La sera della vigilia di Natale era sempre un momento magico ad Hogwarts, ma quell'anno era davvero qualcosa di meraviglioso. Il castello era decorato sia all'esterno che all'interno, con molta più cura degli anni passati poiché non volevano deludere gli ospiti; la Sala Grande poi era spettacolare, nessuno degli studenti l'aveva mai vista così: non c'erano più le quattro lunghe tavolate delle Case, bensì qualche tavolo rotondo di cristallo, e al posto di quella dei professori si trovava l'orchestra, diretta dal professor Vitious. Alle spalle dei musicisti si innalzava il maestoso albero di Natale, la cui stella toccava il magico soffitto, ovvero un limpido cielo che nevicava ininterrottamente. Ma tutto ciò occupava solo un quarto della Sala, lo spazio rimanente era sgombro, pronto per diventare una pista da ballo.
Erano circa le sette un quarto, studenti e professori cominciavano ad arrivare, ognuno accompagnato dalla sua dama o dal suo cavaliere. Giunsero Remus e Ninfadora, Harry e Ginny... James aveva invitato Melanie, una ragazza alta, bionda e Cacciatrice nella squadra di Quidditch di Grifondoro. Avanzava fiero a testa alta, sbeffeggiando gli amici che non erano riusciti a trovare una compagna, o comunque non una bella come la sua. Non riuscì, però, a rimanere impassibile quando fecero il loro ingresso Scorpius e Rose: erano entrambi elegantissimi, lui in uno smoking semplice ma d'effetto e lei in un vestito corto, ricamato, rosso come i suoi capelli che scendevano mossi lungo la schiena. Non si tenevano per mano né a braccetto, ma tutta la scuola sapeva che il Serpeverde l'aveva invitata. James, che quando lo aveva scoperto era andato su tutte le furie, non era comunque riuscito a far cambiare idea a Rose e in quel momento fece finta di non vederli, continuando il suo giro d'onore per la Sala. In realtà, Rose e Scorpius non erano soli: dietro di loro si nascondeva il cugino di lei e il migliore amico di lui, Albus.
"Hai intenzione di rimanerci appiccicato tutta la sera?" sbottò Scorpius, il quale non avrebbe permesso a nulla e a nessuno di rovinargli quella serata.
"Scusate, ma siete stati voi a costringermi a venire. Io non volevo!" replicò lui a bassa voce, sempre cercando di non farsi vedere.
"Albus, per l'amor del cielo, comportati da uomo" lo sgridò Rose "sei stato rifiutato, ora devi andare avanti con la tua vita. Non puoi nasconderti all'infinito!"
"Ti avevamo promesso che saresti potuto entrare con noi per non farti vedere da solo, ma ora vai, su! Bevi qualcosa"
Lo convinsero, così andò verso un tavolo e prese un calice, ma non fece in tempo a bere nemmeno un sorso che li vide, in cima alle scale, mentre lui porgeva il braccio a lei; tutti i presenti si voltarono per ammirarli. Amanda indossava un vestito lungo, di un viola tendente al nero che schiariva nei pressi della vita per poi ritornare intenso sul petto, senza paillettes né ricami né spalline. Non aveva più i suoi singolari ma naturali capelli castani a ciocche scure e chiare, per l'occasione li aveva tinti tutti dello stesso colore, marrone scuro. In parte li teneva raccolti in un piccolo e morbido chignon, in parte sciolti. Si era addirittura truccata, cosa che faceva veramente di rado. Ivan vestiva pantaloni, scarpe e camicia nera, sormontata da una giacca di velluto carminio. I suoi capelli corti quasi mori non avevano bisogno di essere pettinati, ma lui li aveva comunque sistemati con cura in un minuscolo ciuffetto sul capo. Si diressero prima verso i genitori di lei, poi da quelli di lui; sua madre, Pansy, salutò la ragazza con il sorriso più falso che potesse sfoggiare, ma lei non ci fece caso. La coppia era fiera di essere al centro dell'attenzione, ma improvvisamente tutti si voltarono nuovamente verso le scale dato che se ne apprestava a scendere un'altra: Damien, vestito di un accesissimo blu, era accompagnato da una dama dall'abito verde smeraldo, corto sul davanti ma con un breve strascico dietro ed ornato di preziosi diamanti. Amanda non poteva credere ai suoi occhi, poiché la compagna del Campione era la sua migliore amica (o quello che ne era rimasto). Astoria la guardò con aria di sfida, ma non fecero in tempo ad affrontarsi perché la preside arrivò per dare inizio alle danze. Il professor Vitious cominciò a dirigere il valzer e le coppie cominciarono a ballare: per primi Amanda e Ivan, poi Damien e Astoria, la McGrannit e Igor Karkaroff, Hagrid e Madame Maxime, Remus e Ninfadora, Harry e Ginny, James e Melanie, Rose e Scorpius... . L'unico seduto era il povero Albus, che cominciava a rimpiangere la decisione di recarsi lì da solo.
La serata trascorse gradevolmente e velocemente per tutti; verso la mezzanotte, però, le coppie rimaste in Sala Grande non erano molte, ma tra queste c'erano chiaramente i tre Campioni. Erano coloro che più si erano divertiti quella sera, sta di fatto però che Amanda e Astoria non si erano ancora incrociate. Ma lo fecero, mentre i loro cavalieri si congedavano dai propri genitori.
"E così...Damien ti ha invitata" ruppe il ghiaccio la campionessa.
"Già. Non credevi fosse possibile?" la provocò l'altra.
"Al contrario, sapevo che avresti sicuramente trovato un altro compagno"
"Sì...per rimpiazzare quello che mi hai rubato"
"Andiamo...ti prego, mettiamoci una pietra sopra. Okay?"
"Tu pensi che sia tutto okay?!"
"Ti ho chiesto scusa! Cosa avrei dovuto fare? Rinunciare al ballo?"
"Sarebbe stata un'idea"
Amanda si bloccò, scioccata.
"E' per questo che sei venuta con Damien, vero? Per rubarmi la scena!"
"Ora siamo pari, no?"
"Direi proprio di no..."sbottò lei, ma non continuò la frase poiché i loro accompagnatori stavano tornando.
"Buona notte, allora" la salutò Astoria ironica prima di andar via assieme a Damien.
"Qualcosa non va?" chiese Ivan vedendola scossa.
"No...è solo che ho discusso con una mia amica, l'unica vera amica che abbia mai avuto, in realtà"
"Se lo fosse davvero non ti abbandonerebbe in questo momento"
"E se io avessi torto?"
"Una ragazza splendida come te non può avere torto"
Amanda sorrise.
"Ne sei sicuro?"
"Beh, sono o non sono un ragazzo splendido anch'io?"
"Può darsi"
"Allora non posso avere torto"
Ivan si avvicinò a lei e la baciò, prima dolcemente, poi sempre con sempre più foga; e lei rispose a quel bacio appassionato.
Dall'altra parte della Sala c'era un'altra coppia che chiudeva in bellezza la serata: Scorpius e Rose stavano ancora chiacchierando allegramente, nonostante l'ora tarda, seduti sulle sedie di cristallo. La ragazza ascoltava attentamente le buffe storie che il biondino le stava raccontando, ridacchiando di tanto in tanto.
"Non sapevo che fossi così divertente" ammise.
"Ed io non sapevo che avresti davvero accettato il mio invito"
"Davvero? Vuoi dire che sono mesi che mi perseguiti e non credevi di potercela fare?"
"No, sinceramente no. Pensavo che non saresti mai uscita con un Malfoy"
"In effetti all'inizio lo pensavo anch'io. Ma se c'è una cosa che ho imparato nei miei quattro anni ad Hogwarts..."
"...oltre a decine e decine di incantesimi e pozioni..." commentò Scorpius sogghignando.
"...esatto... è che non sono le proprie origini a determinare chi si è davvero. E ne sono ancora più convinta dopo averti conosciuto meglio. Mi dispiace di averti giudicato male"
"E di cosa? Grazie di essere venuta qui con me questa sera. Sai, avevo deciso che se mi avessi rifiutato stavolta avrei smesso di correrti dietro"
"Menomale che ho accettato, allora" replicò lei, sorridente.
"Se solo ci fosse del vischio sopra di noi..." sussurrò lui.
Rose estrasse la sua bacchetta dalla borsa di perline e la puntò verso il soffitto: dal nulla si creò una piccola piantina che aleggiava al di sopra delle loro teste.
"Ora c'è"
E si baciarono, mentre dalla Torre dell'orologio si udivano i rintocchi della mezzanotte.~~~
Finalmente è arrivato il Ballo del Ceppo! Allora ditemi...chi shippate? Preferite Ivan o Albus per la cara Amanda? E Rose con Scorpius?
Come sempre grazie a tutti voi che leggete o che votate❤️
A presto!
P.S. ho pensato che fosse carino mettervi qui le foto (prese da Pinterest) degli abiti che ho scelto per le mie dame!✨✨✨
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Il Torneo Tremaghi
FanficChi sarà il nuovo campione? Sequel di "La Maledizione Dell'Erede"