Punto di vista di Derek Morgan
Adaline prende un altro sorso della sua acqua, ed io concedo al mio sguardo di spostarsi nel ristorante affollato. Esito quando noto un gruppetto formato da pochi uomini seduti al bar dall'altra parte della stanza, ma nessuno di loro sembra indicare di essere l'S.I.
Rilasso le spalle sullo schienale della seduta, ed appoggio gli avambracci sul tavolo serrando le mani. Adaline mi guarda, i suoi occhi verdi brillano brevemente con un sorriso quando la cameriera ritorna con i nostri ordini.
"La parmigiana di pollo per lei, Signore" sorride timidamente nel far scivolare il piatto davanti a me. "Ed i ravioli ai funghi" sbatte con noncuranza il piatto di Adaline, il gesto la fa trasalire appena.
Alzo gli occhi al cielo, rifiutandomi di guardare la cameriera.
"Grazie" dice educatamente Adaline, non sembra affatto infastidita dalla maleducazione della ragazza, la quale non riceverà la mancia.
"Mmh" grugnisce la ragazza in risposta prima di voltarsi nuovamente verso di me, i miei occhi sono ancora fermi su Adaline. "Posso portarle qualcos'altro, bellezza?" domanda in tono disgustosamente dolce.
"Sì, il tuo responsabile" mormora Adaline, il suo tono è così basso che capisco cosa dice solo perché le leggo le labbra.
Sul mio viso si allarga un ampio ghigno prima che possa contenermi, e scoppio a ridere, confondendo la cameriera.
Mi limito a liquidare la mia reazione con un gesto della mano verso la donna vestita di nero, rifiutandomi di voltarmi verso quest'ultima, dando in tal modo importanza alla sua esistenza. La sento sbuffare sotto voce e si allontana.
"Guardati, che sfacciata!" la stuzzico con un sorriso, le sue guance sii colorano appena quando sistema la forchetta in modo che sia dritta sul tavolo.
"Puoi farmene una colpa?" rida prima di cambiare espressione ed aggiungere un "Posso portarle qualcos'altro, bellezza?" sbatte le sue lunghe ciglia con fare teatrale.
Sorrido prima di ricompormi appena. "Mi spiace che sia stata maleducata con te".
"Tranquillo" da un'alzata di spalle e prende la forchetta in mano prima di posarla sul piatto. "Non sappiamo che cosa stia vivendo".
"È un bel modo di vederla" commento, afferrando la forchetta a mia volta, ma restando concentrato su di lei. "Non m'importa comunque della sua presenza".
"Nemmeno a me" ride prima di aprire delicatamente in due un raviolo, così facendo una sostanza marrone si riversa sul piatto bianco. "Oh, buon Dio" sussurra con fare drammatico, sgrana gli occhi al disastro che ha fatto sul piatto. "Non mi piacciono nemmeno i funghi" ammette.
"E perché li hai ordinati?" rido, e mi si formano le zampe di gallina attorno agli occhi.
"Mi ha spaventata!" si difende a bassa voce, facendomi sorridere nuovamente. "Non mi ricordavo nemmeno che cosa volevo, quindi ho ordinato la prima cosa che ho visto!"
"Wow" scuoto il capo con fare provocatorio.
"Non mi sono stati concessi i 5 minuti che mi servivano per provare l'ordine a mente!" si difende seriamente, ma i suoi occhi non nascondono il suo umorismo.
Alzo nuovamente gli occhi al cielo e mi porto il pugno alle labbra per impedirmi di sorridere ancora.
"Sai che c'è?" dico allungandomi e prendendo il suo piatto e scambiandolo con il mio. "Che ne dici?"
"Oh, andiamo Derek!" scuote il capo. "L'hai ordinata perché era quello che volevi mangiare" abbassa lo sguardo sulla parmigiana.
"Beh, adesso mi va di mangiare dei ravioli ai funghi" affermo, rifiutando il suo tentativo di ridarmi il piatto. "Quindi ecco qui".
"Sei un bambino" commenta impassibile prima di prendere il coltello ed affondarlo in una delle fette di pollo.
"Uno bello, vero?" domando.
"Certo" risponde, facendomi ridere prima di abbassare lo sguardo sul mio piatto.
Mi sento lo stomaco rivoltarsi alla vista del liquido marrone nel piatto, ma raddrizzo le spalle e l'inforco. Adaline è all'oscuro del fatto che io detesti i funghi...ma non lo deve sapere. Vale la pena mangiarli se ciò fa in modo che lei mangi felicemente il pollo.
Circa venti minuti dopo aver conversato del più e del meno con Adaline, anche l'ultimo frammento di ravioli sparisce dal mio piatto. Quindi prendo un sorso importante del mio tè freddo per cercare di allontanare il retrogusto il prima possibile.
Il primo bicchiere di tè che ho bevuto tempo prima si fa sentire.
"Torno subito, okay? Devo solo andare in bagno" dico. Leggo nei suoi occhi un lampo fugace di paura quando si guarda intorno nel locale. "Non ti preoccupare. Sei al sicuro qui, d'accordo? È un luogo pubblico" la conforto. "Se qualcuno fa per avvicinarsi a te, voltati verso la donna dietro di te e parla con lei. Falle una domanda o qualcosa del genere. Nessuno ti darà fastidio se entrerai in contatto con un potenziale testimone".
"Derek?" esordisce lei cautamente.
"Sì?" rispondo.
"Smetti di parlare" ride nervosamente. "Stai peggiorando la situazione".
Le tocco brevemente il braccio. "Te la caverai".
Annuisce, quindi mi dirigo verso il bagno senza smettere di analizzare il ristorante con lo sguardo. Svolto nel corridoio che porta ai bagni, dove vado a sbattere contro un uomo alto e barbuto.
"Guarda dove vai!" sbuffa con fare inalberato, spostandosi dal viso una ciocca di capelli.
"Scusa, amico" alzo le mani. "Sta' tranquillo".
Si limita a voltarsi ed allontanarsi, quindi inarco le sopracciglia con fare sorpreso quando entro in bagno. Alcune persone non sanno che cosa sia l'educazione.
Se mia mamma potesse dirgliene quattro...
Mi affretto nelle mie faccende, mi lavo le mani e faccio ritorno alla sala dove vedo Adaline in piedi accanto al tavolo; si è messa la borsa sulla spalla e sta guardando il suo cellulare.
"Ehi!" alza lo sguardo e mi sorride quando m'avvicino. "Sei pronto?"
"Sì, un momento che pago" annuisco ed allungo la mano verso il portafoglio.
Tossisce e si sposta di lato, mettendo in mostra lo scontrino ad indicazione del fatto che è già stato pagato. Ha anche aggiunto 20 dollari di mancia per la cameriera.
"Uno: sei una persona migliore di me, non le avrei dato nemmeno un centesimo. Due: avrei pagato io".
"Beh, non devi più farlo" si volta ed avanza verso la porta. "Ti lascerò pagare la prossima volta, se la cosa ti fa sentire forte e mascolino".
"In realtà è così" rido quando mi sorride.
Apro la porta e le cedo il passo, quindi ci dirigiamo verso la macchina che ho parcheggiato nelle vicinanze. Le nostre mani si sfiorano quando le apro la portiera, quindi Adeline abbassa il capo docilmente prima di accomodarsi nel SUV. Deglutisco sonoramente quando compio il giro dell'auto, e prendo un respiro prima di mettermi al posto del guidatore.
Derek Morgan, che cosa ti sta succedendo?
STAI LEGGENDO
Ballerina |ITA|
Fanfiction| storia originale di @thebookmaven | cover credits: @translatorITA | 📚 Adaline Watson è una ballerina di danza classica con un'intensa passione per ciò che fa. Derek Morgan lavora per l'Unità di Analisi Comportamentale e condivide la stessa passio...