Capitolo 24

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E così un altro anno scolastico era giunto al termine, l'ultimo per Amanda e Astoria: avevano superato i MAGO in maniera eccezionale e per entrambe si prospettavano importanti carriere lavorative di successo. Grazie alla vittoria di Amanda la Coppa delle Case era stata consegnata nuovamente a Serpeverde, questa volta però anche con l'approvazione e la gioia di Grifondoro, Tassorosso e Corvonero. La festa si svolse quella sera stessa in Sala Comune, come ogni anno, ma ancora più in grande. La serata era già cominciata da un bel po' quando il professor Lumacorno zittì i presenti per il primo brindisi, nonostante fossero appunto già ubriachi.
"Vorrei dedicare questa serata a una persona speciale, la quale, io lo sapevo fin da subito, è sempre stata destinata al successo, a riuscire nelle più impegnative ma anche pericolose delle imprese, e che sono fiero di avere in cima alla mia collezione di studenti più brillanti, sperando d'ora in poi di poterla considerare una delle mie più care amiche. Amanda, vieni qui"
Ma nessuno si mosse; lei non c'era. Astoria raggiunse velocemente l'insegnante e prese in mano la situazione.
"Amanda vi ringrazia di cuore, davvero. Purtroppo questa sera non si è potuta unire a noi ma non potrebbe essere più felice di avervi reso onore un'ultima volta. Lei, come me, vi considera una grande famiglia, la migliore che avrebbe mai potuto trovare qui ad Hogwarts. Perciò" concluse alzando il suo calice "ad Amanda!"
"Ad Amanda!" si unirono tutti in coro.
Il party riprese il proprio ritmo festaiolo e confusionario, si ricominciò a ballare e si continuò a bere più di prima. L'unica persona distaccata dall'euforia generale era Albus, nonostante il suo migliore amico Scorpius cercasse in tutti i modi di farlo divertire. Astoria si recò da loro e si rivolse al giovane Potter dicendo: "Non ti stai chiedendo dov'è Amanda?"
"Astoria!" esplose il fratello "Non hai un minimo di tatto! E nemmeno di rispetto! Io faccio l'impossibile per distrarlo e tu torni qui a parlare di lei"
"Tranquillo" ridacchiò Albus sollevando finalmente lo sguardo "non importa. Comunque è vero, me lo stavo chiedendo"
"È nell'aula di Remus" rispose lei prontamente.
"Perché?" si stupì lui.
"Ti aspetta"
Gli rivolse un rapido occhiolino e poi scomparve trascinando con sé anche Scorpius, il quale non sembrava aver capito cosa stava succedendo. Neanche Albus lo sapeva, ma era deciso a scoprirlo. Si incamminò tra i corridoi bui e deserti del castello; non aveva controllato l'ora, ma doveva essere circa mezzanotte. Era ormai a pochi metri dalla porta dell'aula quando scorse sul pavimento alcune cartacce. Si chinò per raccogliere, convinto che si trattasse di qualche pergamena accartocciata e gettata via da uno studente, ma lo stupore fu immenso quando realizzò che cos'erano davvero: cartine di cioccolatini e petali di rosa. Albus si precipitò immediatamente ad aprire la porta e rimase attonito, immobile. La stanza era scura, illuminata solo dalla fioca luce di due candele; la scia di petali percorreva tutto il corridoio centrale, conducendo alla cattedra rivestita da un'elegantissima tovaglia bianca. Su di essa vi erano bonbon di ogni sorta, forma e colore, accompagnati da due tazze di cioccolata ancora fumante. A destra del tavolo, Amanda sedeva su una poltrona. Era composta, accavallava le gambe con grazia, come non aveva mai fatto; anche Albus, infatti, fu sorpreso di non vederla distesa o stravaccata come al solito. Indossava un abito corto nero, la gonna era liscia e semplice, il top ricamato in pizzo a maniche lunghe, nonostante la profonda scollatura sia sul petto che sulla schiena. Portava un paio di ballerine lucide con poco tacco e i capelli ricadevano mossi sulle spalle. In mano teneva una rosa, rossa.
"Buonasera" esordì lei, ma non ricevette risposta.
Albus continuava a fissarla, sempre più sbalordito e sempre più felice. Lei gli fece cenno di accomodarsi.
"Che...che cosa significa tutto ciò?" domandò lui non appena riuscì a proferire parola.
"Sbaglio o avanzavamo un appuntamento? E dato che quello precedente è stato un fiasco a causa mia ho voluto rimediare"
"Io...non me lo aspettavo"
"Lo so. Nessuno crede che io riesca ad essere dolce"
"Non volevo dire questo" si giustificò subito Albus.
"Ma è così. Ed è colpa mia, perché non dimostro mai alle persone quanto ci tengo a loro. Come è successo con te: ti ho sempre dato per scontato e non ti ho mai detto quanto tu sia importante per me. Ora sono qui per dirti che lo sei, tremendamente"
"Anche tu per me"
"Allora...vuoi venire al ballo con me?"
"Ballo? Quale ballo?"
"Questo"
Amanda si alzò e si diresse verso il grammofono del padre, lo accese e poi tese la mano al compagno. Albus la afferrò, prese la rosa che lei aveva nell'altra e la appoggiò sul tavolo. Dopodiché si spostarono al centro dell'aula e iniziarono ad ondeggiare seguendo la musica, calpestando lievemente i petali sottostanti.
"Non è esattamente come il Ballo del Ceppo, ma..." disse Amanda.
"È di gran lunga migliore" la interruppe lui.
"Sai, credo che ormai la cioccolata si sia raffreddata..." continuò lei.
"Allora suppongo che potrà aspettare"
Entrambi si guardavano negli occhi, entrambi provavano dentro di sé una gioia immensa, un sentimento mai esplorato prima. Se qualcuno avesse osservato la scena, avrebbe immediatamente capito che la ragazza attendeva solo che il ragazzo la baciasse. Ma Albus no, o forse sì, fatto sta che non si sarebbe mai lanciato in una simile impresa. Così Amanda fece risalire le proprie mani dalle spalle al collo di lui, accarezzando dolcemente i capelli sulla nuca; attirò il suo viso verso il suo e posò le sue labbra sulle sue. Fu un bacio lungo, intenso. Fu il primo per Albus e il primo vero e sincero per Amanda. Dal piccolo spiraglio di una finestrella aperta entrò nella stanza un filo d'aria che spense entrambe le candele. Scoccò la mezzanotte; la luna brillava solitaria, alta nel cielo cupo della notte, donando all'atmosfera un'aura quasi magica.

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The End!
Tra pochi giorni sarà passato esattamente un anno da quando ho pubblicato il primo capitolo de "La Maledizione Dell'Erede"...non mi sembra vero che le mie storie siano state lette e apprezzate da così tante persone. Grazie di cuore a tutti voi!❤️❤️❤️
Ma torniamo al finale...vi è piaciuto? Scrivetemi pure una vostra opinione complessiva del racconto qui nei commenti! Per ora questa è davvero la conclusione delle avventure di Albus, Amanda e i loro amici, ma non escludo che un giorno abbia nuovamente qualcosa da raccontare su di loro.
Se vi va, però, trovate sul mio profilo un prequel ovvero "La Bella E La Bestia", fanfiction Remadora che racconta la storia di Remus e Tonks come io l'ho sempre immaginata🌹
Ancora grazie mille e alla prossima 💖

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