Finiamo di mangiare in silenzio e quando mi alzo per aiutarlo a sparecchiare, nel prendere una posata ci sfioriamo le mani, ci siamo toccati altre volte ma questa volta è diverso: sento l'elettricità tra di noi, sento che potrei sciogliermi davanti a lui quando mi guarda con questa intensità, sento già quello che sta per succedere e non vedo l'ora. Jordan appoggia i piatti che ha tra le mani sul tavolo.
"Hayden.", sussurra avvicinandosi senza staccare gli occhi dai miei, infila una mano tra i miei capelli e l'altra mi stringe il fianco mentre io smetto di respirare. Mi attira verso di sé con forza e appoggia le labbra sulle mie, le schiudo automaticamente per lasciar entrare la sua lingua. Il sapore della sua bocca è buonissimo nonostante abbia appena finito di mangiare, è meglio di quello che mi ero immaginata e il mio cervello va completamente in tilt. Sento il fuoco che inizia a divampare dentro di me, brividi mi percorrono il corpo e il basso ventre si contrae. È come quando sei in discesa ad alta velocità sulle montagne russe. Iniziamo a muoverci in perfetta sincronia, infilo una mano tra i suoi capelli e li strattono leggermente, lui mugugna e scende con le mani dalla mia schiena fino alle cosce. Mi alza da terra ed io avvolgo le gambe attorno ai suoi fianchi, il mio corpo agisce da solo senza bisogno che io lo comandi. Continuiamo a baciarci sempre con più passione, siamo incastrati come pezzi di un puzzle e se ci avvicinassimo più di così potremmo fonderci in una persona sola. Lui toglie un braccio dalle mie gambe e lo passa sul tavolo, buttando a terra tutti i piatti che si frantumano in mille pezzi, ma in questo momento non me ne importa nulla. Mi appoggia sul tavolo e gli sfilo la maglietta. Il suo petto nudo è ancora meglio di quello che immaginassi, gli addominali sono ben visibili, non esageratamente scolpiti ma il giusto, ha parecchi tatuaggi sparsi per l'addome e qualcuno sulle spalle. I bicipiti sono forti ed estremamente sexy. "Dio, queste labbra.", dice iniziando a mordermi il labbro inferiore, scende sul collo mentre con le mani mi stringe i fianchi sotto la canottiera.
"Sei. Così. Sexy.", dice tra un bacio e l'altro. Tiro la testa indietro aspettando che mi baci il collo ma lui mi riprende in braccio con aggressività e si incammina verso quella che credo sia camera sua, durante il lungo corridoio continua a sbattermi da una parete all'altra senza mai staccare le labbra dalle mie mentre io gli graffio la schiena con le unghie.
Lo so che dovrei fermarlo, ma mi sento bruciare dentro per quest'uomo.
Mi appoggia sopra al letto e si stende sopra di me, con i fianchi tra le mie gambe. Mi toglie la canottiera lasciandomi in reggiseno, mi guarda negli occhi e scende con lo sguardo fino al bottone dei miei jeans. I suoi occhi sono pieni di desiderio e io vorrei solo soddisfarla. Lo tiro per i capelli obbligandolo a baciarmi, lui sogghigna mentre gli mordo il labbro con un po' troppa forza, ma non sembra dargli fastidio.
"Jordan.. Ti prego..", non saprei dire se lo sto pregando di smetterla oppure di continuare. Le medagliette da militare che pendono dal suo collo toccano la mia pelle nuda dandomi un brivido, sono un vulcano di emozioni, e in questo momento sono completamente sua.
Lui inizia a muovere i fianchi e io alzo i miei per andargli incontro. Penso che potrei svenire.
Ma lui si ferma, ormai le sue pupille sono talmente dilatate che del blu dei suoi occhi è rimasto solo un cerchio sottile, praticamente invisibile.
"Se non vuoi andare oltre devi dirlo adesso, perché poi non avrò più la forza di volontà necessaria per fermarmi.", dice ansimando. Lo so che ha ragione, se andassimo avanti nemmeno io riuscirei a fermarmi, a dirla tutta non sarei riuscita a fermarmi neanche adesso.
"Ok.", dico imbarazzata perché lui ha avuto più autocontrollo di me. Provo ad alzarmi, ma lui mi trattiene.
"Ho detto che possiamo fermarci, ma non c'è bisogno che te ne vai.", prende posto accanto a me e vedo un rigonfiamento nei suoi jeans. Distolgo lo sguardo mentre lui si allunga sul letto per prendere il telecomando.
"Netflix?", domanda. Acconsento mentre lui sceglie un film horror. Perfetto, io odio gli horror. Sono ancora sconvolta da tanta passione, si ho baciato altri due ragazzi, Mike per uno stupido gioco della bottiglia mentre Justin mi piaceva davvero, nonostante quello che si è rivelato alla fine. Scaccio il pensiero per non perdere il calore che mi ha lasciato dentro il bacio con Jordan. Non ho mai provato nulla di simile prima d'ora e questo mi spaventa perché non voglio legarmi a nessuno, ma ci penserò domani, stasera voglio solo godermi la serata.
Tento di non dare nell'occhio mentre gli scivolo accanto piano piano, ma la missione non si conclude con successo.
"Non riesci proprio a starmi lontana, eh?", dice strafottente.
"No, è che non mi piacciono gli horror.", ribatto indispettita perché so che in parte ha ragione.
"Ah. Quindi non hai paura di fare a pugni con uno che è il doppio di te ma hai paura di un film sui fantasmi?", chiede ancora più strafottente.
"Se quello al pub fosse stato un fantasma ti avrei abbandonato senza voltarmi più indietro."
"Wow, bel modo di ringraziare chi ti ha salvata dai maniaci due volte in due giorni.", ribatte.
"Primo: nessuno ti ha chiesto di intervenire.
Secondo: io ti ho salvato da una bottiglia in testa quindi penso siamo pari.
Terzo: vuoi vedere questo stupido film o vuoi continuare a prendermi in giro?", domando allontanandomi da lui e incrociando le braccia al petto.
"Mm.. Ho in mente un altro paio di cosette che potremmo fare.", il mio cuore rischia di saltare fuori dal petto.
"C..cosa?", balbetto. Lui mostra quel maledetto sorriso sghembo e io gli salterei di nuovo addosso, ma faccio appello a quel briciolo di dignità che mi è ancora rimasto e resto inchiodata dove sono.
"Dai, fifona, vieni qui.", dice. Poi notando il mio sguardo dubbioso aggiunge:" guardiamo il film e basta.", mi attira a se facendomi appoggiare la testa sul suo petto e avvolgendomi con il suo braccio. Il film è terribile perciò decido di focalizzarmi su altro. Guardo il petto nudo di Jordan e inizio ad analizzare i suoi tatuaggi. Sul pettorale sinistro c'è un leone che ruggisce, somiglia molto a quello che ho io tra le scapole, solo che il suo è leggermente più piccolo e il mio non ruggisce. Mi fa sorridere l'idea che abbiamo qualcosa in comune. Guardo più in giù, poco sopra all'elastico dei boxer, ci sono tre uccellini neri. Uno appollaiato su di un tronco mentre gli altri due stanno volando via. Sulla spalla dall'altra parte a quella su cui sono appoggiata io ci sono dei numeri romani. Sulle costole c'è una frase tatuata che mi colpisce molto: "non prego per una vita facile, prego di avere la forza per affrontarla.".
Lo guardo in faccia, lui guarda il film, e inizio ad analizzare anche il suo viso perfetto. Ha piccole cicatrici quasi invisibili: una sul sopracciglio, una sotto l'occhio, una tra il labbro superiore ed il naso e una sotto il mento. Vorrei sapere chi gliele ha procurate e perché.
Lui si accorge che lo sto guardando. Mi aspetto una battuta di cattivo gusto ma lui si limita a sorridere e a darmi un lieve bacio sulle labbra, poi torna a guardare il film. Mi sento in paradiso, come se avessi trovato il mio posto nel mondo.
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Despite the blood
Novela JuvenilHayden è una ragazza diciassettenne con problemi di autocontrollo e gestione della rabbia. Tende a mettersi nei guai facilmente ed i continui spostamenti da una città all'altra, a causa del lavoro della madre, non aiutano a migliorare il suo atteggi...