Sento bussare alla porta della stanza.
"Chi è?" Chiedo mezza addormentata.
Non ricevo risposta, ho paura sia uno scherzo dei miei compagni, mi avvicino alla porta e guardo dallo spioncino.
Improvvisamente un'ansia mi sale addosso, sono felice ma allo stesso tempo incredula, mi sento qualcosa nello stomaco, non credo siano farfalle, forse più una scuola di danza, con tante ragazze scarse, scoordinate, ma che ci provano e ci riprovano fin quando non gli esce bene il balletto e che se cadono si rialzano senza paura. Non trovo altri modi per spiegare come mi sento.
Apro la porta
"Che ci fai tu qua?" gli chiedo timorosamente
"Scusa, spero di non disturbarti ma..."
"ma?" Gli domando, si avvicina a me facendomi indietreggiare, chiude la porta dietro di se e rimane in silenzio.
Si avvicina abbastanza al mio volto, che cos'ha?
I nostri respiri si mischiano e si alternano, i miei occhi si perdono nei suoi,
"ma...devo capire una cosa" si avvicina alle mie labbra e mi bacia, lentamente, dolcemente...
Lo allontano "non ho mai baciato nessuno, non so come si faccia" gli confesso abbassando lo guardo.
"non mi interessa" mi dice con un filo di voce per poi riavvicinarmi a lui e continuare a baciarmi, un bacio inspiegabile, difficile da raccontare.
Ah no no, altro che scuola di danza, quelle erano proprio farfalle, errore mio.
Stavolta non mi stacco, mi sento bene accanto a lui, mi sento protetta, al sicuro.
Ad un tratto però lui si stacca "scusami" mi dice, arrossisco "grazie" gli rispondo non sapendo cos'altro dirgli.
"Io vado allora, buonanotte" mi dice imbarazzato mentre apre la porta intento ad uscire "buonanotte" gli rispondo.
Inizio a fantasticare, non ho mai avuto un bacio così bello, o meglio, non mi hanno mai baciata. È stato il mio primo bacio e devo dire che è stato fantastico.
Non credo di essermi innamorata, sarebbe stupido, e non credo anche che nascerà mai qualcosa tra di noi;
ma sicuro le sensazioni che provo con lui non le ho mai provate con nessuno.
Apro la porta da cui il ragazzo era uscito e gli corro incontro "ti prego, rimani con me"
mi guarda con un viso interrogativo, ma poi mi sorride, mi prende la mano e torniamo in camera. Non succede niente di che, dormiamo solamente, ma insieme, con il suo braccio che mi circondava e la mia schiena appoggiata sul suo petto. Mai stata così bene.
La mattina seguente mi sveglio mi guardò intorno ma lui non c'è.
Dov'è andato?
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Il ragazzo della panchina - Cesare Cantelli
Fanfictionuna ragazza troppo fragile per un amore troppo stabile [completa]