Capitolo 14

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Mike's pov

Entrai, e quando Will entrò dopo di me, chiusi la porta alle nostre spalle.

«Io...»

«Fanculo Will. Mi hai ucciso.» mi girai di scatto verso di lui e lo afferrai per il collo della camicia bianca. Lo sbattei contro il muro della fatiscente costruzione che tremò tutta. Poi con rabbia e tristezza poggiai le mie labbra sulle sue, in un bacio disperato.

Quel sapore di nuovo in me mi fece venire le farfalle nello stomaco, come se fosse stato il mio primo bacio.

Quando ci staccammo tutto tornò cupo, alla realtà.

«Tu mi hai fatto crollare il mondo sulle spalle.» Will stava piangendo, era tutto rosso.

Io stavo tremando dalla rabbia. A quella sua frase tirai un pugno sul muro, vicino alla sua faccia. A quel mio gesto sussultò per la sorpresa.

«"Avrei voluto non averti incontrato in quel pomeriggio d'asilo" lo hai detto con un tono... mi hai spezzato il cuore.» scossi la testa, cercando di eliminare quella frase dalla mia mente.

«"Avevamo detto che saremmo stati pazzi insieme invece mi ci hai solo fatto diventare..."» ripetei anche quella frase, se così si poteva definire. 

«"Avevi detto che non era colpa tua se non mi piacevano le ragazze, invece sì."» delle lacrime incontrollate mi inondarono gli occhi occhi e poi il viso.

Stavo soffrendo come non mai. Mi stavo sentendo sempre più vuoto, sempre più distante dalla felicità.

«Mi dispiace.» Will stava tremando come una foglia, mi guardava con occhi distrutti e inondati dalle lacrime.

«Ti dispiace Will? Tu mi hai ucciso. Tutte le cose che mi rendevano felici le hai trasformate nella mia fonte di infelicità. Tutti i nostri ricordi più importanti li hai trasformati in dolore allo stato puro. Hai distrutto tutto quello che avevo creato di bello nella vita. Io ti ho tradito con il corpo, ma tu mi hai tradito con il cuore. Quando hai detto quelle frasi il tuo cuore non era più mio.» tirai un altro pugno accanto al viso di Will, lui stavolta rimase immobile.

Continuava a piangere, come incapace di smettere.

«Non sei l'unico che sta soffrendo.»

«Anche Will? Ti permetti anche di dire una cosa del genere? Tu mi vuoi morto, dimmelo e facciamola finita!» lo urlai a pochi millimetri dalle sue labbra.

Lui annullò le distanze, baciandomi appassionatamente.

Mi staccai dopo qualche secondo.

«Ti odio Will Byers.» «Ti amo Mike Wheeler.» a quelle parole il mio cuore riprese a battere come non faceva da mesi ormai.

«Come hai detto?»

«Ti amo.» un'altra lacrima mi bagnò la guancia, il cuore stava battendo all'impazzata.

Sembravo una ragazzina alle prime armi con la sua prima cotta.

«Ti odio Will, mi fai schifo, sei una persona orribile.» glielo urlai in faccia e poi lo strinsi forte a me, singhiozzando come un bambino a cui i genitori hanno sequestrato il giocattolo preferito.

Lui mi strinse a sé senza dire nulla.

Will's pov

«Ti odio Will, mi fai schifo, sei una persona orribile.» me lo urlò in faccia, lo strinsi forte a me senza dire nulla.

Meritavo quelle parole.

Lui mi aveva tradito, facendomi male... ma io. Io ero stato un assassino. Gli avevo distrutto il cuore, lo avevo fatto smettere di essere felice.

Quando si calmò leggermente dal suo pianto isterico decisi di sedermi sulla poltrona, facendolo mettere a cavalcioni su di me.

Continuai a tenerlo stretto, come per paura che potesse sparire da un momento all'altro.

«Mi... mi dispiace.» lo dissi accarezzandogli i capelli. «So che non basta dopo quello che ho fatto. So che sono stato cattivo... ma ti amo e farò di tutto per farmi perdonare.» lo strinsi di più a me e lo sentii tremare come una foglia sotto il mio tocco.

«Scusa... so di non essere l'unico ad aver sofferto.» alzò la testa e mi lasciò un bacio sul mento.

Non potei fare a meno di sorridere.

Non mentire||bylerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora