Capitolo 10

289 24 1
                                    

Erano passati ormai trenta giorni dalla Prima Prova, un periodo in cui anche se i Campioni avrebbero potuto rimuovere il Torneo dalla loro mente, dato che la Prova successiva si sarebbe svolta non prima di due mesi, erano tormentati dal ricordo della propria profezia, alla quale non riuscivano ad attribuire un significato. In questo modo erano gli unici tre studenti che si disinteressavano del favoloso evento che stava per avere luogo al castello: il Ballo del Ceppo.
Tutti i Serpeverde erano stati chiamati a riunirsi in Sala Comune, che per l'occasione aveva un aspetto completamente diverso: erano stati spostati mobili e divani addosso alle pareti e tolti i tappeti, lasciando scoperto il pavimento lucido in marmo. Sopra ad un tavolo posto in un angolo della stanza semivuota c'era un grammofono, e vicino ad esso alcuni calici pieni il cui contenuto non era identificabile da lontano. Il capo della Casa aspettò che tutti arrivassero per cominciare a parlare.
"Ebbene, vi starete chiedendo come mai io vi abbia convocato qui. Come già saprete si avvicina il Ballo del Ceppo, che non è solo una serata per ubriacarsi, ragazzi miei. Infatti, è stata sempre stata presa sul serio dalle tre scuole, troppo in mio parere, che l'hanno trasformata in una circostanza adatta per esibire le proprie qualità al di fuori dalla magia: la musica ed il ballo. L'orchestra è già stata reclutata e chiaramente chi ne fa parte sarà impegnato per tutta la sera, il che lo esenterà dal fare ciò a cui ci accingeremo ora. Ma a noi qui presenti non resta che cimentarci nella danza"
Subito si udirono lamentele da parte dei ragazzi e nemmeno le ragazze ne erano entusiaste. L'unica che non espresse alcun commento fu Amanda che, nascosta dietro altri studenti, era immersa nella lettura di un grosso volume di Divinazione, noncurante di ciò che stava accadendo.
"Suvvia, miei cari, calmatevi" li tranquillizzò Lumacorno "non è nulla di complicato, questo è certo. Dobbiamo semplicemente dimostrare alle altre Case che anche ne siamo all'altezza, poiché dovete sapere che ad esempio la Casa di Grifondoro ha come vanto l'abilità di destreggiarsi nel ballo, e noi non vogliamo essere da meno. Dunque, iniziamo. Per prima cosa si prende questo singolare aggeggio..."
Il professore, scettico ma incuriosito, accese il grammofono e fece partire un dolce valzer.
"Oh ecco fatto. Poi ho qui un piccolo trucchetto di cui gli altri non sono a conoscenza" disse ridacchiando "la verità è che si balla sempre molto meglio dopo aver bevuto un bicchiere o due"
Afferrò due calici e si spostò al centro della Sala.
"Infine ci vuole un partner: ogni cavaliere deve avere la sua dama. E per la dimostrazione di oggi vorrei chiamare qui la Campionessa di Hogwarts, nonché vincitrice della Prima Prova ed eccellente pozionista uscita dai GUFO con il miglior risultato degli ultimi cinquant'anni, che ho scoperto essere già una discreta ballerina"
Dopo una presentazione così dettagliata avevano già capito tutti di chi si trattasse, così si voltarono verso di lei. Con grande sorpresa generale, e del professore in primis, lei non distolse lo sguardo dalle pagine giallastre. Astoria dovette intervenire con una decisa gomitata.
"Oh...sì, eccomi professore" disse immediatamente sorridendo.
Lumacorno le porse il calice ed insieme lo bevvero tutto d'un sorso. Poi si misero in posizione e cominciarono a danzare fra gli applausi, perlopiù di scherno, dei compagni.
"Visto? Non è difficile" concluse lui dopo essersi fermato "Forza, provate! Amanda cara, lascio la tua mano a qualche altro fortunato"
"Grazie, professore" rispose lei cordialmente.
Ma non appena lui si girò ed iniziò a dare dritte agli studenti che tentavano di fare i primi passi a tempo di musica, lei agguantò il suo libro e sgusciò fuori dalla Sala Comune, inosservata.
"Ridicolo" sbuffò, e si diresse in biblioteca.
Lì non c'era davvero anima viva, solo Madama Pince, la bibliotecaria, che con suo grande dispiacere non aveva nessuno da poter zittire. Amanda si sedette ad uno dei lunghi tavoli, appoggiò il volume e abbandonò la testa fra le mani. Mentre pensava, riposando gli occhi socchiusi, intravide una figura scura che si dirigeva verso di lei; decise di ignorarla, ma non poté farlo quando questa si arrestò davanti al tavolo. Alzò il viso lentamente, visibilmente stanca e seccata, e riconobbe Ivan di fronte a sé. Lo fissò indispettita, attendendo spiegazioni.
"Salve" la salutò lui con garbo "Posso sedermi?"
Nonostante il suo primo istinto fosse quello di non acconsentire, quel tono inaspettatamente gentile e calmo la colse alla sprovvista.
"Fa' pure" borbottò.
Lui si accomodò davanti a lei.
"Nemmeno tu riesci a venirne a capo, eh?"
"No, e non so come fare a togliermela dalla testa"
Amanda si bloccò, incerta se parlare o meno. Di nuovo, avrebbe preferito tacere ma la necessità di confrontarsi con qualcuno che capisse davvero cosa lei stesse provando ebbe la meglio e la indusse a fidarsi di lui.
"Vorrei prendermi una pausa e pensare al ballo ma non ce la faccio. Mi torna in mente di continuo e mi fa impazzire"
"Ti capisco" disse lui "e scommetto che nessun altro può farlo in questo momento"
Lei annuì.
"Non sanno cosa si prova"
"Non lo sanno davvero"
"Comunque...perché sei qui? Anche tu a cercare di risolvere la profezia?"
"Inizialmente sì, ma ora ho un'idea migliore" rispose incurvando leggermente le labbra in un impercettibile sorriso.
Ma Amanda lo notò, e capì.
"Okay...e...posso saperla?" chiese con una falsa esitazione.
"Decisamente" ridacchiò Ivan.
La lezione di ballo di Lumacorno durò più del previsto tra un bicchiere e l'altro, tanto che all'ora di cena erano ancora lì nella Sala messa soqquadro.
"Per la barba di Merlino! Guardate un po' che ora si è fatta, proprio vero che quando ci si diverte il tempo vola" esclamò entusiasta e un po' brillo il professore "Sarà meglio che mettiate tutto in ordine prima di andare a mangiare. Io vi saluto, miei cari!"
Scorpius sbuffò.
"Certo. Lui non fa altro che bere tutta la lezione, poi va a dormire e tocca a noi mettere a posto questo disastro!"
"Da quando sei diventato così tagliente? Hai sempre adorato Lumacorno, come tutti noi" puntualizzò Albus.
"Sì, ma quando ci vuole ci vuole. Lui non ha avuto un comportamento adeguato" disse mentre spingeva i divani al loro posto.
"Ma dai...è stato divertente! Sai che noia prendere sul serio le lezioni di ballo?"
"Beh, per la cronaca io l'avevo presa sul serio"
"Non ti riconosco più, Scorpius" concluse l'amico "Astoria, che gli è successo?"
La ragazza si distese su un sofà e smise di aiutarli a sistemare.
"Io credo proprio di saperlo"
"Cioè?"
"La sua cotta per la Weasley lo sta rovinando"
"E' assurdo!" negò Scorpius senza guardarla negli occhi.
"Mmm...io dico di sì. Studi, ti fai bello con i professori, prendi sul serio le lezioni, perfino quelle di ballo...hai anche finto di voler imparare di più sul Quidditch per seguire al meglio le mie partite...Ah! Non te n'è mai fregato nulla delle mie partite" disse la sorella.
"Ripeto che tutto ciò è assurdo...mi sto solo comportando come si deve. E dovreste farlo anche voi"
I due alzarono gli occhi al cielo. Mai avrebbero immaginato che sarebbe potuto diventare così ligio alle regole.
"Comunque, se proprio vi interessa, sto per chiederglielo" annunciò fiero.
Astoria si alzò di scatto e lo guardò allibita; probabilmente non era nemmeno mai stata tanto interessata alla vita del fratello quanto in quel momento.
"Le chiederai di andare al ballo?!"
"Sì. E vi consiglio di scommettere a mio favore perché so che dirà di sì"
"Lo hai detto anche tutte e dodici le volte che l'hai invitata a uscire, e lei ti ha detto dodici no" commentò Albus.
"Undici volte, e questa volta sarà diverso"
"Ultimamente mi stai davvero stupendo, fratellino, quindi non posso escludere del tutto che ti dirà di sì...ma per ora sono costretta a scommettere contro"
"Bene. Vorrà dire che domani al tramonto mi dovrete 10 galeoni" sentenziò convinto.
"E tu?" chiese poi rivolto all'amico "Non dovevi farle un grande gesto romantico?"
"Albus, davvero? A chi?" si intromise di nuovo la ragazza, curiosa di sapere con chi avesse finalmente rimpiazzato la sua migliore amica.
"Ad Amanda naturalmente!" esclamò Scorpius come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
"Oh..wow...beh ti posso assicurare che non se lo aspetta per nulla"
Albus sorrise soddisfatto.
"Bene. E mi raccomando, non ditele niente: domani le farò la sorpresa"
"Acqua in bocca, amico. Ma ci credi? Io e te con due ragazze al Ballo del Ceppo! Domani dovremo festeggiare...andiamo a cena ora?"
Albus annuì, mentre Astoria si distese di nuovo sul divano.
"Andate pure, io non ho fame...credo di aver bevuto troppo" biascicò sbadigliando e massaggiandosi le tempie.
Proprio in quel momento entrò Amanda, con un'aria rilassata e pimpante che non aveva da molto tempo.
"Hey Amanda, vieni con noi a mangiare?" domandò Scorpius.
"No grazie, già fatto" rispose lei rapida.
Poi si congedò e salì al suo dormitorio. Scorpius guardò Albus e scrollò le spalle.
"Pazienza, andiamo. Io non bevo perciò ora sì che ho una fame da lupi!"

~~~
Ecco a voi un nuovo capitolo! Devo avvisarvi: prossimamente la storia si prenderà una piccola pausa dall'azione e si concentrerà sulle questioni sentimentali...spero vi faccia piacere! Come sempre grazie e fatemi sapere cosa ne pensate e come vi aspettate che continui il racconto 💓

Il Torneo TremaghiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora