La sera del giorno di Halloween non era mai stata tanto attesa e temuta allo stesso tempo; al tavolo dei professori erano presenti, oltre ad essi, i tre presidi e il responsabile del torneo, Harry Potter. In Sala Grande regnava il silenzio più assoluto, nessuno si azzardava a parlare, aspettavano tutti ansiosamente che la preside desse l'annuncio. E quando arrivò, la voce di Minerva McGrannit non aveva mai risuonato così chiaramente nella Sala muta.
"Come tutti sapete, finalmente è giunto il momento per il Calice di Fuoco di annunciare i Campioni Tremaghi. Anche se ormai è vano dirlo, poiché il Calice ha già fatto la sua scelta, ci tengo a ripetervi di fare molta attenzione. Non è una sfida per i deboli di cuore, né per maghi mediocri. Se verrete selezionati, non potrete più tirarvi indietro. Spero che coloro che hanno gettato il loro nome nel Calice siano davvero preparati per ciò che li aspetta, e che non l'abbiano fatto per gioco, perché non lo è affatto. Detto questo, ora sapremo l'identità dei nostri tre Campioni".
Si avvicinò al Calice: il fuoco avvampò sempre di più, diventò rosso e da esso fuoriuscì un piccolo bigliettino azzurro; poi le fiamme tornarono blu e calme.
"Il campione di Beauxbatons è... Damien de la Fontaine!"
Da un cospicuo gruppo di ragazze che lo circondavano, emerse un ragazzo magro, alto e biondo, che raggiunse i presidi accanto al Calice e alla Coppa, felice ma senza scomporsi. Fu il turno del secondo campione: un piccolo pezzo di pergamena stracciata volò nelle mani della McGrannit.
"Il campione di Durmstrang è... Ivan Krum!"
Gli applausi di tutti gli studenti bulgari furono molto più rumorosi dei precedenti; anche Ivan era certamente soddisfatto, ma non poi così eccitato, quasi sicuro che sarebbe stato scelto. Il terzo e ultimo Campione stava per essere rivelato: gli studenti di Hogwarts si guardavano un po' tutti con aria di sfida, come se fosse stata quella la parte più importante del torneo.
"Infine, il campione di Hogwarts è... Amanda Lupin!"
La ragazza scattò subito in piedi e andò incontro al Calice trionfante, dando la mano ai compagni e rivolgendo un ghigno ai Grifondoro che si rifiutavano di applaudire, delusi. Guardava la Coppa scintillante con occhi che brillavano ancora di più. Il padre batteva le mani abbastanza convinto, ma l'espressione lasciava trasparire tutta la sua preoccupazione.
"Congratulazioni ragazzi, mi auguro che sappiate a cosa state andando in contro" disse la preside quando tutti si furono calmati, rivolta specialmente ad Amanda, la quale però era troppo contenta per notarlo "prego, da questa parte".
Una volta che presidi, professori e Campioni ebbero lasciato la Sala, ricominciò un fitto mormorio: c'era chi si lamentava per non essere stato scelto, chi spettegolava sui selezionati...e poi c'era James, che non poteva sopportare l'essersi visto superare un'altra volta da Amanda, nonostante ufficialmente non fosse lui colui che era stato sconfitto.
"Suvvia James, è solo una stupida gara.." tentò Rose.
"Cos'hai detto?! Una stupida gara? È il torneo Tremaghi! 'Onore e gloria' a chi solleverà quella coppa, capisci?"
"Non l'avresti comunque vinta tu se fosse stato scelto Fred"
"Ma sarebbe stato come se l'avessi fatto! Come se l'avessi vinta tu o un altro Grifondoro..."
"Ancora con questa storia? Credevo che dopo tutto quello che è successo l'anno scorso avresti smesso di odiare Serpeverde"
"Non c'entra nulla quello che è successo, come non c'entra nulla Voldemort o Albus o Amanda: noi siamo Grifondoro, non potremo mai andare d'accordo con loro"
"James, mi stai spaventando"
"È così, Rose. Noi non siamo tutti una grande famiglia"
"Invece sì! Facciamo parte della scuola di Hogwarts, e dovremmo tifare per essa, chiunque la rappresenti"
"No, noi siamo Grifondoro mentre loro sono della Casa opposta...credi che allora i genitori di Scorpius e tutti gli altri Serpeverde abbiano tifato per mio padre? Siamo due case diverse e saremo sempre gli uni contro gli altri, è la nostra natura"
"Se lo siamo è solamente colpa tua e di chi la pensa come te! Non c'è alcun motivo per essere ostili"
"Ce ne sarà sempre uno...oggi è quella Coppa: non dobbiamo permettere che vada nelle mani di Amanda!"
"Ti rendi conto di quello che dici? Non posso essere dalla tua parte questa volta, James. Io tifo per Hogwarts, una scuola formata da quattro Case unite che collaborano insieme per la vittoria"
"Io non ci sto"
"Allora, mi dispiace" sentenziò secca Rose, e se ne andò a passo svelto dalla Sala Grande.
James la guardò da lontano salire la scalinata, deluso, ma poi tornò a pensare al suo piano, in compagnia di Fred, convinto di potercela fare.
Nel frattempo, nella Sala dei Trofei, professori, presidi e Campioni ascoltavano le raccomandazioni e le istruzioni di Harry: "Come ben sapete, i nuovi Tornei non hanno nulla a che fare con quelli di una volta e non includono alcuna prova mortale, o potenzialmente tale..."
"Peccato!" fece Amanda sarcastica, ma nessuno parve divertito, così alzò gli occhi al cielo e continuò ad ascoltare quello che per lei suonava come una terribile lagna.
"...inoltre se non riuscirete a portare a termine una prova non sarà un problema: ovviamente non aumenterà il vostro punteggio, ma tutti ne usciranno sani e salvi. Inoltr..."
"Oh ma andiamo!" lo interruppe ancora una volta la ragazza "E questo sarebbe il leggendario Torneo Tremaghi?"
"Amanda, per favore..." cominciò invano il padre.
"Dove sta il coraggio in tutto ciò? E la preparazione? Quale onore e quale gloria avrà chi alzerà questa Coppa? Niente, immagino. Verrà solo deriso da tutto il mondo magico"
"Signorina Lupin, ha intenzione di farsi squalificare prima dell'inizio del torneo?" sbottò furiosa la McGrannit.
"Professoressa, non ce n'è bisogno" disse Harry calmo "vedi Amanda, queste condizioni sono obbligatorie affinché il Torneo abbia luogo, il Ministero è stato molto chiaro quando abbiamo proposto di ripristinarlo: non ci dev'essere nulla di pericoloso o che possa causare gravi danni"
"Oh sì, come no...secondo me Lei ha accettato solo per un motivo"
"E quale?"
"Harry, lascia stare.." disse Remus che aveva già capito dove la figlia sarebbe andata a parare.
"Perché in questo modo nessuno avrà mai il modo di dimostrare di essere migliore di Lei!" lo sfidò Amanda.
"Cosa? Secondo te è questo che m'importa? Non mi interessava vincere neanche all'epoca, nemmeno partecipare...sono stato costretto!"
"Certo, anche ad essere il Prescelto è stato costretto, ma sotto sotto non credo che Le dispiacesse più di tanto"
"Ora smettetela" provò la preside con voce autorevole, ma ormai Harry aveva perso le staffe.
"Cedric Diggory è morto in quel Torneo!"
"Avrebbe dovuto essere consapevole che sarebbe potuto succedere! Era questa la difficoltà del Torneo: iscriversi senza sapere cosa sarebbe accaduto, senza sapere se riuscire ad arrivare alla fine!
"ADESSO BASTA!" urlò la McGrannit, e i due si zittirono all'istante.
"Mi scusi, professoressa" disse piano Harry, ma lei lo fermò nuovamente con un gesto stizzito.
"Non voglio più sentire neanche una parola a questo proposito. Le prove sono già state decise e non verranno cambiate per nessun motivo. Ora proseguiamo. Argus, chiama i genitori dei Campioni, dì loro che potranno venire domani a salutarli e poi ad assistere a tutte e tre le prove, ballo incluso. In quanto a voi tre, ora avrete la vostra intervista con la Gazzetta del Profeta. Signorina Lupin, azzardi a fare anche una sola dichiarazione sull'argomento e sarà squalificata per davvero. Non abbiamo altro da dirci, andate".
E così tutti si congedarono, senza pronunciare nemmeno una parola, lasciando la stanza in un'atmosfera gelida e triste.~~~
Ciao a tutti!!!
Pensavate che vi avessi abbandonati definivamente, vero? E invece eccomi qui! Spero che stiate tutti bene💓 ...ho pensato di approfittare della quarantena per andare un po' avanti con il racconto, e così ecco i tre Campioni Tremaghi! Sorpresi? Soddisfatti? Fatemi sapere che cosa ne pensate!
Come sempre, a (spero) presto🙈💕
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Il Torneo Tremaghi
FanficChi sarà il nuovo campione? Sequel di "La Maledizione Dell'Erede"