cap.12

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"non so se ti ricordi di me, sono Dario" afferma subito dopo.
gli sorrido, non riesco a parlare.
Lui si siede vicino a me, nessuno dei due fiata, rimaniamo a fissare la città.
"Allora...ti va di parlarne?" Mi domanda dopo un po' "di cosa?" Gli chiedo con il mio solito tono basso "di cosa ti fa stare male, quella luce che avevo visto nei tuoi occhi quando ti ho vista con Cesare non c'è più, che è successo?"
Sentirmi capita senza dire niente è ciò di cui, alla fine dei conti, ho sempre avuto bisogno e ciò mi porta automaticamente ad accennare un sorriso "non sapevo che 'Cesare' fosse fidanzato...ho fatto una figura di merda davanti a tutta la mia classe che si è messa a ridere di me, mi sono sentita un clown..." gli confesso subito tutto d'un fiato
"non dare importanza a queste persone, lasciale fare, devi imparare a considerare solo quelle persone che ridono con te e non di te, so che sembra una frase fatta, ma è la pura verità"
non gli rispondo e lui continua
"come mai ci sei rimasta male a scoprire che Cesare è fidanzato?"
"Non lo so, da un lato me lo aspettavo, dall'altro speravo di no"
"Ti piace?"
"Cosa? No! Anche se...no non lo so" confesso
"Devi capire e dare retta ai tuoi sentimenti"
"Ma ormai è inutile, domani me ne vado e lui è fidanzato, se realizzassi che lui mi piacesse ci starei solo male. Che poi in realtà non lo capisco proprio..."
"In che senso?"
"Ieri sera è venuto da me, mi ha baciato ed è rimasto a dormire con me, poi così di punto in bianco scopro che è fidanzato, pensavo di potermi fidare finalmente di qualcuno..."
"beh, vedo che non sei l'unica a mascherare i propri sentimenti " dice con un ghigno a bassa voce, probabilmente perché non mi voleva far sentire "cosa?" gli chiedo
"No niente. Comunque sinceramente non so cosa giri dentro la testa di quel ragazzo, è sempre stato parecchio particolare, vive in un mondo tutto suo, ma sono più che certo che se si è comportato in questo modo c'è qualcosa sotto, ma ciò devi capirlo tu e deve accettarlo lui! Ora devo andare, spero di esserti stato d'aiuto e ricorda: trattati bene e pensa prima di tutto a te stessa, gli altri vengono dopo" mi sorride e si allontana.
Rimango un po' a pensare fin quando non si fa buio e decido di dirigermi verso l'hotel, durante la strada una moto si ferma di fianco a me
"ragazzina" urla il guidatore ancora con il casco in testa, mi giro e noto che è Cesare.
Inizio a camminare a passo più veloce per allontanarmi da lui ma vengo subito raggiunta
"Posso spiegare" mi dice "no, vattene."
"Dai per favore" "non hai niente da spiegare quindi vai via"
"No tu ora mi ascolti" mi prende il braccio e mi gira verso di lui facendomi mettere le spalle contro un muretto di una palazzina.
Siamo abbastanza vicini l'uno dall'altro, si legge negli occhi di entrambi che siamo tentati a baciarci, ma appena lui si avvicina lo allontano "NO CAZZO, SEI FIDANZATO!" gli urlo "si, ma è un momento complicato"
"non mi interessa" gli rispondo per poi continuare "me lo potevi pure dire cazzo.
Potevi evitare di baciarmi facendomi pensare a chissà che cosa, mi hai illuso, non sai quanti film mentali mi sono fatta con te e tutto ciò per una stupida sera insieme, dove quel bene che pensavo di provare per te si è trasformato in altro, nonostante non lo volessi accettare ma è così! Non voglio più averci nulla a che fare con te, tanto per fortuna domani me ne vado." Gli dico, non so dove trovo il coraggio di sputare fuori tutto ciò che sentivo, ma l'ho fatto.
Lui mi lascia il braccio che ancora aveva ben stretto e si allontana "come vuoi" risponde con le lacrime agli occhi e mi fa spazio per andarmene ed io scappo via.
Corro via e mi sento gli occhi lucidi e le guance bagnate. Lacrime.
Dopo anni che non le vedevo nel mio volto scendono per un ragazzo, perché proprio per lui? Ne ho passate di ogni e piango per lui.
Non sono mai stata così male per un ragazzo.
Non vedo l'ora di dimenticarmelo.
P.O.V Cesare
...prima...
la ragazza è scappata, dalle urla dei suoi compagni posso intendere che si chiami Elisa. Provo a fermarla ma fallisco miseramente bloccato da Sofia che mi tiene ancora ancorato a se. 'staccati donna' penso tra me e me.
"Mi sembrava strano che stesse con un ragazzo così infatti" "se riusciva a fidanzarsi lei con un figo avevamo possibilità tutte" le sue compagne la continuano a prendere in giro nonostante lei se ne sia bella che andata da un po' ormai, mi stacco Sofia di dosso e vado incontro a quelle ragazze.
Non le sopporto più.

Il ragazzo della panchina - Cesare Cantelli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora