Mi alzo dal letto, ripensando alla serata prima che è stata fantastica e inaspettata.
Oggi è il mio ultimo intero giorno in questa fantastica città, nonostante i miei compagni è stato tutto bellissimo, mi mancherà tutto ciò!
O meglio mi mancherà il parco, la panchina e soprattuto il ragazzo della panchina.
Appena sveglia del tutto mi preparo per andare a fare colazione per poi dover uscire (per forza sfortunatamente) con tutta la classe.
L'appuntamento è alle 10, quindi posso fare tutto molto con calma.
Mi dirigo nella hall dove ci dobbiamo incontrare e vengo immediatamente assaltata da tutte le ragazze per scoprire qualcosa in più su questo affascinante ragazzo misterioso, le ignoro completamente facendo finta di non ascoltarle nonostante mi stuzzicassero parecchio. Ai maschi la situazione non sembra interessargli e ciò è molto positivo, almeno per adesso non avrò anche loro che mi danno fastidio.
Camminiamo per la strada principale della città, diretti verso piazza maggiore, davanti a me un po' più distante, riconosco il ragazzo e gli corro incontro felicissima
"Buongiorno principessa!" Mi dice appena mi vede
"Stai al gioco!" Gli rispondo a bassa voce per scherzare e lui annuisce, appena i miei compagni sono abbastanza vicini me ne esco con un "lui è il mio ragazzo!" E gli sorrido, noto la sua faccia imbarazzata, non si aspettava me ne uscissi così. In effetti è vero, forse era meglio se non lo avessi detto, sopratutto dopo ciò che era successo la sera prima ma vabbè, il danno ormai è fatto.
P.O.V Cesare
"lui è il mio ragazzo" urla la ragazzina agli altri suoi compagni di classe. COSA!?
ma che dice aaah ed io che fino a dieci minuti fa mi stavo ancora deprimendo con Tonno su quanto non capissi un cazzo dei miei sentimenti.
Magari fossi il tuo ragazzo...
P.O.V Elisa
Lui mi prende la mano, mi sorride e dice rivolto verso agli altri "è ver.." si blocca d'improvviso, sbianca e sembra quasi come avesse visto un fantasma, cerco di capire con chi ce l'avesse, chi gli ha tolto le parole di bocca e vedo una ragazza correre verso la nostra direzione facendosi spazio tra i ragazzi, intenti ad osservare la scena.
"CESII AMORE MIO" urla in mezzo a tutti camminando velocemente verso il ragazzo per poi baciarlo.
Improvvisamente parte un coro di risate, mi sento un clown, perché non me lo ha detto che è fidanzato? Perché ieri allora mi ha baciato?
Perché ha dormito con me?
3000 domande mi oscurano la mente, mi accorgo poco dopo di aver ancora la mia mano stretta alla sua, la voglio staccare, ma lui la stringe sempre più forte, non mi vuole lasciare, ma non capisce che dopo ciò mi ha già persa.
"è una tua fan questa ragazzina amore?" chiede la ragazza ancora abbracciata a "Cesi" (?)
lui mi guarda, abbassa gli occhi e annuisce.
Una tua fan? Ho scoperto ora come ti chiami!
Mi stacco con tutta la mia forza dalla sua presa e mi allontano senza dire niente "aspetta!" Mi urla il ragazzo, ma lo ignoro correndo via.
Pensavo che una cosa più imbarazzante e traumatizzante di essere presa in giro da tutta la scuola non l'avrei mai vissuta, ma mi sono ricreduta. Ora come ora voglio solo scomparire.
Corro, verso una meta indefinita, le risate dei miei compagni seguiti dall'immagine di loro due che si limonano davanti ai miei occhi mi fanno a pezzi.
Mi ritrovo dopo una lunga camminata sui colli bolognesi, da lì posso vedere tutta la città, ciò mi fa sentire grande, perché quei grossi palazzi che visti dal basso mi fanno sentire una formica alla fine, cambiando prospettiva, diventano più piccoli di me.
"ehi ciao" sento una voce maschile dietro di me e mi giro di scatto
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Il ragazzo della panchina - Cesare Cantelli
Fanficuna ragazza troppo fragile per un amore troppo stabile [completa]