Quella sera Amanda era oltremodo silenziosa e seria, sedeva a riposarsi davanti al fuoco e osservava attentamente le fiamme luminescenti che si riflettevano nei suoi occhi scuri. Era la vigilia della prima Prova e le affioravano alla mente pensieri che non avrebbe mai creduto di avere: improvvisamente la assaliva uno strano miscuglio di sensazioni, di paura, curiosità, inadeguatezza... Ma fortunatamente per lei arrivò Albus a distoglierla da questi pensieri controproducenti.
"Sono contenta che tu sia arrivato" disse lei facendogli spazio e invitandolo a sedersi sul divanetto "avevo bisogno di parlare con te"
Lui sorrise.
"Eccomi"
"Sai... tutt'a un tratto non sono poi così sicura di essere pronta. Magari ho davvero sopravvalutato le mie capacità, forse non fa per me"
Amanda lo guardava con occhi quasi sognanti, bramando una risposta dolce, incoraggiante, che solo lui sapeva darle. Più lui taceva, più lei si avvicinava, fino ad accarezzargli il braccio. Con suo grande stupore, Albus si spostò.
"Qualcosa non va?" chiese cercando di non lasciar trasparire le sue vere emozioni.
"No, tutto a posto" disse lui freddamente "ma credo che dovresti riposare. Domani sarà un grande giorno"
Lei annuì, profondamente e visibilmente delusa.
"Okay...allora, ci vediamo" si congedò, e si diresse al suo dormitorio, triste e pensierosa.
Albus invece era molto soddisfatto e si adagiò sul divano; venne raggiunto da Scorpius che, entrato pochi istanti prima, aveva fatto in tempo a vedere Amanda andarsene sconcertata.
"Che cos'è successo? Che le hai detto? E perché sei così compiaciuto?" lo assillò lui immediatamente.
"Ho seguito il tuo consiglio. Sono diventato un duro" disse deciso.
"Sono confuso...non mi pare di averti mai detto di scacciarla..." puntualizzò Scorpius.
"Ma non capisci? Tu mi hai detto che non vuole un ragazzino timido e passivo, così io ho avuto questa grande idea: mi comporto come se non mi interessasse, mi faccio desiderare e poi, quando meno se lo aspetta, la sorprenderò con un gesto così romantico che rimarrà senza parole e a quel punto la bacerò"
L'amico lo osservava perplesso.
"Albus, credo che tu abbia frainteso cosa io volessi dir.."
"No no, ho capito perfettamente! Niente più Amanda che invita Albus, o Amanda che abbraccia Albus, o Amanda che bacia Albus. Lei vuole qualcuno che la preceda e io lo farò. E nulla di ciò che dirai mi farà cambiare il mio piano" aggiunse stroncando l'obiezione dell'altro.
"D'accordo...allora risparmierò il fiato. Ma se per caso avessi anche solo il minimo dubbio che il tuo piano sia una ciofeca, vieni pure a chiedere la mia opinione"
"Non accadrà, ma grazie" rispose sogghignando "e con Rose come va?"
"Alla grande"
"Continua a respingerti, non è vero?"
"Esatto, ma fa tutto parte del mio piano"
"E dimmi un po', come mai il tuo piano dovrebbe funzionare e il mio no?"
Scorpius scrollò le spalle.
"In effetti, non posso esserne certo. Ma vedremo chi avrà la meglio" concluse solennemente, e dopo questo i due si alzarono e andarono a dormire.
Il mattino seguente tutto il castello era in fermento; nonostante fossero solo le sette e mezza la maggior parte degli studenti aveva già fatto colazione e si apprestava ad andare al grande evento. Scorpius e Albus erano il Sala Grande ormai da molto quando arrivarono le ragazze.
"Buongiorno!" esclamò felice il biondino "Amanda, sei pronta?"
"Sì, certamente. Non ho più alcun dubbio che ce la farò" annunciò guardando verso Albus, che non alzava gli occhi dal piatto.
"Bene, allor..."
"Scorpius, dovremmo andare...lei si vorrà concentrare da sola immagino" lo interruppe Albus, il quale si trovava molto a disagio nel comportarsi così.
"Infatti stavo dicendo buona fortuna, Amanda!" disse lui, irritato, scoccandogli un'occhiataccia.
"Grazie, Scorpius. Mi fa piacere che tu me lo dica" rispose la ragazza di proposito, per osservare la reazione di Albus, ma lui non se ne curò e trascinò l'amico fuori dalla Sala.
Amanda si rivolse immediatamente ad Astoria.
"Visto?? Esattamente come ieri sera! Io non riesco a capire.."
"io sì, invece, e te l'avevo detto"
"Smettila...non è affatto per quello"
"Io dico di sì. Si è stancato, e dato che ha sempre avuto difficolta a parlarti non ha il coraggio di dirti che ha deciso di smettere di venirti dietro"
"Che assurdità! Se fosse come dici tu non avrebbe problemi a dirmelo, visto che non gli interesso più"
"A quanto pare ne ha eccome... sai che ho ragione"
"Ma.." tentò Amanda.
"Niente ma. E se vuoi il mio consiglio, non andare da lui e non chiederglielo. È chiaro che non ne vuole parlare. Dai, non fare il broncio. Sei la campionessa di Hogwarts, avrai la fila di cavalieri che ti vorranno portare al ballo"
Lei sbuffò.
"Sai quanto me ne importa"
"Beh, a me sì che importa. E mettiamo subito in chiaro una cosa: Ivan è mio"
Amanda ritrovò il buonumore e scoppiò a ridere.
"Tienitelo pure! Come fa a piacerti? È solamente un..."
"Shhh! Eccolo che arriva" sussurrò Astoria sistemandosi freneticamente i capelli.
Il ragazzo diede una rapida occhiata al tavolo dei Serpeverde e, dopo aver notato Amanda che a sua volta lo fissava, si voltò e se ne andò, con passi rumorosi.
"Non capirò mai i tuoi gusti in fatto di uomini" disse lei ad Astoria, sprezzante.
"Ed io non capirò mai i tuoi in fatto di ragazzini" fece l'altra.
"Buona questa...lo ammetto" si arrese "ora è meglio che vada"
Astoria prese le mani dell'amica.
"Ricorda, sei la migliore. Né Ivan né il francese possoo batterti. Vai e dimostralo!"
Le due si abbracciarono forte.
"Grazie, cara. Non so come farei senza di te"
Amanda se ne stava per andare quando le venne in mente un dettaglio, in suo parere, più disgustoso di Ivan: "Ma lo sai che sua madre era la fidanzata di tuo padre?"
"E questo che c'entra? Io voglio lui mica sua madre!"
E, ridendo, si avviò verso la Prima Prova.~~~
Ciaoooooo!
Che dite..faccio progressi con le tempistiche, no? Oggi un altro capitolo amoroso ma l'azione arriverà, non temete!😉
Grazie a chi continua a seguire questa storia nonostante i lunghissimi tempi di attesa!💗💗
Alla prossima!
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Il Torneo Tremaghi
FanfictionChi sarà il nuovo campione? Sequel di "La Maledizione Dell'Erede"