Capitolo 7

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-"Allora poi ci vediamo.."- cominciai a dire spostando una lunga ciocca di capelli neri dietro l'orecchio. Lui si grattó il capo e poi salutó Daniele con un bacio. Daniele entrò in casa, mentre io rimasi sull'uscìo della porta per porgergli saluto.

-"Oh si.. certo"- si limitó a dire leggermente nervoso e sorridendo. Ricambiai il saluto e poi mi avvicinai a lui per salutarlo come si deve. Poggiai una mano sulla sua spalla e gli stampai un bacio sulla guancia. Lui, in tutta risposta, strinse una mano dietro la mia schiena e premette le labbra sulla mia guancia. Quel contatto mi creò dentro lo stomaco un enorme sciame di farfalle. Esse volavano tra le sue pareti senza alcun ritegno, facendomi sentire strana. Il cuore mi batteva all'impazzata mentre il calore delle sue labbra mi invadeva la pelle. Si separò da me e mi fissò, ad una distanza molto ravvicinata, gli occhi. In essi vigeva nuovamente il loro luccichio e sembrarono essere più sereni. Mi persi letteralmente nel suo sguardo, mentre poggiavo le mani sul suo petto per allontarlo da me. Non dovevo assolutamente dimenticare che lui era fidanzato e che conviveva da qualche mese con la sua Silvia.

-"Ciao, Niccolò"- dissi dopo aver schiarito la voce ed essermi separata da lui. Restó sorpreso, una volta che ebbe realizzato cosa avesse fatto, e poi fece un piccolo sorriso.

-"Ciao, Aurora"- mi salutó per poi sparire dal mio pianerottolo. Chiusi la porta e ci poggiai sopra la schiena, sospirando rumorosamente. Andai nella stanza del mio bambino e mi sedetti ai piedi del letto, mentre lui era intento a guardare la televisione. Daniele distolse subito lo sguardo da essa e mi fissò, mentre si metteva seduto.

-"Non pensi sia un po' tardi per guardare la tv? Domani hai scuola"- gli dissi con un tono di voce amorevole e premuroso.

-"Solo un'altro po', mamma"- quasi mi supplicó gesticolando con il telecomando in una mano. Con l'altra si spettinó i capelli, mentre io rimembravo l'episodio precedente.

-"Perché prima hai detto tutte quelle cose al tuo papà?"- domandai riferendomi al fatto che gli avesse spiattellato in faccia tutto ciò che pensava di quella Silvia. Lui fece spallucce, come se non gli interessasse, e poi alzò gli occhi al cielo.

-"L'ho fatto perché dico quello che penso senza aver paura. Ed anche perché non voglio che il mio papà stia con una donna del genere"- spiegò innervosito. Poggiai una mano sulla sua e provai a parlargli senza sfociare in escandescenze.

-"Spiegati meglio"- lo incitai a continuare.

-"Papà è una brava persona. È così dolce e tenero ed io credo che non meriti di stare con una persona che è totalmente l'opposto. Lei non mi piace e penso che non mi piacerà mai"- rispose mettendo il broncio. Sorrisi intenerita da quell'atteggiamento.

-"Magari bisogna conoscerla meglio"- ipotizzai facendo spallucce.

-"No, è proprio strega"- disse facendomi scoppiare a ridere. Lui fece lo stesso e poi spensi la televisione.

-"D'accordo, adesso dormi che domani devi alzarti presto"- sussurrai con un dolce tono di voce imboccandogli le coperte fino al collo. Mi chinai verso di lui e gli stampai un grosso bacio sulla fronte, una volta aver spostato i suoi capelli da essa. Poi, mi alzai e mi diressi verso la porta per uscire dalla sua cameretta.

-"Mamma"- mi chiamò attirando nuovamente la mia attenzione e facendomi fermare di colpo. Mi voltai verso di lui e lo fissai.

-"Dimmi, amore"-

-"Perché tu e papà prima vi stavate abbracciando?"- domandò con curiosità. Io sorrisi e sospirai.

-"Semplicemente perché ci vogliamo tanto bene"- mi limitai a rispondere.

-"Quanto vorrei che voi due tornaste insieme.."- sussurrò facendomi sentire una forte presa allo stomaco. Non avevo mai avuto la minima intenzione di far pesare a Daniele la separazione tra me e suo padre. Sapevo che in parte soffriva per questo motivo, e ciò mi faceva star male. Feci solo un piccolo sorriso, e senza dir nulla, uscii dalla sua camera.

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