Capitolo 11

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Il giorno seguente, come promesso, io e Daniele attendevamo che Niccolò venisse a trovarci. Lo faceva spesso e la maggior parte delle volte era per vedere suo figlio. Passava un po' di tempo con lui e poi andava via. Non smettevo mai di apprezzare il fatto che dedicasse tanto tempo della sua vita al piccolo. Era tardo pomeriggio quando il campanello suonò. Mia madre era andata a lavorare, mentre io e Daniele eravamo appena tornati, rispettivamente, da lavoro e da scuola.

-"Vado ad aprire"- dissi al piccolo mentre lui si alzava dal divano e mi seguiva. Non appena mi avvicinai alla porta guardai dallo spioncino. Capendo immediatamente chi fosse e, a soddisfare le mie aspettative, mi ritrovai davanti il bel viso di Niccolò.

-"Hey"- mi salutó con un sorriso facendo un passo verso di me per salutarmi. Mi stampó un bacio sulla guancia e poi, come di consueto, fu assalito da suo figlio.

-"Ciao Niccolò!"- lo salutai una volta aver chiuso la porta. Entrò in casa e invase subito il salotto del suo meraviglioso profumo. Si sfilò la giacca di pelle, che col tempo non aveva mai smesso di farlo sembrare così infinitamente sexy, e lo appese all'appendi abiti.

-"Come va?"- domandò guardando entrambi. Quando, però, stavo per aprir bocca Daniele parlò al mio posto.

-"Benissimo papà! Guarda la partita! La Roma è in gran vantaggio!"- esultó il piccolo dal cuore giallo-rosso. Il padre strabuzzó gli occhi ed infilò la mano tra i capelli.

-"La partita!! Me ne ero proprio scordato!"- esclamò il moro precipitandosi subito davanti alla televisione, affiancando suo figlio. Entrambi erano tifosi della Roma in una maniera smisurata e per più di una volta era capitato che guardassero una partita insieme. Io ridacchiai e scossi la testa rassegnata. Tutti e due se ne stavano stravaccati sul divano e di tanto in tanto scattavano in piedi per esultare o per imprecare contro quel povero arbitro.

Maschi..

Pensai ridendo tra me e me. Era bellissimo vederli così contenti tra di loro. Nulla superava la gioia di osservarli insieme ed affiatati. Ad un certo punto, però, giunse mia madre a casa e per lei fu un'enorme sorpresa vedere lì Niccolò. Dopo aver salutato suo nipote fece lo stesso con Niccolò e gli dette un piccolo abbraccio. Lui ricambió e sorrise contento da tutto quell'affetto ricevutogli.

-"Che gioia averti qui!"- esclamò contenta per poi andare nella sua cucina e sistemare alcune cose. I due, subito dopo, tornarono a guardare la partita mentre io me ne stavo al cellulare.

Messaggio a: Riccardo 🌟
"Niccolò è qui"

Scrissi cercando un po' di supporto morale da parte del biondo. Mi sentivo tremendamente malinconica ogni volta che avevo Niccolò accanto e per me era difficile far finta di niente. Per fortuna, la risposta di Riccardo non tardò ad arrivare.

Messaggio da: Riccardo 🌟
"Perché non ne approfitti per parlargli della cena e dei suoi strani atteggiamenti? Dovresti affrontare l'argomento prima o poi"

Alzai gli occhi al cielo e sbuffai una volta aver letto quelle righe. Facendo così, attirai l'attenzione di Niccolò, che mi rivolse lo sguardo. Decisi di ignorarlo, per non far capire nulla, e digitai le parole sul mio cellulare per replicare.

Messaggio a: Riccardo 🌟
"Ho perso il quanto per quante volte tu me l'abbia ripetuto. Ora lui è qui per stare con Daniele e non per ascoltare me."

Messaggio da: Riccardo 🌟
"Fai come ti pare. Ad ogni modo, che stanno facendo?"

Alzai gli occhi e notai i due osservare attenti lo schermo della televisione.

Messaggio a: Riccardo 🌟
"Guardano la partita. È così bello vederli felici insieme"

Messaggio da: Riccardo 🌟
"Cavolo ci credo!"

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