•Work•

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Ti alzi presto, dopo che un suono assordante, ti ha risvegliata dai tuoi sogni tormentati.
Senti tua figlia russare dalla stanza accanto e scendi svogliatamente dal letto.
Ti dirigi nella camera di Kira e ti siedi sul bordo del letto.
Sta dormendo come un angioletto e ti dispiace doverla svegliare.
Purtroppo deve andare a scuola e tu a cercare lavoro.
Le scuoti leggermente la spalla e le accarezzi la fronte:

-Kira, è ora di alzarsi-

Ovviamente non risponde e si gira dall'altra parte.

"Ha la stessa abitudine del padre" pensi sospirando e smuovendola di più.

Nonostante i normali tentativi, sai che c'è solo un modo per farla svegliare...

-Pollo fritto!-

-Dovee!- grida, alzando la schiena con uno scatto, senza alcuna fatica.

Scoppi a ridere e apri la finestra della stanza, l'aria di Seoul ti riempie i polmoni e nonostante la bella vista, inizi a tossire leggermente.
Non sei abituata a stare in città e l'aria è molto più inquinata.

-Allora, il pollo?- chiede lei, guardandoti interrogativa,

-Ma tesoro sono le sette di mattina- ridi, -secondo te c'è pollo fritto per colazione?-

Lei sbuffa e si alza dal letto, stringendo i pugni ai fianchi e camminando a passi pesanti verso il bagno.
Alzi gli occhi al cielo e scendi di sotto, a preparare la colazione.
Sono passati due giorni da quando vi siete trasferite e non hai avuto il tempo di sistemare tutto: cerchi fra gli scatoloni la macchina del caffè e la posizioni sopra il ripiano, accendendola e riscaldandotene un pò.
Nel frattempo, prepari del latte caldo per tua figlia, che senti lamentarsi al piano di sopra.
Dopo una decina di minuti, la vedi scendere dalle scale, con un'espressione corrucciata.

-Qualcosa che non va?-

-I vestiti...mi stanno un pò stretti, non mi piacciono e sono scomodi- dice.

La guardi attentamente e ti rendi conto che ha ragione: le maniche non le coprono tutto l'avambraccio e il collo è un pò stretto.

-Appena la mamma troverà un lavoro, andremo a fare shopping, va bene?-

Lei sorride e annuisce, iniziando a bere il suo latte.

Mentre lasci che il caffè si freddi, ti concentri sui tuoi pensieri, cercando di ricordare il numero di aziende a cui avevi mandato il curriculum.
In due giorni, avevi cercato di spedirne il più possibile, andando anche direttamente nelle aziende e mostrandoti disponibile.
Ma per ora non era stato sufficiente e nessuno aveva ancora richiamato.
Sospiri e bevi un sorso di caffè, mentre con la coda dell'occhio, vedi Kira guardare lo zainetto di scuola, appoggiato alla porta d'ingresso.

-Nervosa?- le dici sorridendo,

-Un pochino- dice sospirando, mentre si tiene le mani conserte sul tavolo.
Ti avvicini a lei e le baci la fronte,

-Andrà benissimo, ne sono sicura, farai tanti nuovi amichetti perché sei una bambina molto dolce e sveglia-

Lei sorride per un secondo, anche se dopo un pò, abbassa di nuovo lo sguardo.

-Anche papà lo pensa?-

Quella domanda ti lascia di stucco e senti il cuore rallentare, quasi fermarsi.

-C...certo piccola, anche lui lo pensa-

"È di me che non lo pensa" trattieni una lacrima e le sorridi.

𝓣𝓸𝔂𝓑𝓸𝔂 [𝓟.𝓙𝓶x𝓡𝓮𝓪𝓭𝓮𝓻]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora