I Campioni schizzavano da una parte all'altra del campo senza mai fermarsi, non perché avessero individuato la chiave giusta bensì per schivare i bolidi che puntavano perennemente su di loro. Nonostante essi fossero percepiti come una decina, tanta era la velocità con cui tentavano di colpirli, Amanda notò che erano solamente tre; capì quindi che una volta eliminato il suo non avrebbe avuto più nulla alle calcagna. Allora volò in alto e non appena ebbe guadagnato una decina di metri dal bolide si girò, puntò la bacchetta e urlò: "Finite Incantatem!"
L'inseguitore scoppiò, come un fuoco d'artificio, mentre tutti i tifosi di Hogwarts incitavano sempre di più la ragazza. Quest'ultima, ormai libera da ogni pensiero, si addentrò nell'immenso sciame di chiavi poco al di sopra del campo, cercando quella adatta. Erano giganti, pensò, non poteva aprire la teca con una chiave grande quanto la sua mano. Cominciò ad osservarle attentamente una ad una quando finalmente la vide: nascosta da centinaia di volatili argentati, ve n'era uno piccolo, dorato e scintillante. Partì subito come un fulmine all'inseguimento. Ivan e Damien lo capirono, così ognuno si svincolò dal proprio bolide nello stesso modo di Amanda e la raggiunsero. Volavano insieme, prima uno di fianco agli altri poi in fila indiana, sempre alla ricerca di quella minuscola chiave che fuggiva molto più rapidamente di loro. Damien si diede una gran spinta e li superò, tendendo la mano in avanti. Per un attimo sfiorò una delle due alette brillanti, ma venne immediatamente colpito pesantemente da un incantesimo: cadde dalla scopa e precipitò verso terra, all'incirca cento metri sotto. Amanda si fiondò subito con lui.
"Arresto Momentum" pronunciò, e Damien si bloccò a pochi centimetri dal suolo; poi cadde, svenuto.
La giovane tornò ad alta quota, non tanto per la chiave quanto per fronteggiare il suo ultimo ed unico avversario.
"Non vincerai barando in questo modo" gridò.
Lui sogghignò.
"Non so proprio di cosa parli, e ora spostati: la chiave per la mia vittoria è dietro di te"
"Non l'avrai mai"
"Ti avevo già avvertito, ma siccome mi sento magnanimo lo farò ancora una volta: spostati, o subirai una fine peggiore del francese"
"Sono pronta, fallo"
Ivan sbuffò; estrasse la bacchetta svogliatamente e gliela puntò contro: una lampo di luce tentò di investire Amanda, la quale però fu subito pronta con un sortilegio scudo. Ma entrambe le magie erano talmente potenti che ricaddero su di essi; sbalzati dalle scope, piombarono sull'erba a velocità folle e ruzzolarono per vari metri, urlando di dolore. Vedendo che i presidi e Harry erano sul punto di intervenire, Ivan si alzò di colpo e lanciò un incantesimo verso l'alto: una gigantesca bolla chiuse lui e Amanda all'interno del campo, proteggendoli come una teca di vetro indistruttibile da qualunque intervento esterno. Infatti i docenti cercarono di scalfirla con fatture potenti ma invano. Ivan e Amanda erano lì, soli, l'uno di fronte all'altra con le bacchette pronte, nessuno avrebbe potuto soccorrerli questa volta. Tutti gli spettatori assistettero al loro duello; la famiglia e gli amici di Amanda erano terrificati ed impotenti. Tuttavia lei non cedeva, seguiva schivando e contrattaccando con ogni sortilegio possibile. Per un momento il bulgaro smise di scagliare incantesimi ed abbassò la bacchetta, così anche lei lo fece.
"Credevi davvero di essere più forte di me?" domandò ridacchiando.
"Perché parli al passato? Lo credo ancora" ribatté lei.
"Guarda che cosa mi hai costretto a fare...stenderti qui, davanti a tutti, davanti ai tuoi cari. Avresti potuto evitarlo"
"No. Tu non lo sai perché non mi conosci, ma io non rifiuto mai una sfida. Anzi, non ne ho mai persa una in vita mia"
"A me pare che tu abbia già perso contro di me...o sbaglio?" disse lui sarcastico.
"Ti sbagli. La nostra sfida è ancora aperta"
Amanda levò la bacchetta verso di lui, fissandolo con odio dritto negli occhi.
"Questo è davvero l'ultimo avvertimento: non ci provare" la ammonì Ivan.
"Tu sottovaluti il mio potere, lo hai sempre fatto"
"Sia come vuoi, allora...Crucio!"
"Sectumsempra!"
I due incantesimi si scontrarono, dando vita a due fiotti di luce, collegati fra loro da un'aura dorata. Quello verde di Ivan avanzava sempre più, mentre quello rosso di Amanda era ormai corto e debole. Lei afferrò la bacchetta con entrambe le mani, che le tremavano come se fulminate da una scarica elettrica; cadde in ginocchio e vide l'abbagliante chiarore verde avvicinarsi ancora, e dietro ad esso il sorriso beffardo di lui. Poi il suo sguardo cadde automaticamente sulla sua famiglia: erano lì, oltre la barriera, che gridavano parole che Amanda poteva solo immaginare. Pensavano di non poterla aiutare in alcun modo, ma invece furono fondamentali. Improvvisamente lei si rese conto di non essere sola, di avere tutto ciò che le occorreva. Non aveva bisogno che loro combattessero al suo fianco: finché il ricordo di essi viveva dentro di lei avrebbe avuto sufficiente forza per rialzarsi. Socchiuse gli occhi e vide scorrere davanti a sé piccoli frammenti di memorie felici. Si vide correre a quattro zampe con suo padre al chiaro di luna piena, ridere con la madre e la nonna, litigare giocosamente con i fratelli e la sorella. Si vide mentre abbracciava in lacrime Astoria e mentre fingeva di ballare con Albus. Un largo sorriso le spuntò sulla faccia e un brivido lungo la schiena le pervase tutto il corpo. Lentamente, si alzò in piedi e mollò la bacchetta con la mano sinistra, lasciando solo quella destra puntata in avanti, decisa e non più tremante. Ivan si fece serio ed iniziò ad indietreggiare, mentre la sua luce verde scompariva pian piano facendo spazio a quella rossa di lei. Le gambe gli cedettero e cadde; la bacchetta volò via lontano dalla sua mano e lui non ebbe la forza di rialzarsi. Amanda fece esplodere per poi svanire lo scudo magico che li aveva separati da tutto il resto. Sua madre le corse incontro per abbracciarla ma lei afferrò la sua scopa e tornò in altro tra le chiavi svolazzanti; acchiappò quella dorata e si diresse verso la teca. Accompagnata da un coro di tifosi guidato da James che ripeteva "Lupin! Lupin!", la aprì e prese la Coppa. Dopodiché salì in piedi sulla sedia vuota della preside e la alzò, mentre si scatenavano gli applausi.~~~
Ed ecco a voi la vincitrice del Torneo!!! Spero che tutti voi abbiate tifato per lei; in ogni caso, anche se la sua vittoria era quasi certa mi sono impegnata molto per cercare di rendere il più appassionante possibile questo capitolo. Ormai posso annunciarvi con sicurezza che mancano solamente altri due capitoli al termine, visto che ci sono ancora alcune cosette da sistemare...no?
Grazie e alla prossima!😉❤️
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Il Torneo Tremaghi
FanfictionChi sarà il nuovo campione? Sequel di "La Maledizione Dell'Erede"