T R E D I C I

916 36 2
                                    

Punto di vista di Derek Morgan

Ci troviamo nuovamente all'appartamento di Adaline dopo aver fatto ritorno da Quantico. Mi sono fermato al mio appartamento per mettere in valigia la giusta quantità di vestiti ed oggetti essenziali al fine di non dover fare affidamento solo su una sistemazione temporanea.

"Derek?" sento che Adaline mi chiama a voce bassa dal salotto.

Mi alzo da dove mi trovo in cucina e mi dirigo verso di lei, siede sul divano con il televisore acceso.

"Dimmi"

"Credi veramente che riuscirete a trovare Sam prima che sia troppo tardi o lo stai dicendo solo per farmi sentire meglio?" domanda, il suo sguardo è nel mio.

Rivolgo un'occhiata fugace al televisore, dove viene mostrata la foto di Samantha. Mi avvicino e mi siedo accanto a lei, sottraendole il telecomando di mano e spegnendo il dispositivo.

"Penso che faremo tutto ciò che potremo" rispondo onestamente. "Hotch e Rossi hanno preso del tempo con l'S.I. oggi e Sam sta bene".

"Scusami...è solo che" sospira e prende un respiro profondo chiudendo gli occhi prima di proseguire. "Non riesco a smettere di pensare a lei. È ferita? È—"

"Adaline, non farti questo. Preoccuparti non farà niente per aiutarla, ti farà solo del male" le dico sinceramente. "Troviamo qualcosa da fare per distrarci, okay?"

"Okay" annuisce.

"Che ne dici di un film?" propongo, e lei sorrise guidandomi verso la mensola dove tiene i DVD. "I tuoi DVD sono in ordine alfabetico" commento leggendo i titoli.

"L'organizzazione è bella" fa spallucce.

"DOC?" domando.

"Nah, li metto in ordine alfabetico per gioco" risponde con fare sarcastico.

"Ouch!" sussulto portandomi una mano sul petto. "Pongo una semplice domanda e vengo attaccato verbalmente".

"Poni domande stupide ed avrai risposte sarcastiche. È il mio motto" ridacchia Adaline.

"Già, ho notato" commento facendo passare i titoli dei film. "Ho anche notato che non possiedi nessun film romantico".

"Dovrei?" inarca un sopracciglio. "Sono pessimi".

"Trovo inusuale che una giovane donna non possieda nemmeno un DVD di un film romantico, ma stiamo parlando di te, quindi non mi sorprende" scherzo, cercando di farla reagire.

È divertente vederla arrabbiata.

"Mi spiace deluderti, Agente" dice con fare contrariato. "Ma se ti va di guardare un film romantico dovrai trovare una ragazza dalla testa vuota che lo guardi con te, perché mi rifiuto di assistere ad una proposta di matrimonio dopo tre giorni in cui i personaggi si conoscono".

"Ehi, tranquilla" dico fra le risate. "Che ne dici di sceglierlo tu?"

"Mi piacerebbe" sbotta con un sorriso per farmi capire che non sta facendo sul serio. "E, Morgan?"

"Si?"

"Io non sono mai tranquilla" sussurra, portando una confezione di un DVD sul mio petto coperto da una maglietta. "Fallo partire, okay? Arrivo subito" dice dirigendosi verso la propria camera.

Deglutisco sonoramente e cerco di stabilizzare il mio battito cardiaco mentre la guardo ancheggiare girando l'angolo. Mi sento come un ragazzo adolescente che non è in grado di controllare gli ormoni, ma è così bella che non riesco a fare a meno di ammirare...le sue risorse.

Abbasso lo sguardo sulla custodia e vedo la parola Inception in grassetto ed in rosso.

Sembra un film d'azione di qualche tipo, e quando leggo la trama sul retro ne vengo subito catturato. Metto il DVD nel lettore, e Adaline ricompare indossando abiti comodi.

Decido di non cambiarmi fino a dopo la fine del film, quindi premo play e veniamo presto risucchiati in un modo di sogni e di esordi.

Mi sveglio quando vengo colpito da un piede alle costole.

Sussulto dal dolore quando mi rendo conto di essere stato colpito da Adaline, la quale ha appoggiato la testa dall'altra parte del divano. Sta mormorando qualcosa di sconnesso e si agita nel sonno. Nonostante la stanza sia illuminata in modo soffuso vedo che la sua fronte è ricoperta di sudore, ed avanzo verso di lei sul divano.

"Adaline" la chiamo scuotendole appena la spalla. "Adaline, svegliati".

Mormora qualcosa di incomprensibile, ma la sua voce è agitata.

"Svegliati! È solo un incubo!" alzo la voce e la scuoto con più forza, ma non si sveglia.

Si agita con più veemenza e comincia a piangere. Con un'ultima scossa della spalla, si mette finalmente a sedere sul divano, e la lascio quindi andare quando boccheggia in cerca di aria. Le porto una mano sulla schiena, e lei si volta di scatto verso di me.

"D—Derek?" domanda confusa. "Che stai facendo? Che succede?"

"Stavi facendo un incubo. Va tutto bene" le dico mentre stabilizza il suo respiro.

"Mi spiace di averti svegliato" si scusa quando affonda nuovamente sul divano.

Decido di sedermi accanto a lei per farle compagnia mentre si addormenta ancora, il mio sguardo analizza la stanza osservando tutti gli oggetti significativi che lei vi ha disposto nel corso degli anni.

Qualche minuto più tardi la sento respirare più profondamente fino a quando si addormenta, ma non riesco ad andarmene da accanto a lei. Appoggio la testa sullo schienale del divano e mi volto per guardare il suo viso tranquillo.

Quando dorme sembra più giovane. Il peso del mondo le viene sollevato di dosso quando non è cosciente.

Quando chiudo brevemente gli occhi sento il cuore dolermi per ciò che sta passando. Si merita il meglio.

Non vedo l'ora di mettere le mani sul rifiuto umano che la sta facendo soffrire.

Ballerina |ITA|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora