una mossa e non deluderlo.", sembra plausibile e molto dolce da parte sua.
" E come mai vuoi che ci venga anche io? ", lei arrossisce leggermente.
" Beh, ecco, tu sei la sola amica che ho. Cioè, sei l'unica persona che tollero in quella scuola, perciò ho pensato di non lasciarti qui da sola.", sorrido perché stranamente la sua affermazione mi fa piacere.
" Grazie.", dico d'impulso.
"Figurati.", mi rivolge un sorriso dolce.
Continua a maneggiare piastre ed elastici per altri dieci minuti prima di fermarsi e sorridere orgogliosa.
"Ho finito! Adesso puoi guardarti.", quando mi guardo allo specchio mi sembra di vedere un'altra Hayden. Gli occhi verdi sono messi in risalto da alcune sfumature di ombretto marrone sulle palpebre, l'eyeliner è perfetto in modo quasi maniacale, il rossetto marrone matt mette in risalto le labbra carnose, i capelli scendono in delle onde morbide e due ciocche di capelli che partono dalle tempie formano due trecce a spina di pesce che si incrociano sulla parte posteriore della nuca. Sono esterefatta e bellissima.
"Adesso vestito e tacchi!", ordina visibilmente fiera di se stessa.
L'abito mi sta un'incanto nonostante senta una stretta allo stomaco mentre ripenso a quando l'ho comprato.
"Tieni.", dice Vicky porgendomi una piccola scatola nera.
"Che cos'è?", domando confusa prendendo la scatola.
"Beh, Jordan mi ha detto che oggi è il tuo compleanno perciò io e Nate ti abbiamo fatto un regalo."
"Wow, non me lo aspettavo. Grazie mille, e ringrazia anche Nate.", apro la scatola e dentro ci trovo un bracciale in argento con un cuore in argento grande quanto una noce.
"Apri il cuore.", ordina, obbedisco e dentro al cuore c'è una piccola foto di me e Jordan che ci guardiamo intensamente. La guardo con gli occhi colmi di lacrime, non ricordo nemmeno quando ce l'abbiamo scattata ma è davvero perfetta.
"Non piangere, rovinerai il mio capolavoro.", il suo tono è dolce nonostante cerchi di sembrare decisa e severa.
Le getto le braccia al collo ringraziandola.
"Buon compleanno, Hayden.", risponde stringendomi tra le braccia sottili.
"Andiamo adesso.", annuisco legandomi il bracciale sul polso prima di scendere giù.

"Sei bellissima, tesoro.", dice mia madre commuovendosi.
"Grazie, mamma.", rispondo abbracciandola.
"Lo siete entrambe.", annuncia abbracciando anche Vicky, quest'ultima sembra visibilmente imbarazzata ma ricambia la stretta con gentilezza.
"Vi scatto una foto."
"No, mamma, non serve."
"Si, invece!" rispondono entrambe in coro. Alzo gli occhi al cielo e mi arrendo. Ci mettiamo vicine e sorridiamo all'obiettivo, mia madre ce ne scatta un'infinità prima di lasciarci andare via. La BMW di Vicky è parcheggiata nel vialetto, è molto elegante e si addice perfettamente a Vicky.
"Andiamo a far girare un po di teste.", annuncia prima di mettere in moto.

La palestra della scuola è colma di gente, le luci stroboscopiche mettono in risalto le persone che ballano al centro della pista, sono già pentita di essere venuta.
"Andiamo a prendere da bere?", urla Vicky cercando di sovrastare la musica.
"Si!", annuisco vigorosamente. Lei versa due bicchieri di pounch e dall'odore si capisce subito che qualcuno l'ha corretto con dell'alcool.
Qualcuno mi prende per una spalla e rischio di rovesciarmi il pounch addosso dallo spavento. Quando mi giro trovo gli occhi color cioccolato di Kyle che mi guardano come si guarda una bistecca al sangue.
È visibilmente ubriaco, i capelli spettinati, gli occhi rossi, la camicia sbottonata e l'alito che puzza di alcool. Si avvicina al mio orecchio reggendosi con una mano sulla mia spalla.
"Sei bellissima, andiamo a farci un giro?", il sorriso dolce ha lasciato il posto ad un ghigno malefico, non sembra la stessa persona che ho conosciuto un mese fa.
"No, grazie.", mi divincolo dalla sua presa e afferro Vicky per un braccio andando verso l'altro lato della palestra.
Dopo aver scolato il pounch decidiamo di scendere in pista a scatenarci, ma non appena mettiamo piede al centro inizia un lento, scoppiamo a ridere e torniamo a sederci ad un tavolo. Guardando tutte le coppie avvinghiate come cozze sento lo stomaco rigirarsi.
"Vado a prendere un po d'aria!", lei annuisce ed io esco fuori prima di vomitare sul pavimento.
Passeggio sul campo di football, guardo gli spalti e mi sento girare la testa al ricordo di quello che è successo qualche giorno fa. Sento dei passi dietro di me e il sangue mi si gela nelle vene, mi volto lentamente e lui è dietro di me.

Despite the blood Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora