La Prima Prova si sarebbe svolta di lì a poco, tutto era pronto: gli spalti, posizionati subito all'esterno della Foresta Proibita, erano già stracolmi di gente che attendeva ansiosa, e alle spalle di essi si trovava la tenda dei Campioni. I tre ragazzi scelti dal Calice stavano trascorrendo lì i loro ultimi istanti prima di iniziare il Torneo, assieme ai genitori. Indossavano le loro divise da gara: nera per Amanda, bordeaux per Ivan e celeste per Damien, ognuna riportante il piccolo stemma della propria scuola in alto a destra sul petto e il cognome sulla schiena. Fecero il loro ingresso i presidi, seguiti da Harry, ed avanzarono lentamente verso di loro.
"I genitori sono pregati di uscire e prendere posto nella tribuna d'onore dei professori" annunciò la McGrannit "La prova inizierà tra poco, abbiamo bisogno di scambiare due parole da soli con i Campioni".
La coppia francese abbracciò in fretta il figlio un'ultima volta e poi se ne andò; così fecero anche Remus e Ninfadora, dopo aver augurato buona fortuna ad Amanda. Al contrario, il padre di Ivan, Viktor, era stato il primo ad uscire senza nemmeno voltarsi verso di lui; la madre, invece, gli aveva bisbigliato qualcosa all'orecchio, a cui lui aveva risposto annuendo semplicemente, per poi raggiungere il marito al di fuori.
"Ottimo. Ora che siamo soli, passiamo alle raccomandazioni"
La preside di Hogwarts fece segno a Harry di proseguire.
"Per prima cosa, siate leali. Imbrogliare non ha alcun senso ma soprattutto alcun valore, siete qui per misurarvi onestamente gli uni con gli altri. Pensate a voi stessi, alla vostra gara, e a come svolgerla al meglio. Non sottovalutate mai ciò che apparirà di fronte a voi lungo il cammino, potrebbe esservi fatale. Infine, non esitate a chiamare aiuto se sarete in difficoltà; ve lo dico seriamente, non evitate di segnalarcelo solamente per orgoglio. Non appena vi accorgerete di averne bisogno, l'incantesimo è Periculum"
"Grazie, signor Potter. Ora da questa parte, prego: il Torneo inizia ora".
Campioni e presidi uscirono dalla tenda e subito si levarono boati da tutti gli spalti; bandiere, striscioni, spille colorate... ogni ragazzo aveva trovato un originale modo per tifare il proprio Campione, che non sempre era quello della scuola a cui apparteneva. Infatti, tra tutti i Grifondoro che per l'occasione si erano convinti a portare per Amanda, si distingueva un piccolo gruppetto, formato da sole sette persone, capitanato da Fred e James. Tenevano alta una sciarpa di Durmstrang e urlavano a gran voce: "Krum! Krum!"
James si avvicinò all'amico e sussurrò: "Allora, è tutto pronto?"
Fred sogghignò.
"Sì. Ho messo la polvere Buiopesto vicino al traguardo, proprio nel punto in cui dovrebbe passare lei. È stato facile, sono andato da Hagrid mentre preparava il tutto e l'ho distratto con qualche chiacchiera. Dovrebbe bastare per farla superare all'ultimo da uno dei due"
"O magari da entrambi" aggiunse l'altro malizioso.
I due si diedero il cinque e poi ripresero immediatamente a gridare.
Amanda si guardava intorno esaltata e salutava con la mano tutti coloro che la chiamavano e le mostravano il loro affetto. Harry cominciò a camminare al suo fianco, disinvolto, e le rivolse la parola senza dare nell'occhio.
"Hey, Amanda, ho bisogno che mi ascolti" disse a voce molto bassa.
Lei capì che lui non voleva essere visto apertamente mentre le dava dei consigli, così continuò a sorridere verso gli spalti.
"Che c'è? È bastato smettere di insultarti per convincerti ad aiutarmi?"
"No, ma devo parlarti perché so che altrimenti sottovaluteresti questo aspetto..."
"Ahhh... quindi sei qui per dirmi che non sono all'altezza? Grazie, grazie mille"
"No, non sto dicendo questo. Ma ascoltami: la difficoltà del Torneo non sta nelle sue prove, ma nei concorrenti. Le persone cambiano durante il Torneo, devi fare molta attenzione... tieniti stretti i tuoi amici, sono la cosa più importante"
Amanda lo guardò scettica.
"Ma che discorso toccante, come sei sentimentale..." commentò sarcastica.
Ma Harry era serissimo, così lei si trovò costretta ad annuire, seppur poco convinta.
"Okay, grazie del tuo prezioso consiglio. Lo terrò a mente"
"Allora, buona fortuna. Mi raccomando" si congedò lui, sperando con tutto sé stesso che lei lo avesse preso sul serio.
I tre Campioni furono scortati al proprio punto di partenza: ognuno si posizionò vicino ad un tronco d'albero, addobbato per l'occasione con gli stendardi della scuola, a circa dieci metri l'uno dall'altro. La McGrannit si puntò la bacchetta alla gola e poi parlò, sovrastando le urla provenienti dagli spalti, che subito si zittirono.
"Benvenuti alla Prima Prova del Torneo Tremaghi. Presentiamo ancora una volta i nostri Campioni: per Beauxbatons Damien de la Fontaine, per Durmstrang Ivan Krum e infine per Hogwarts Amanda Lupin. Silenzio, per favore!" si interruppe per calmare i boati degli studenti "La Prova, tutt'ora ignota ai Campioni, si svolgerà nella Foresta Proibita. Il loro compito sarà trovare tre profezie. Queste sono state predette dalla nostra cara professoressa di Divinazione, Sibilla Cooman, a cui dedicherei un grande applauso. I Campioni potranno ascoltarla solo una volta e non riportarla con sé al ritorno. Durante il tragitto, dovranno affrontare le creature che dimorano nella Foresta e proteggono la profezia per assicurarsi che venga ascoltata e non rubata. Il vincitore sarà colui che tornerà per primo al proprio punto di partenza e accumulerà 50 punti; il secondo classificato 40 e il terzo 30. Non appena mastro Gazza darà il segn..."
Un improvviso colpo di cannone fece sobbalzare tutti i presenti; il custode, che mai nella sua vita era riuscito ad utilizzarlo propriamente, scrollò le spalle, deluso. La preside sospirò: "Che la Prova abbia inizio".~~~
Eccomi tornata con due nuovi capitoli! Siete curiosi? Non vi trattengo oltre... Il prossimo è già online❤️
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Il Torneo Tremaghi
FanfictionChi sarà il nuovo campione? Sequel di "La Maledizione Dell'Erede"