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Betty pov'

Betty: Pronto.

Quando sentii chi era sgranai gli occhi e la tazzina cadde sul pavimento rompendosi in  mille pezzi.
Alice: Betty ma che succede.

Betty: Scusate un attimo.

Tornai in camera mia chiudendo la porta a chiave, non poteva essere lui, non poteva.

Betty: Che cosa vuoi da me.

X: Mi manchi Betty, mi manchi tanto.

Betty: Non  ti voglio vedere, devi uscire dalla mia vita.

X:Io non risponderei così Betty.

Betty: Quante volte te lo devo dire, mi hai ferita,devi lasciarmi in pace.

X:Betty non ti lascio in pace, perché tu sei mia.

Betty: Tu sei pazzo.

Dissi questo e chiusi la chiamata, mi avvicinai alla mia specchiera e mi asciugai  le lacrime così da non dare troppo nell'occhio quando sarei scesa. Quando arrivai giù mia madre mi si paro subito davanti. Ecco qui che arriva l'interrogatorio, un interrogatorio a cui non so come rispendere, perché la verità è l'ultima cosa voglio dire su questo argomento.

Alice: Elizabeth, si può sapere che ti è preso? 

Betty: Niente mamma davvero.

Alice: Davvero Betty? Ti chiamano, diventi strana, fai cadere la tazzina, sparisci in camera tua, che ti sta succedendo Elizabeth?

Betty: Niente, veramente, io...

Non sapevo che dire e credo che Jughead e ne accorse perché si avvicinò a me e disse:

Jughead: Betty se non ci muoviamo faremo tardi per la scuola.

Grazie Jug , ti sto adorando in questo momento.

Betty: Scusa mamma ma ora devo andare.

Alice: Non finisce qui signorinella.

Usci di casa contenta per essermi salvata dall'interrogatorio di mia madre,anche se sapevo che anche se meno pesante ora Jughead avrebbe iniziato a farmi un milione di domande.

Betty: Grazie per avermi salvato da mia madre.

Jughead: Tranquilla...

Jughead: Se posso sapere, chi era prima al telefono?

Betty: Nessuno di importante Jug, veramente.

Cercai di cambiare argomento o almeno di cercare di inventarmi qualcosa.

Jughead: Betty sei diventata agitatissima dopo che hai risposto.

Betty: Jug, veramente, era solo qualche stupido che per farmi qualche stupido si è finto mio padre, è mi sono fatta prendere dal panico.

Lo vidi fermarsi e guardarmi stranito, ecco lo sapevo che non ci sarebbe cascato, potevi trovare una scusa meno credibile, stupida Betty stupida.

Betty: Juggie, tutto ok?

Jughead: Betty, è la seconda volta che quando senti parlare di tuo padre vai in panico. Non pensi che forse dovresti parlarne con qualcuno, anche con me, Veronica, tua madre, ma con qualcuno dovrai pur parlarne.

Betty: Jug, va  bene così, è solo un periodo un pò pesante, tutto tornerà come prima te lo prometto.

Mi mise un braccio intorno alle spalle e mi avvinò a lui, arrivammo a scuola.  Vidi Kevin in lontananza che si avvicinò a noi.

We need a pacific life [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora