Capitolo 31

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-"Zio, dato che siamo nel tema amore volevamo dirti una cosa"- cominciai a raccontare io torturandomi le mani. Guardai Niccolò e lui mi fece un cenno con la testa. Poi mi porse la mano tatuata ed io la strinsi fortemente tra la mia. Ning ci guardava con fare interrogativo ed aveva per fino smesso di mangiare.

-"Io e Niccolò ci sposiamo. Siamo venuti qui per farti visita e per invitarti al nostro matrimonio"- dissi tutto d'un fiato e lasciando l'uomo spiazzato. Era sorpreso e non riusciva per bene a realizzare quello che noi avessimo detto.

-"Non ci credo! Sono entusiasta al solo pensiero"- esultó al settimo cielo mio zio alzandosi dalla sedia e venendo verso di me. Mi obbligò a mettermi in piedi per potermi stringere forte e sussurrare parole dolci al mio orecchio.

-"La mia nipotina si sposa.."- farfuglió quasi incredulo e tenendomi stretta tra le sue braccia possenti. Nel frattempo Niccolò e Daniele ci avevano raggiunti. Anch'essi vennero accolti negli abbracci calorosi e forti dello zio, che per poco quasi non piangeva.

-"Non mancherei mai al vostro matrimonio, anzi non vedo l'ora!"- esclamò non stando più nella pelle. Ridacchiai e Niccolò mi accompagnó poco dopo.

**
Era sera e, dopo aver fatto un giro per le strade luminose di Shangai, tornammo a casa esausti. Mi gettai sul letto con la delicatezza di un elefante e fissai il soffitto. Daniele si era appostato nella sua stanza non prima di aver fatto una genuina ed abituale chiacchierata con la sua adorata Rebecca. Era assurdo come il loro rapporto così conflittuale e difficile riuscisse a dare buoni, anzi buonissimi, frutti. Niccolò era ancora chiuso in bagno ed io approfittai per cambiarmi i vestiti. Indossai degli abiti comodi e mi infilai sotto le coperte. Attesi con ansia che il moro tornasse dal bagno e nel frattempo chiusi gli occhi cercando di non addormentarmi. Improvvisamente, però, sentii una mano posarsi sul mio fianco ed il calore avvolgermi il corpo. Si trattava di Niccolò che mi aveva affiancato e si era posizionato dietro la mia schiena stringendomi a lui. A quel punto provai a girarmi in modo che i nostri visi fossero uno di fronte all'altro. Mi guardó dritto negli occhi e con dolcezza spostò una ciocca di capelli dietro il mio orecchio.

-"Sei stanca, piccola?"- domandò premurosamente e accarezzando dolcemente la mia guancia con le dita della mano.

-"Si, abbastanza. Questa notte non ho dormito molto in aereo"- ammisi dopo aver fatto un rumoroso sbadiglio. Lui aggrottó la fronte confuso.

-"Perché?"- domandò perplesso. Feci spallucce e misi una mano sotto la testa per poterlo guardare meglio. Lui continuó a fissare il mio volto ed io non potevo far altro che imitarlo.

-"Non riuscivo a dormire. Osservavo te e Daniele dormire e non volevo perdermi quello spettacolo bellissimo. Ho anche scattato una foto"- affermai portando una mano accanto il suo volto e iniziando ad accarezzare la sua pelle morbida. Lo vidi sorridere addolcito.

-"Dovrai farmela vedere"- disse poco dopo poggiando la sua mano sulla mia.

-"Certo. Poi nel cuore della notte ho anche ricevuto una notizia, che mi ha messo tanta di quella felicità addosso che anche quella piccola briciola di sonno che avevo in corpo era andata a farsi fottere"-

-"Quale?"- chiese palesemente curioso. Feci un sorriso a quel pensiero.

-"Vanessa è incinta del secondo bambino"- confessai facendo spalancare la bocca al mio ragazzo.

-"Che bella notizia!"- esclamò poi mettendo un braccio dietro la nuca.

-"Eh già"- sussurrai mentre posavo la testa sul suo petto. Mise l'altra mano tra i miei capelli e li accarezzò lentamente facendomi di colpo rilassare.

-"Mi piace stare qui"- disse improvvisamente facendomi riprendere dallo stato di trans che mi stava pervadendo. Senza aprire gli occhi risposi.

-"Anche a me"- sussurrai mezza assonnata e con un tono di voce basso. Niccolò sorrise e continuó a viziarmi col suo tocco fino a farci addormentare.

La Mia Àncora 3⚓ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora