Quel pomeriggio il campo da Quidditch straripava di spettatori come non mai, ma essi non erano lì per una partita: mancavano pochi minuti all'inizio della Terza Prova, l'ultima del Torneo Tremaghi. Le scommesse tra gli studenti erano ormai alle stelle, poiché i tre Campioni avevano tutti lo stesso punteggio e la sfida era ancora apertissima. I genitori di Amanda, che avrebbero fatto qualunque cosa pur di non vederla gareggiare quel giorno, cercavano disperatamente di dissuaderla.
"Amanda, fa' attenzione" la pregava Remus "Se dovessi essere anche minimamente in difficoltà segnalalo subito, non mi interessa se verrai squalificata. Io ti voglio qui, anche da perdente, l'importante è che tu stia bene"
"Calmati, papà. Andrà tutto bene"
"Hai sentito ciò che ho detto?"
"Sì, e sono d'accordo quasi con tutto..."
"Non è uno scherzo, ti prego. Sono serio..."
"Anch'io. Ascolta" disse allora lei appoggiando una mano sulla sua spalla "rilassati. Non mi accadrà nulla, semplicemente non sono d'accordo con l'essere perdente. Io vincerò"
"Ma se questo dovesse costart..."
"Mamma!" esclamò Amanda esasperata "Gli puoi dire per favore di smetterla?"
"Mi dispiace, tesoro, ma tuo padre ha ragione" cominciò Ninfadora "Dopo quello che ti è successo, noi non vorremmo che tu partecipassi oggi..."
Ma la figlia la interruppe stizzita.
"Sapete che c'è? Ho cercato di tranquillizzarvi e di non essere dura con voi ma ora basta. L'unica cosa di cui ho bisogno ora è un incoraggiamento, non due persone che pensano che io non sia all'altezza e debba ritirarmi. Anch'io ho paura, ne ho tanta, ma se rinunciassi quello che mi è successo sarebbe stato invano e io non voglio che lo sia. Voglio che sia solo un punto da cui ripartire. E voi dovreste appoggiarmi"
Li lasciò soli nella tenda e ne andò a passo svelto, dove di preciso non lo sapeva nemmeno lei; si fermò vicino ad un albero e vi si appoggiò per reggersi in piedi: improvvisamente le girava la testa e le assaliva un profondo senso di nausea. Il solo pensiero di trovarsi di fronte a Ivan la terrorizzava e nemmeno l'essere circondati da migliaia di studenti e dai professori la rassicurava. Tutt'a un tratto udì una voce alle sue spalle e ciò la fece sussultare così tanto da cadere a terra.
"Finalmente ti ho trovata!" esclamò James "Ti stavamo cercando, Ivan e Damien sono già in sella alle scope"
Ma lei non si mosse, rimase seduta fissando il vuoto. James, preoccupato, le si avvicinò: le prese una mano e la aiutò a rialzarsi. Lei lo guardò affranta.
"Dammi un solo motivo per farmi tornare là dentro"
"Come sarebbe? Credevo che Albus ti avesse convinto..."
"Così eravate tutti d'accordo? Gli avete detto di parlarmi in quel modo per farmi cambiare idea?" chiese lei infuriandosi.
"No, assolutamente no... senti, non ho idea di quel che mio fratello ti abbia detto, mi ha solo confidato che vorrebbe vederti alzare la Coppa in faccia ad Ivan, sfoggiando il tuo sorriso più bello. Testuali parole"
"Voi non avete idea di quello che farà per impedirmelo"
"E nemmeno tu, nessuno ce l'ha. Ma fa parte del gioco: nemmeno lui sa quanto vali e cos'hai ancora da offrire. Essere stato il tuo finto fidanzato per un mese non fa sì che lui ti conosca davvero. Io ti conosco"
"Tu?!"
"Sì, io. Ho litigato con te per sei anni e non ho mai vinto né una discussione né un duello, perché tu non ti arrendi mai. Se lo facessi adesso, tutte le volte in cui non l'hai fatto sarebbero state inutili. Sarebbe come se io ti avessi sempre battuto, se tuo padre e la McGrannit l'avessero sempre avuta vinta, se Voldemort ti avesse ucciso, se fossi rimasta un lupo mannaro per sempre...sarebbe come se Ivan ti avesse paralizzato a vita. Non lasciare che lo faccia"
Amanda riuscì finalmente a rilassarsi e lasciò che le sue labbra si spiegassero in un largo e sentito sorriso.
"Io posso anche non arrendermi ma...questa volta hai vinto tu" scherzò.
"In effetti, come darti torto...sono un fenomeno" si vantò James.
"Sembravi troppo gentile...ora ti riconosco"
"Va', vinci. Fallo per Albus"
"Grazie, James"
Forse perché lei lo aveva appena chiamato per nome per la prima volta in vita sua, o forse per via di quello strano clima che si era creato, i due si abbracciarono, questa volta consapevoli che lo stavano facendo come due grandi amici.
Nel frattempo al campo era tutto pronto, mancava solo Amanda, e i professori discutevano sul da farsi. La maggior parte di essi voleva andare a cercarla, altri, Harry compreso, credevano che si fosse ritirata e che perciò bisognasse sbrigarsi a cominciare.
"E' chiaro che se non si è presentata vuol dire che non se la sente" si intromise Pansy Parkinson "Non la biasimo, ovviamente, dopo quel brutto incidente che le è capitato..."
"La signorina Lupin mi ha pregata di lasciarla partecipare" disse la McGrannit con voce alta e risoluta "Lo voleva con tutta sé stessa, sono certa che arriverà"
E infatti, tra le urla di gioia del pubblico di Hogwarts, Amanda entrò come un fulmine a cavallo della sua scopa. La preside sorrise compiaciuta.
"Vede, signora Krum? Ora possiamo iniziare"
Ivan le volò accanto, scuotendo piano la testa.
"Non saresti dovuta venire"
"E tu non avresti dovuto metterti contro di me"
I tre Campioni tornarono a terra, scope alla mano, mentre la McGrannit si accingeva a presentare la terza Prova.
"Benvenuti, studenti, docenti, amici e familiari, all'ultima Prova del Torneo Tremaghi. Questa volta i nostri concorrenti, al momento pari in classifica, si sfideranno in una prova di volo. Tuttavia, ciò non ha nulla a che fare con una partita di Quidditch se non il loro compito, che sarà simile a quello dei Cercatori. Non appena verrà dato il segnale d'inizio, saranno liberate centinaia di piccole chiavi alate: una sola di esse aprirà questa teca di fianco a me. Trovatela e la Coppa Tremaghi sarà vostra. Durante la vostra ricerca, però, non sarete soli, bensì verrete accompagnati da alcuni bolidi felloni che vi daranno la caccia. Ovviamente vi è permesso usare le bacchette e qualunque incantesimo a vostra disposizione. Buona fortuna, Campioni. Che la Prova abbia inizio".
Finalmente Gazza riuscì a far partire il colpo di cannone al momento esatto; Ivan, Damien e Amanda partirono, addentrandosi tra i piccoli insetti di metallo, seguiti dai bolidi impazziti.~~~
Ciao a tutti!
La fine ormai si avvicina...sia del torneo che della storia. Grazie per tutte le letture, i voti e i bellissimi commenti che lasciate❤️
Ne approfitto per farvi una domanda: vi piacerebbe leggere ancora altri racconti scritti da me? Se sì, che ne direste di una Fanfiction su Tonks e Lupin? Mi piacerebbe (quest'estate, con calma) scrivere la loro storia come l'ho sempre immaginata io, arrivando a spiegare alcuni dettagli non canonici presenti nei miei racconti (come il loro essere sopravvissuti alla battaglia di Hogwarts, ma non solo). Ditemi cosa ce ne pare, se vi farebbe piacere la scriverò molto volentieri!
Alla prossima❤️
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Il Torneo Tremaghi
FanfictionChi sarà il nuovo campione? Sequel di "La Maledizione Dell'Erede"