D I E C I

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Punto di vista di Derek Morgan

Io ed Adaline sediamo uno di fronte all'altra accanto alla finestra. I suoi stivali ondeggiano sotto al tavolo poiché gli sgabelli sono troppo alti affinché i suoi piedi raggiungano terra.

Sorseggiamo i nostri caffè dopo aver ripulito i piatti; il mio caffè è più chiaro causa la presenza di molto zucchero, mentre quello di Adaline è nero dall'assenza dello stesso.

"Allora? Come ti è sembrato lo spettacolo?" domanda spostando l'attenzione dalla finestra a me.

"Fantastica" dico onestamente, sono ancora un po' offeso dal fatto che non mi abbia concesso di pagarle la colazione.

"Ehi, smettila" dice incrociando le braccia al petto corrucciandosi appena.

"Di fare cosa?" domando curiosamente.

"Di fare l'offeso" dice bruscamente. "Se andremo ancora fuori a mangiare ti prometto che ti lascerò pagare. Detto ciò, sappi che ordinerei la cosa meno costosa sul menù".

"So che lo faresti" scoppio a ridere, posando la mia tazza vuota sul tavolo mentre lei termina la sua.

"Che posso dire?" fa spallucce, e sto per rispondere quando il mio telefono prende a squillare.

"Morgan, dovete andare all'ospedale per parlare alla Signora Callahan. Si sta svegliando, e quando ha sentito che è stata Adaline a trovarla non vuole parlare con nessun altro" dice Hotch prima che possa dire 'pronto'.

"Qual è l'indirizzo?" domando; l'espressione di Adaline è confusa.

"Te lo faccio mandare da Garcia. Devo andare" dice prima di riagganciare.

"Era Hotch. Sembra che la Signora Callahan è sveglia e chiede di te, quindi andiamo in ospedale, okay?"

"Sì, fantastico!" dice, sembra sinceramente felice che la Signora Callahan si sia ripresa.

Salta giù dallo sgabello appropriandosi della sua borsa e portandosela sulla spalla. Mi alzo mentre la sistema. Presto facciamo ritorno al suo appartamento, saliamo in auto ed arriviamo in ospedale.

Percorriamo i corridoi che odorano pesantemente di antisettico, e noto che Adaline riprende ad essere agitata.

"C'è qualcosa che non va?" le domando, e lei scuote il capo abbassando lo sguardo.

"No" dice rigidamente, quindi le poso una mano sulla spalla facendola smettere di camminare, poi la prendo da parte nel corridoio trafficato.

"Adaline" sospiro con voce bassa. "Che c'è che non va?"

"È solo che non mi piacciono gli ospedali" dice dopo aver preso un respiro profondo. "Qualche anno fa mio padre è stato coinvolto in un incidente ed è rimasto in ospedale per mesi".

"Scusami se ti presso, ma voglio solo che tu sia felice. Voglio che tu sia in grado di confidarti con me" ammetto, al che lei alza lo sguardo su di me, sembra triste.

"Scusami, Derek. È solo che non mi piace lamentarmi di cose del passato che non possono essere cambiate" dice grattandosi il collo prima di riprendere a camminare.

"C'è una differenza fra il lamentarsi e togliersi un peso dalle spalle. Solo sappi che puoi parlare con me, okay?" dico, preoccupato per il suo benessere.

"Lo so. E lo apprezzo" mi sorride con fare grato, gesto che reciproco automaticamente.

Quando svoltiamo angolo vediamo Rossi, Prentiss ed un poliziotto locale nei pressi di una porta.

"Adaline! Che bello vedere un viso nuovo" sorride Rossi, cingendole le spalle con un braccio. "Ora, entra così possiamo ottenere delle risposte".

"Sapete perché non parla con nessun altro?" domanda Adaline.

"Presumo sia dovuto al trauma che ha subito. Quando si è svegliata era circondata da volti sconosciuti, ma quando ha sentito nominare il tuo nome si è fissata" afferma Prentiss aprendo la porta.

Entriamo tutti, ed Adaline si accomoda su una sedia accanto al letto di Callahan.

"Denise?" dice Adaline a bassa voce, e la donna la guarda, i suoi occhi brillano. "Come si sente?"

"Sto bene...mi hanno detto tutto ciò che hai fatto per le mie bambine" Denise si commuove. "Grazie mille, dolcezza".

"Considerata la situazione non riesco ad immaginare il non aiutare" sorride Adaline allungandosi per toccare delicatamente la mano della donna. "Ora devo porle delle domande a cui forse non le piacerebbe rispondere, okay? Dobbiamo trovare questo tizio".

"Okay" annuisce Denise prendendo un respiro profondo.

"La prima cosa che dobbiamo sapere è se indossava una maschera o se lo abbia mai visto in viso" domanda Adaline, e Denise scuote lentamente il capo.

"No. Indossava sempre una maschera sulla bocca e sul naso".

"Come sono i suoi occhi e le sue sopracciglia?" domanda Adaline. "Scuri o chiari?"

"Le sue sopracciglia sono o marroni o nere. I suoi occhi sono dell'azzurro più azzurro che abbia mai visto" le dice Denise, quindi appunto velocemente tali informazioni.

"E la sua altezza? È alto, basso, o di altezza media?" domanda Prentiss.

"È alto. E non è muscoloso, ma è forte" ci dice la Signora Callahan.

"Si ricorda qualcosa di dove l'ha portata? Si ricorda qualche paesaggio particolare?" domanda Adaline professionalmente.

"Sono stata sveglia solo quando eravamo dentro all'edificio. Mi ha drogata durante il tragitto e quando mi ha scaricata nel campo" risponde sfregandosi la fronte.

"Ha sentito qualcosa all'interno dell'edificio?" domanda Adaline. "Forse dell'acqua corrente o una strada trafficata?"

"Scusate, non mi ricordo molto" dice Denise debolmente.

"Non si preoccupi, ci ha aiutati ad ottenere una descrizione. Dovrebbe riposarsi, ne ha passate tante" dice Adaline appoggiando la mano sulla spalla della donna, rassicurandola.

"Il dipartimento locale di polizia ha organizzato un sistema di sorveglianza costante fuori dalla porta della sua stanza, Signora Callahan" dico con fare rassicurante dirigendomi verso la porta. "Dovrebbe essere in grado di riposare bene".

Usciamo tutti dalla stanza chiudendo delicatamente la porta dietro di noi.

"Chiamo Hotch e gli fornisco le nuove informazioni in modo da realizzare un identikit" ci dice Prentiss prima di allontanarsi per verso un luogo più silenzioso.

"Sei un talento naturale, tesoro" Rossi si congratula con Adaline, e la ragazza arrossisce abbassando lo sguardo sul pavimento.

"Grazie" mormora, guardandomi brevemente con un'espressione illeggibile negli occhi. "Pensate che saremo in grado di prendere questo tizio?"

"Sarebbe più semplice se avessimo uno schizzo del suo volto, ma il nostro team è ottimo" dico nonostante le probabilità non siano molto alte. 

Ballerina |ITA|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora