"aooo siamo tutte belle e ti scegli l'unica cessa" gli urla una delle mie compagne, il ragazzo mi guarda e cerco di fargli capire tramite lo sguardo di fare finta di niente, ma evidentemente non mi da retta, si gira verso la ragazza "ma ti sei mai guardata allo specchio?"
Riporta lo sguardo verso di me, mi sorride ed io ricambio, mi mette il braccio intorno alle spalle e mi stringe a lui, non mi sono mai sentita così protetta, vedo solo lui e me, non sento niente, non vedo niente al di fuori di noi due. Mi sento... persa! che sensazione stupenda.
Entriamo nella gelateria e nonostante gli continuassi a dire che non c'era bisogno decide di offrirmi un gelato.
"Grazie" gli dico appena me lo porge "figurati, ma ti ricordi tutti i discorsi che avevamo fatto ieri?" "si" gli rispondo un po' imbarazzata "mi avevi detto che avresti provato a farti valere" "lo so... ci ho provato..." mi prende il volto per guardarmi dritto negli occhi, non riuscivo a reggere il suo sguardo anche se inizialmente ci provai "non mi devi mentire! Io non ci guadagno niente se tu mandi a fanculo quelle teste di cazzo, lo dico per te non per altro" chiudo gli occhi e annuisco, mi lascia e iniziamo a camminare per le strade di Bologna.
Ci avviciniamo ad una moto, probabilmente è la sua, almeno spero, sennò sarebbe alquanto strano...
"Vieni che ti faccio conoscere delle persone" mi dice porgendomi il casco, annuisco e lo prendo.
Saliamo in moto e mi stringo a lui "ah che bell'abbraccio! Mi conviene farmi abbracciare di più da te allora!" Dice il moro ridendo pronto per partire facendomi arrossire.
Arriviamo in un luogo un po' fuori la città, uno studio di registrazione da quel che si può capire
"benvenuta nel mio studio!"
"wow hai fatto tutto questo da solo?!" gli chiedo con gli occhi a forma di cuore "nono, ora arriveranno i miei colleghi, nonché amici! Voglio presentarteli!"
"ma mi vergogno.." gli dico col mio solito tono
"non devi" e mi sorride per rassicurarmi
suona il campanello e il ragazzo va ad aprire entrano due ragazzi, il roscio urla "CIAO C..." Claudio? Carlo? Cosimo? Cacca? Cerotto? Cavatappi? penso a tutti i possibili nomi nomi con la C, ora come ora sono fin troppo curiosa di sapere il suo nome.
Ad un tratto vedo che mi nota mi fissa per un po' per poi girarsi di nuovo verso il ragazzo come per dirgli 'chi cazzo è questa?' poi però sembra come se gli si sia illuminata la lampadina e urla "AH HO CAPITO! È LA RAGAZZA PANCHINA!" "PANKGIRL" urla l'altro accanto a lui convinto.
Ma che soprannome mi hanno dato? Che cosa sono un supereroe? Se lo avessi saputo prima a sto punto glielo dicevo il mio vero nome va!
Mi vennero incontro "ciao piacere Tonno" mi dice il roscio "io sono Nelson" dice l'altro.
Ricambio il saluto con un timido ciao per poi star zitta per tutto il tempo mentre loro parlavano di non so che; ero troppo distratta dai miei pensieri: non ci credo che ho pensato che il nome Nelson fosse più strano di Tonno.
Improvvisamente risuonano al campanello, Tonno e Nelson vanno ad aprire, mentre Cesare si avvicina a me, mi mette un braccio intorno alle spalle e mi accarezza con la mano il braccio "tutto bene?" annuisco "tra poco ce ne andiamo tranquilla" e gli sorrido. Menomale che mi capisceee.
Entrano altri tre ragazzi che si presentano in ordine Frank, Nicolas e Dario. Quest'ultimo mi incuriosisce fin da subito, ha la voce fin troppo simile a quella del ragazzo dei podcast, penso di averlo guardato male per tutto il tempo, chissà cosa avrà pensato.
"ma non lo vuoi dire neanche a noi il tuo nome?" mi chiede Nelson, divento un pomodoro, aaaah sono di nuovo al centro dell'attenzione, faccio no con la testa "uffa" mi risponde e gli sorrido.
"vabbè forse è meglio se ora andiamo" dice il moro ed io annuisco, salutiamo i ragazzi ed andiamo via.
"Oh finalmente il momento che più aspettavo!" lo guardo interrogativa e lui mi sorride "ora mi abbracci!" "non ti ci abituare troppo" gli rispondo e lui fa la faccia triste.
"allora che ne pensi? Ti stanno simpatici?" "si dai, ma non ci ho praticamente mai parlato, non posso dirlo" "beh hai ragione, la prossima volta cercherò di farti parlare di più con loro!"
rido "prossima volta?" "si perché non ti va?" "tra due giorni torno a Roma..." improvvisamene il viso del ragazzo si fece più triste "ah vero... vabbè se riusciamo ad organizzarci magari si!" "vedremo..." gli rispondo sorridendo e lui ricambia
"ah e un'altra cosa! Che ne pensi del lavoro che faccio? Sono curioso!" "in realtà non l'ho capito" gli confesso imbarazzata
"faccio video su YouTube con quei ragazzi, ci chiamiamo Space Valley!"
"ah buono a sapersi! Casomai guarderò qualche vostro video!" Gli dico.
Partiamo e ammetto che stare abbracciata a lui mi fa stare proprio bene, però, arriviamo quasi subito all'hotel. Che palle.
Scendo dalla moto, lo stavo per salutare con la mano come mio solito, ma lui mi blocca il braccio, mi avvicina a lui e mi da un bacio sulla guancia "ciao ragazzina"
arrossisco ed entro nella Hall, dove vedo i miei compagni di classe
"Elì ma conosci quello?" "Stai insieme a quello?" "Rega ma vi pare è lesbica" "che ne sai se forse è bisex!" "secondo me se lo è fatto"
300 domande a cui non voglio minimamente rispondere.
Me ne corro in camera ignorando tutti, ma quelle continuano a rompere "basta! Ve ne andate?" Gli urlo da dietro la porta
"ah ma quindi sai parlare!"
"Tacci tua ao ho perso la scommessa!"
"Daje Eli dicci almeno il nome così lo cerchiamo su insta"
Come se lo sapessi ahahaha, ma non voglio dirgli che non lo so quindi gli rispondo "fatevi i cazzi vostri".
Finalmente riesco a farmi rispettare, ho detto due frasi, ma cazzo se mi sento meglio, forse avevo solo bisogno di una spinta, di qualcuno che mi dicesse "ce la puoi fare" grazie ragazzo della panchina!
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Il ragazzo della panchina - Cesare Cantelli
Fanfictionuna ragazza troppo fragile per un amore troppo stabile [completa]