Epilogo
Jordan
Come cazzo è potuto succedere? Come ho fatto a commettere un errore simile? Dove cazzo sarà adesso? Ha il telefono staccato, perciò non riesco a rintracciarla. Ma anche se la trovassi, lei non vorrebbe comunque vedermi. Porca puttana, cosa cazzo faccio adesso?
"Vaffanculo!", grido tirando un pugno contro la parete, il cartongesso si frantuma lasciando un buco enorme.
"Jordi, calmati. La troveremo.", dice Nate posandomi una mano sulla spalla.
"Non dirmi di calmarmi, porca puttana! Lei adesso sa tutto! A quest'ora potrebbe essere in un altro stato! Non vorrà neppure vedermi! E se la trovasse qualcun'altro e facesse quello che dovevo fare io?! ", cazzo, cazzo, cazzo! Dove cazzo sei, Hayden?! Doveva andare tutto liscio, scoprire se era lei quella che cercavamo, dirlo a mio zio e poi ci avrebbe pensato lui. Ma quella piccola, sfacciata, arrogante mi è entrata sotto la pelle, è diventata parte di me. Mi torna in mente la sera in cui mi sono sbronzato per dimenticarla, la odiavo con ogni cellula del mio corpo, ho vagato per ore per strada a piedi, gridando quanto la odiassi, quanto mi avesse rovinato la vita, la odiavo cazzo. E quando, poco prima dell'alba, mi sono ritrovato davanti a casa sua con la ventesima bottiglia di birra in mano non ci ho più visto. Ho suonato e lei è venuta ad aprire, le volevo gridare in faccia quanto la odiassi, quanto la mia vita fosse una merda per colpa sua e della sua famiglia, ma porca puttana quando ho visto i suoi occhi verdi illuminarsi come fanno ogni volta che mi guardano, mi è uscito fuori quel maledetto ti amo. E adesso l'ho persa, e se telefonasse alla polizia? Non lo farebbe mai, lo so che mi ama, ma ne vade la sua sicurezza e quella della madre. Ma lei lo sa che non le farei mai del male, ho avuto centinaia di occasioni per ucciderla, ma invece di vendicare la mia famiglia, ho continuato a proteggiarla da tutti, e lo farei ancora. Ucciderei chiunque provasse a sfiorarla.
Cammino su e giù per casa, ho spaccato quasi tutto ciò che è distruttibile, ma non è bastato a calmarmi. Dove cazzo potrebbe essere? Da sua madre? Dovrei provare a cercarla lì.
"Hey, piccola. Non è un buon momento.", Nate parla al telefono e vorrei solo che stesse zitto.
"Cosa? Quando?", dal suo tono allarmato capisco che qualcosa non va.
"Si, arriviamo. Tre minuti siamo lì."
"Che cazzo succede, adesso?", domando passandomi le mani tra i capelli.
"Hayden è da Victoria.", sento il cuore balzarmi fuori dal petto, prendo le chiavi e in pochi istanti siamo già per strada.
Sto andando a settanta chilometri orari sopra il limite prescritto, ma non me ne sbatte un cazzo in questo momento.
Accosto la macchina nel modo più umano possibile e corro verso la piccola casa di Victoria, non busso nemmeno prima di entrare.
"Vic, che succede? Dov'è?", domando trovando Victoria da sola.
"Si è rinchiusa in bagno e non risponde da qualche minuto.", seguo Victoria lungo lo stretto corridoio fino ad una porta di legno.
"Hayden, apri. Sono Jordan.", busso ma niente. Faccio qualche passo indietro, tiro un calcio alla porta e quella si apre spezzandosi in due.
Quando guardo la scena davanti a me il sangue mi si gela nelle vene, le gambe iniziano a tremare e lo stomaco si contorce. Hayden è distesa per terra, con gli occhi chiusi e un flacone di medicine vuoto in mano.
"No.", sussurro mentre sento le gambe cedere.
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Despite the blood
Fiksi RemajaHayden è una ragazza diciassettenne con problemi di autocontrollo e gestione della rabbia. Tende a mettersi nei guai facilmente ed i continui spostamenti da una città all'altra, a causa del lavoro della madre, non aiutano a migliorare il suo atteggi...