SPROUSEHART || amore proibito

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Suono il campanello di fianco alla porta di ingresso, aspettando che qualcuno mi venga ad aprire.

È strano pensare che io sia qui per prendere ripetizioni da Cole, e non per semplicemente vedermi con Cami o aspettarla prepararsi prima di andare a fare un giro per la città.

La porta finalmente si apre, rivelando davanti a me una figura che mi fa sobbalzare sul posto:

Cole, con una mano ancora appoggiato alla porta, mi guarda confuso, e io non posso fare a meno che notare che sia senza maglietta, e sotto indossi semplicemente dei pantaloncini da football neri.

Rimango qualche secondo a fissarlo, soffermandomi sulle sue imponenti spalle e sul petto, seguito poi da alcuni addominali ben scolpiti.

"Dimenticavo fossi una che arriva sempre in anticipo" interrompe i miei pensieri, e subito scuoto la testa, riprendendomi dallo stato di trans in cui ero e, inevitabilmente, divento tutta rossa, sforzandomi mentalmente di guardarlo solo negli occhi.

Si fa da parte, così da darmi lo spazio per entrare in casa, e per fortuna vedo Cami nel salotto che mi saluta sorridente.

"Ehi Lili, come va?" Mi chiede la ragazza.

"Bene, ti ho portato il mio quaderno di filosofia, così ti copi gli appunti" rispondo, tirando fuori dalla mia borsa il quaderno perfettamente curato e ben tenuto.

"Oddio, grazie mille, non so cosa farei senza di te" dice, afferrando il quaderno e sorridendomi riconoscente.

"Andiamo?" Ci interrompe Cole, già sulla soglia delle scale.

"Ehm... si" rispondo, ancora con tono imbarazzato. Ma come posso esserlo? D'altronde mi conosce da quando sono nata, dovrei sentirmi rilassata o almeno normale a stare vicino a lui, ma il solo pensiero che saremo in una stanza da soli, mi mette agitazione.

"Buono studio" ci augura Cami, facendomi un occhiolino quando è certa che Cole non ci veda.

Le lancio un'occhiata di fuoco, seguendo Cole per le scale, probabilmente diretti nella sua stanza.

Infatti si ferma proprio davanti ad essa, afferrando la maniglia ed entrando al suo interno.

Rimango qualche secondo sulla soglia, guardandomi intorno. Non ero mai entrata qua dentro, è sempre stata una zona off limits, addirittura per i suoi genitori.

Afferra una sedia e la posiziona di fianco a quella già presente sotto la scrivania.

Mi dirigo verso il tavolo, sedendomi e tirando fuori tutto il necessario: libro, quaderno, astuccio e calcolatrice, mentre anche Cole prende posto, appoggiando un gomito sul tavolo, aspettando io finisca di sistemarmi.

"Ok, quali argomenti hai fatto l'anno scorso?" Mi chiede, un po' con tono già annoiato. So che lo fa solo per i crediti, sicuramente nemmeno a lui piace la situazione in cui si trova.

Magari si aspettava di poter fare da tutor a una ragazza bella e popolare in difficoltà con le materie scientifiche, e invece si è ritrovato a farlo alla amica di sua sorella.

"Non... potresti metterti una maglia prima?" Le parole mi escono naturali dalla bocca, che poi mi tappo mentalmente realizzando ciò che ho detto.

Alza l'angolo della bocca in un mezzo sorriso dopo aver sentito le mie parole, guardandomi con occhi furbi.
"Che c'è? Ti distraggo se sto senza maglietta?" Chiede, chiaramente prendendomi in giro.

"N-no, no!" Rispondo prontamente, spalancando gli occhi alla sua affermazione "solo che penso sia meglio, dato che dobbiamo studiare" cerco di giustificare il mio comportamento.