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Betty pov's

La mattina mi veglia fresca e riposata come una rosa,sarei rimasta volentieri a dormire ma la luce che filtrava dalla finestra mi svegliò, mi girai piano per vedere Jughead,stava ancora dormendo, decisi di andare in cucina ma quando mi tirai su sentii un braccio ritirarmi giù nel letto e poco dopo sentii delle morbide labbra poggiarsi sulle mie.

Jughead: "Cooper cosa volevi fare, mi volevi abbandonare? "

Betty: " Veramente Jones volevo andare a fare colazione."

Jughead: "Volevi andare a mangiare senza di me ehhh."

Betty: "Si..."

Jughead: " Allora lo hai voluto tu Betts."

Dopo che mi disse così cominciò a farmi il solletico, cominciai a ridere come non mai cercando di tirarmi su ma inutilmente.

Betty: "AHAHAH.... Jug basta....AHAHA il sollet...ico no..."

Jughead: "Solamente in cambio di un bacio."

Betts: "si penso che si possa fare."
Lo baciai, un bacio dolce e tenero, che fu interrotto da Archie...
Arche: "Buongiorno dormiglioni su è... Ohh scusate ho... Interrotto qualcosa..."
Jughead: "No stavamo scendendo a fare colazione Arch."
Veronica: "Allora abbiamo tante cose da fare e poco tempo, volete darvi una mossa?"
Betty: "Meglio andare prime che si arrabbi."

Scendemmo in cucina,dividendoci i compiti per sbrigarci,Veronica era stata chiara alle 10.00 dovevamo essere pronti per andare al centro, cominciammo a chiacchierare, come se nel mondo ci fossimo solo noi.

Archie: "Non sembra strano."

Veronica: "Cosa?"

Archie: "Insomma siamo qui, senza problemi,guai,assassini."
Betty: "sinceramente si... Insomma quante ne abbiamo passate? Prima il caso su Jason, mia zia, i goulis."

Jughead: "Troppo, sinceramente come ragazzi che devono frequentare l'ultimo anno abbiamo affrontato troppo."
Veronica: "Si, calcolando anche mio padre."

Archie: "E Black Hood."

Un pugnalata al petto,quelle due parole che mi ferirono, sentivo gli occhi che cominciarono a pizzicare.

Betty: "Scusate io vado un attimo in camera."

Dissi alzandomi e andando velocemente verso la mia camera, entrai chiudendomi la porta alle spalle, cominciai a piangere, avevo la schiena appoggiata la porta, e scivolai piano piano ritrovandomi raggomitolata sul pavimento. Non so perché avessi avuto quella reazione,ormai era passato quasi un anno, ormai lo avevo accettato, avevo accettato che lui era... si beh lui è...

Forse non l'ho ancora accettato d'altronde era pur sempre mio padre, per quanto possa averlo odiato, per quanto possa aver fatto soffrire molte persone, lui era ed è parte di quello che sono.

Copiose lacrime continuavano ad uscire dai miei occhi, sentivo il mio respiro farsi più pesante ebbene si, per la prima volta Betty Cooper stava avendo un attacco di panico. Sentii bussare alla porta chiusa, dalla voce capii che era Jughead.

Jughead: "Betts sono io,per favore apri."

Non avevo neanche le forze di tirarmi su, mi spostai un pò dalla porta e feci scattare la maniglia, quando Jughead entrò e mi vide in quelle condizioni, si precipito subito verso di me stringendomi tra le sue braccia.

Jughead: "Ehi, Betty, ci sono qua io, calmati amore mio."

Continuavo a sentirmi strana, la voce di Jughead risuonava metallica, non sapevo che fare, cercavo solo di ascoltare quello che mi diceva Jughead.

We need a pacific life [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora