I due inziano a muoversi in cerchio studiandosi a vicenda, come due tigri prima di uno scontro. Spike è fisicamente più grosso di Jordan, ma il fuoco che Jordan ha negli occhi intimorisce più dei muscoli del bastardo.
"È davvero una bella puttanella.", lo provoca Spike.
"E tu, invece, hai lasciato la minigonna dall'ultimo cliente?" , ribatte Jordan con il sorriso strafottente che amo. Spike si lancia addosso a Jordan, cerca di assestargli un pugno, ma i riflessi di Jordan sono ottimi e lo evita senza difficoltà. Spike ritorna all'attacco, un pugno colpisce Jordan in pieno volto facendolo sputare sangue. Il bastardo se la cava bene, ho visto Jordan battersi contro tre contemporaneamente ma questo Spike sembra avere alle spalle un allenamento simile a quello di Jordan, e temo che lo metterà in seria difficoltà. Faccio un passo verso di loro quando il famigliare velo rosso mi si para davanti agli occhi. Mi viene istintivo proteggere Jordan come lui, di solito, protegge me, ma Nate mi trattiene per un braccio.
"Non questa volta, Hayden. Andrà tutto bene, non preoccuparti.", sussurra, ma sembra che stia cercando di convincere più se stesso che me.
Faccio appello a tutto il mio autocontrollo per restare ferma dove sono e tornare a guardare la rissa, Jordan incrocia il mio sguardo mentre le lacrime iniziano a rigarmi le guance quando noto il sangue sulle sue labbra e sul suo petto.
Ricominciano a girare in tondo.
"La scoperò come tu non sarai mai in grado di fare.", continua Spike. Questa volta Jordan passa all'attacco senza rispondere, finge di tirargli un pugno e Spike si copre il viso, ma Jordan gli assesta un calcio sulle costole per poi prendergli la testa e sbatterla sul suo ginocchio. Il rumore del naso di Spike che si rompe mi arriva fin dentro le ossa, ma Jordan non si ferma qui. Lo carica come un toro alzandolo di peso per poi buttarlo sopra al cofano di una macchina, inizia a riempirlo di pugni e sembra aver completamente perso il controllo.
"Jordan!", urlo, ma lui continua imperterrito.
"Jordan, basta! Così lo uccidi!", grido, Nate corre a fermarlo. Mentre viene trascinato via, guarda Spike, il quale ha il viso deformato e temo che neppure sua madre sarebbe in grado di riconoscerlo, ma il viscido è ancora sveglio e ride mostrando i denti coperti di sangue.
"A quanto pare, ho trovato il tuo punto debole.", sghignazza Spike.
"Ti ammazzo! Non ti devi avvicinare a lei!", grida Jordan provando a liberarsi dalla presa di Nate per tornare da lui.
Poso una mano sulla sua spalla, lui si volta di scatto e quando incrocia i miei occhi l'odio svanisce dal suo viso.
"Lasciami andare, Nate. Sto bene.", ordina senza staccare gli occhi dai miei.
"Non finisce qui, Kent.", minaccia Spike mentre si rialza dal cofano strisciando e sputando un mix di sangue e saliva.
"Io credo di sì.", risponde Jordan, stringendomi tra le braccia.
"Va tutto bene, piccola, non piangere. Mi dispiace, non volevo spaventarti.", sussurra. Non mi ero accorta di essere ancora in lacrime.
"Non mi hai spaventata, avevo paura per te.", lui sorride mentre mi asciuga le lacrime.
"Non preoccuparti per me, sto benissimo.", dice rimettendosi la felpa.
"Nate! Andiamo!", grida prima di tornare verso l'auto. Aspettiamo che Nate prenda le chiavi da Spike e salga sulla moto prima di partire ed andarcene tutti insieme.
"Scusa.", dice quando siamo per strada.
"Per cosa?"
"Non volevo che mi vedessi in queste condizioni."
"Non preoccuparti, andiamo a casa adesso. È stata una lunga giornata.", è l'una passata e vorrei solo andare a dormire. Con Jordan, ogni giorno sembra un anno, oggi sono passata dall'essere infuriata per ieri sera, al dolore della caviglia slogata, alla gioia quando siamo andati al mare, alla sorpresa quando mi ha chiesto di andare al ballo con lui, al piacere quando eravamo in camera sua, al divertimento quando eravamo sotto la doccia, alla paura durante la rissa e adesso allo sfinimento. Mi immaginavo la nostra prima notte insieme in un modo completamente diverso, non mi aspettavo che prendesse questa piega, ma non mi lamento. Preferisco altri cento giorni così, piuttosto che uno solo separata da lui a piangere in camera mia.Jordan va a lavarsi via il sangue mentre io mi rimetto la sua maglietta e mi stendo sul suo letto, poco dopo lui mi raggiunge. Appoggio una gamba sulle sue, un braccio sul suo addome e la testa sul suo petto, lui mi avvolge con un braccio e inizia ad accarezzarmi i capelli. Mi bacia sulla forte e io sprofondo nell'oscurità.
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Despite the blood
Fiksi RemajaHayden è una ragazza diciassettenne con problemi di autocontrollo e gestione della rabbia. Tende a mettersi nei guai facilmente ed i continui spostamenti da una città all'altra, a causa del lavoro della madre, non aiutano a migliorare il suo atteggi...