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"Vuoi... un po' di compagnia? D'altronde me lo devi per avermi fatto saltare scuola" dice, alzando un sopracciglio.

"Non eri tu quello che lo aveva proposto?" Chiedo ironica.

"Sai com'è, avevo verifica di filosofia" dice, alzando le spalle e sorridendo leggermente.

"Va bene, andiamo" dico, uscendo dalla macchina e insieme ci dirigiamo verso la porta, e tiro fuori le chiavi, aprendola ed entrando nella silenziosa e vuota casa.

Appoggiamo gli zaini e le giacche e poi ci dirigiamo nella cucina, sedendoci uno di fronte all'altro nella piccola isola al centro.

Di nuovo si crea un silenzio profondo tra noi due, ma quasi non mi disturba più, ormai ci sono abituata.

"Mi spiace per quello che ti ha detto Kj, è solo un coglione" cerca di rassicurarmi con il suo solito tono di voce caldo.

"Beh, non ha tutti i torti..." gli faccio notare io, infatti non ho mai nemmeno avuto un ragazzo...

"Beh comunque non ha il diritto di dirti quelle cose, non è una colpa decidere se darla o meno"

Lo guardo stranita. Veramente stiamo avendo questa conversazione? Lui che è riconosciuto come il ragazzo con cui è andato a letto con tutte le ragazze della scuola.

"Beh, cosa vuoi fare? È la tua prima volta che salti scuola" dice, battendo una mano sull'isola.

"In realtà sono abbastanza stanca" ammetto, appoggiando la testa sulla mia mano e sbadigliando.

Mi lancia un'occhiata contrariata, ma poi fortunatamente capisce la situazione, e allora si alza dallo sgabello.

"Sei una di quelle che recupera le ore di sonno, astuta" scherza ridendo, contagiando anche me.

Insieme ci dirigiamo verso la mia camera, e mentre io mi siedo sul letto, Cole chiude le tende.

Mi fa strano essere insieme nella stessa stanza, soprattutto sapendo che io sto per dormire e probabilmente Cole resterà a casa mia, dato che non può tornare a casa sua.

Mi sdraio nel letto, mettendomi sotto le coperte, mentre Cole si siede di fianco a me, e con un gesto mi copre bene, fino a sotto il mento, sorridendomi nel vedermi piccola sotto questo enorme piumone.

"Grazie" sussurro.

"Per cosa?" Chiede, utilizzando lo stesso tono di voce.

"Per esserti interessato a me, non tutti lo avrebbero fatto"

"Non devi ringraziarmi" poggia una mano sulla mia guancia, che mi accarezza dolcemente con il pollice.

Gli sorrido riconoscente e poco dopo vedo che anche lui sbadiglia.
Mi faccio da parte, lasciando lo spazio di fianco a me.

Mi guarda perplesso, forse non è sicuro di fare quello che gli sto proponendo.

"Non dirmi che non hai mai dormito con una ragazza" lo prendo in giro.

A quel punto sorride furbamente e si alza dal letto, ristendendosi poi vicino a me.

"È diverso, non ho mai solo dormito con una ragazza"

"C'è sempre una prima volta"

Mi piace metterlo in difficoltà, ma velocemente la situazione si ribalta, infatti allunga un braccio dietro alla mia testa, facendomi appoggiare su di esso, e sento i nostri corpi essere strettamente a contatto.

SPROUSEHART || amore proibito Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora