Il Torneo Tremaghi

Capitolo 3

Negli ultimi tempi, non c'era momento in cui la Sala Grande non fosse affollata e chiassosa: gli studenti delle tre scuole si recavano lì di continuo per non perdersi nessuna iscrizione al Torneo. Le ragazze chiacchieravano per essere al corrente di ogni pettegolezzo possibile a proposito dei candidati, mentre i ragazzi passavano il tempo per la maggior parte a lamentarsi di non avere l'età giusta per partecipare. Quando però entrava qualcuno con un piccolo pezzo di pergamena in mano, calava il silenzio più totale, e solo quando il nome dello studente era già bruciato dalle fiamme del Calice, tutti applaudivano sonoramente e riprendevano a parlare. Il grande giorno era finalmente arrivato anche per Amanda, che stava per fare il suo ingresso nella Sala seguita dagli amici.
"Amanda, ti prego, sei sicura di volerlo fare?" chiese Astoria, tremando e ansimando quasi fosse lei quella a doversi iscrivere.
"Per l'ultima volta, lo sono" sentenziò.
Dopodiché si avviò verso il Calice con passo sicuro, sotto gli occhi di tutti. Oltrepassò la linea dell'età e alzò la mano destra. Per un attimo parve esitare, ma fu talmente breve che i presenti si convinsero di averlo solo immaginato. Lasciò scivolare il bigliettino dalle dita, che scomparve tra le fiamme blu, poi si girò e andò a sedersi accompagnata dagli applausi.
"Rendici onore, Amanda!" gridarono alcuni ragazzini, e tutti gli studenti di Hogwarts si unirono nel fare il tifo per lei, quando a un tratto vennero interrotti da una voce molto familiare.
"Cosa succede? Pensate forse che sia l'unica studentessa della nostra scuola a iscriversi?" sbottò James fingendosi offeso, ma con un ghigno presente sul volto.
"Non hai l'età, non puoi farlo" replicò Albus credendo che si riferisse a lui stesso.
"Purtroppo è vero. Ma non è di me che stavo parlando"
"Davvero? Allora è un giorno degno di nota" commentò ironica Amanda, suscitando l'ilarità generale.
"Questo è un giorno degno di nota, poiché assisterete alla candidatura del futuro Campione Tremaghi" annunciò solennemente.
"E tu chi saresti, l'addetto alla sua campagna elettorale?" continuò lei, ma James questa volta la ignorò.
"Ecco a voi Fred Weasley!"
Il giovane dalla pelle chiara e i capelli rossi entrò con un largo sorriso stampato sul volto lentigginoso insieme ai suoi cugini Hugo, Lily, Rose e Dominique. James e gli altri Grifondoro presenti diedero inizio a una lunga ovazione.
"Spero vivamente per lui" disse Amanda quando la situazione si fu calmata "che lo faccia perché lo vuole davvero e perché ne è sicuro, e non perché lo hai costretto tu"
James fece per ribattere, ma fu Fred a parlare.
"Sì lo voglio e sì ne sono sicuro. Hai forse paura di non poter competere con me?"
"Non so se ti siano ben chiare le regole del Torneo, pettirosso" rispose lei acida "in ogni caso te le ricordo io: viene scelto un campione per scuola, capito? Quindi non sarà con te che dovrò competere"
"E nemmeno con gli altri, perché sarò io il Campione di Hogwarts"
Salì sopra la tavolata dei Grifondoro e con un balzo oltrepassò la linea che circondava il Calice, gettò il suo nome all'interno e poi rivolse un profondo inchino alla folla che lo acclamava.
"Paura, Lupin?" la punzecchiò James.
"Ti piacerebbe" fu la sua tagliente risposta.
Albus capì che la situazione si stava mettendo male, così si mise tra i due a braccia aperte.
"Ora basta, d'accordo? Ne riparleremo a fine mese"
"Certo... Quando il Calice confermerà la nostra superiorità" canticchiò lui, che non aveva intenzione di terminare lì la discussione.
"Nostra?" ripeté Amanda allibita "Smettila di voler essere sempre al centro dell'attenzione"
"Solo perché vorresti esserci tu?"
La ragazza spinse lievemente Albus e si avvicinò a lui minacciosa, ma anche Rose non voleva alcuno scontro, e prese il posto del cugino tra i due litiganti.
"Basta, vi state comportando da bambini! Potreste per fav..."
Tutti si zittirono improvvisamente e si voltarono verso l'ingresso: uno studente di Durmstrang, affiancato da due compagni, uno a destra e uno a sinistra, percorreva spedito la Sala. Era alto, possente e muscoloso, aveva corti capelli castani scuri quasi neri e l'espressione burbera, tanto seria da sembrare arrabbiata, lasciava trasparire comunque un certo fascino. Senza fermarsi nemmeno un istante, mise la sua pergamena nel Calice e se ne andò.
"Quello chi era?" domandò James, spezzando il silenzio che si era creato.
"Ivan Krum" rispose pronta Dominique "suo padre è Viktor, il cercatore, che è stato anche un Campione Tremaghi. Era certo che si sarebbe iscritto il figlio, desidera la vittoria che lui non ha avuto"
"E vogliamo ricordare chi trionfò quella volta?" riprese James, nuovamente con entusiasmo.
Amanda si alzò bruscamente dalla panca e uscì dalla Sala, seguita da Albus, Scorpius e Astoria che la chiamavano a gran voce.
In Sala Comune, la ragazza giaceva inerte sul divano, mentre Astoria le accarezzava la schiena.
"È James... Che ti aspettavi?" chiese Albus, stupito da quella reazione così esagerata.
"Non è solo per lui" biascicò lei "anche per Weasley e per quell'Ivan che è spuntato all'improvviso..."
"Certo che è proprio un figo..." si lasciò scappare Astoria, allentando in questo modo la tensione.
"Ehi, ti ricordo che sei fidanzata!" la rimproverò Scorpius.
Lei gli rivolse un tremendo sguardo gelido.
"Ci vediamo di sopra" disse all'amica, e salì in dormitorio.
"Che ho detto di male?" si lamentò lui.
"Le cose non vanno molto bene tra lei e Drake ultimamente..." sussurrò Amanda.
"Fantastico!" esultò Scorpius, facendo tornare per un attimo il sorriso sui volti di tutti.

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Ciao! Sono davvero passati secoli dallo scorso capitolo e mi dispiace tantissimo, spero che almeno valga la pena di attendere, e che la storia continui a piacervi ed invogliarvi. Prometto che il prossimo capitolo arriverà in molto meno tempo, ciò non vuol dire che arriverà presto ma... mai dire mai! Vi ringrazio per la vostra pazienza e comprensione, e ovviamente per la lettura. Fatemi pure sapere cosa ne pensate che mi fa davvero piacere❤️❤️
Alla prossima!