Capitolo 26

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Niccolò continuó a tenermi stretta tra le sue braccia per ancora diverso tempo finché la musica lenta e dolce non terminò, lasciando spazio ad una canzone ritmata. Diversa gente ci raggiunse in pista, compresi i nostri amici, e la serata continuó ad essere così per diverso tempo. Ad un certo punto mi voltai e notai Daniele e Rebacca ballare insieme. Si scatenavano e danzavano ridendo come se non ci fosse un domani. Ogni tanto il corvino afferrava la mano della piccola e la faceva girare su se stessa come se fosse una principessa. Lei girò ancora fino a trovarsi stretta tra le sue braccia e con i nasini che si sfioravano. Entrambi arrossirono imbarazzati e risero di gusto. Una di quelle risate sincere e liberatorie. Nel frattempo non mi ero minimamente accorta che anche Niccolò stava osservando quella scena. Mi voltai verso di lui e notai il sorriso sulle sue labbra.

-"Che ti avevo detto? Conquista le ragazze proprio come suo padre"- mi stuzzicó facendo un sorrisetto beffardo ed assumendo un'espressione derisoria. A quel punto afferrai un suo braccio e strinsi una piccola parte tra due dita per procurargli un pizzico. Lui contorse il volto dal dolore e provó a liberarsi dalla mia presa.

-"Che ragazze dovresti conquistare tu??"- domandai infastidita ed alzando un sopracciglio.

-"Nessuna nessuna.. ci sei solamente tu, amore. L'importante è mi lasci il braccio"- disse frettolosamente e lamentandosi. Sorrisi soddisfatta e lasciai andare la sua pelle dalle mie grinfie.

-"Bravissimo amore mio"- mi complimentai cercando di non ridere e poggiando una mano sotto il suo mento. Lo spinsi lentamente verso di me e permisi alle nostre labbra di toccarsi. Subito dopo mi separai da lui che mi fissava fintamente arrabbiato.

-"Prima mi fai male e poi mi baci?"- domandò massaggiandosi la parte dolorante. Alzai gli occhi al cielo e subito dopo gli cinsi il collo con le braccia ridendo di gusto.

-"Non devi provocarmi allora"- sussurrai vicino il suo orecchio e permettendo a lui di abbracciarmi. Sentii Niccolò ridere e poi stringermi ancora.

**
La serata proseguì tranquillamente fin quando non vidi Niccolò sparire dal mio fianco. Mi guardai un po' attorno con l'intenzione di trovarlo. Non appena notai la sua figura lontano da me, vicino un microfono, sorrisi.

-"Che intenzioni ha?"- domandai curiosa ed entusiasta e sorridendo alla mia amica Vanessa, al mio fianco.

-"Basta solo aspettare"- disse soltanto facendo un sorriso. Mi voltai nuovamente verso Niccolò e lo guardai col fiato sospeso.

-"Buonasera. Vorrei avere l'attenzione di tutti questa sera perché ho bisogno di dire una cosa molto importante. Prima però vorrei che la mia cara ragazza mi raggiungesse qui"- cominciò a dire parlando al microfono e fermando tutte le azioni della gente nella sala. La maggior parte rimase sulla pista e guardavano la scena curiosi. Guardai Vanessa, incapace di realizzare, fin quando lei stessa non mi spinse a muovermi.

-"Dai che ti aspetta!"- sussurrò mentre raggiungevo Niccolò. Gli andai vicino e lui mi porse una mano. Gli sorrisi e l'afferrai stringendola nella mia. A quel punto fece un cenno al dj ed improvvisamente partì una base. Quella base che avrei riconosciuto anche ad anni di distanza e che mi rincuoró subito. Osservai Niccolò, il quale poco dopo portò il microfono vicino alle labbra ed iniziò a cantare.

-"Che poi mi piace anche quando non parli
E canti sottovoce quei tuoi ritornelli
Mentre tra le dita rinchiudi i capelli.."- inizió a dire facendo rilassare tutti i miei muscoli. Chiusi gli occhi e strinsi ancora la mano di Niccolò lasciandomi completamente andare alla dolce melodia.

-"Se riniziasse un'altra vita
Non chiederei che fosse infinita
Mi basterebbe sapere che esisti
Che è lo stesso il profumo che indossi
E se non mi conoscessi farei come ho fatto
Dirti che ti aspetto in un posto perfetto
Che poi io di perfetto non ho proprio niente
Divento perfetto se ti ho tra la gente.."- cantò ancora mentre aprivo gli occhi. A quel punto vidi un'altro microfono rivolto verso di me e con l'attesa che aprissi bocca. Guardai Niccolò estasiata mentre lui con lo sguardo mi spingeva a farlo. Sorrisi soddisfatta ed afferrai l'oggetto. Senza indugiare oltre cominciai a cantare e continuai da dove lui aveva lasciato.

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