Rimasi a parlare con Matteo per diverso tempo. Come giusto che fosse, ed essendo nel mio turno di lavoro, non potetti far altro che ascoltare i suoi problemi. Essi riguardavano la sua vita privata e la sua famiglia. Continuai a tenere le orecchie ben tese per ascoltare i suoi racconti fin quando l'argomento non sfoció in altro.
-"E poi c'è anche un'altro problema.."- ammise sospirando ed abbassando la testa rassegnato. Corrucciai la fronte e lo guardai confusa.
-"Quale problema hai oltre tutti quelli che mi hai raccontato?"- domandai alzando un sopracciglio e mettendo le braccia a conserte. Lui alzò la testa lentamente e con lo sguardo seguì i delineamenti delle mie gambe, scoperte dalla gonna. Notai quel gesto e deglutii per poi fare finta di niente.
-"Mi sento solo"- confessó tornando a fissare il mio volto, dopo essersi soffermato sui miei vestiti per chissà quanto tempo. Provai a capire ciò che mi stesse cercando di dire.
-"In che senso?"- chiesi ancora una volta.
-"Non ho una ragazza e temo di non riuscire a trovarla mai"- commentó sospirando e poggiando il mento su un braccio, poggiato a sua volta sul ginocchio. A quel punto lo guardai con fare adirato e cominciai a farlo ragionare.
-"Ma dai! Alla fine tutti riusciamo a trovare la persona giusta. Perché mai non dovresti riuscire a trovarla tu? D'altronde non ti manca nulla"- spiegai facendolo leggermente sorridere. Subito dopo, però, quel sorriso sparì facendo ritornare la frustrazione.
-"Sai.. io in un certo periodo della mia vita credevo di averla trovata la persona giusta"- disse guardandomi dritto negli occhi e mettendomi in soggezione. Non sopportavo quando la gente mi fissava in quel modo. Mi sentivo fin troppo al centro dell'attenzione. Provai ad ingoiare il nodo alla gola formatosi e cercai di indagare sulle sue parole.
-"E cosa è andato storto?"- domandai curiosa.
-"Tutto. Semplicemente questa persona era innamorata di un'altra"- spiegò lasciandomi con l'amaro in bocca. Chiusi gli occhi per un attimo e sospirai avendo compreso tutto. Gli riaprii di nuovo ed arrivai dritta al punto. Era inutile continuare a nascondersi sempre o fare giri immensi di parole.
-"Matteo, so perfettamente di chi parli"- dissi schietta. Lui sembrò non esser per niente sorpreso e poi alzò le spalle.
-"Bene, ora sai che parlo di te"- ammise arreso. Quel ragazzo mi faceva tanta pena. Era una persona con tanto potenziale che avrebbe potuto donare il mondo a chi avrebbe saputo apprezzarlo.
-"Matteo io non voglio mentirti. Sono tornata con Niccolò"-
-"Sapevo anche questo. Le voci girano, no?"- fece un po' di ironia per poi ridere per il nervosismo.
-"Già. Alcune volte dimentico di aver a che fare col mondo dello spettacolo"- dissi sorridendo e facendolo ridere, però, onestamente. Subito dopo tornò serio e mi osservó con quelle perle nere al posto degli occhi.
-"Sono contento"-
-"Cosa?"- domandai perplessa.
-"Sono contento che tu sia tornata con lui. Capisco perfettamente che vi amate ed è per questo che dovete stare insieme"- disse con un sorriso sincero e non staccando mai le sue iridi scure da me. Mi alzai dalla mia sedia e lo raggiunsi.
-"Sicuro di stare bene?"- chiesi leggermente preoccupata. Anche lui si mise in piedi e continuó a tenere sul volto il suo dolce sorriso.
-"Benissimo. Ci vediamo, Aurora. Grazie per tutto"- mi salutó per poi aprire la porta e girarsi un'altra volta per guardarmi. Alzai una mano e lo salutai con un gesto. Mi fece l'occhiolino e poi sparì dietro la porta bianca. Sospirai e mi poggiai sulla scrivania per pensare.
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La Mia Àncora 3⚓
RomanceÈ passato tanto tempo da quando Niccolò e Aurora si sono lasciati. Entrambi hanno preso strade diverse ma nonostante tutto, esse si incrociano più volte tra di loro grazie al loro piccolo Daniele. Aurora prova ancora un forte sentimento ed attrazion...